Si muove sulla metafora "Microcosmi" la XXII edizione di Mittelfest sotto la direzione generale di Antonio Devetag. Dal titolo di una delle opere piu' note e apprezzate di Claudio Magris la variegata essenza culturale del mosaico mitteleuropeo che si ricompone al festival, tra prosa, musica e danza.
MICROCOSMI diviene per la prima volta uno spettacolo, un atteso evento itinerante a stazioni
prodotto firmato dalla regia di Giorgio Pressburger (il ruolo principale è affidato all’attore Giorgio Lupano).
Sabato 13 luglio nelle vie di Cividale l’ideale proseguimento del viaggio iniziato anni fa con Danubio,
sempre di Magris: là il macrocosmo della Mitteleuropa, qui un percorso che conduce al centro di noi stessi.
I 9 capitoli del libro saranno ambientati in altrettanti luoghi-stazioni della città ricomponendo in scena gli
oltre 200 personaggi dell’opera di quello che per Pressburger “è il migliore e più noto intellettuale italiano a
livello mondale”. Protagonista dello spettacolo, che impersonerà lo stesso Magris da giovane e condurrà
il pubblico attraverso le diverse tappe del “viaggio-spettacolo”, l’attore Giorgio Lupano, noto al pubblico
teatrale per lo spettacolo “Maratona di New York” che sta portando nei principali teatri italiani dal 2009, così
come al pubblico televisivo per le numerose fiction e mini serie di Rai 1 (tra tutte “Paura d’amare”, che
torna con la seconda serie in autunno, “Il Paese delle piccole piogge” e il recente “K2”). In scena anche
Ariella Reggio e Antonio Salines.
Sarà un evento di particolare significato simbolico e di grande impatto visionario a segnare la prima serata
di Mittelfest 2013: venerdì 12 luglio parte l’omaggio alla Croazia per il suo imminente ingresso nell’Unione
Europea (fissato per il 1 luglio di quest’anno) con la prima assoluta della coproduzione tra Croazia,
Italia e Slovenia “Michelangelo”, firmato da un regista esaltante, ardito e visionario come Tomaž Pandur
che ha forgiato per la scena la scrittura del più importante drammaturgo croato del Novecento, Miroslav
Krleža. Questo Michelangelo narra la vita tormentata del maestro rinascimentale impegnato a realizzare
gli affreschi della Cappella Sistina con scene di indimenticabile forza e suggestione.
Un ventaglio di debutti internazionali compongono il percorso PREMIÈRE: oltre ai già citati Michelangelo e
Microcosmi da segnalare il concerto che Richard Galliano dedicherà in esclusiva per Mittelfest a Django
Reinhardt, gigante del jazz gitano. Nel percorso anche un grande omaggio a Elisabetta Terabust,
protagonista delle scene italiane degli ultimi decenni. Ritratto di un mito: omaggio a Elisabetta Terabust è
il titolo del gala che chiuderà il festival sabato 20 luglio, con cui si festeggia il talento prodigioso di un’interprete
di spessore, che ha mantenuto alta l’eccellenza a livello internazionale.
PASOLINI VIVO è il percorso che ruota attorno all’intensa personalità di Pier Paolo Pasolini, che per
molti tratti resta ancora inesplorata. Tra i debutti più attesi, una coproduzione con la Scuola Paolo Grassi
di Milano, con la prima realizzazione assoluta di “Vivo e Coscienza”, firmata dal coreografo italiano di
fama internazionale Luca Veggetti, tratta dall’unica opera in forma coreografica ideata da Pier Paolo
Pasolini, con progetto sonoro di Paola Aralla e la voce registrata per l’occasione dallo scrittore e poeta
Francesco Leonetti, amico personale di Pasolini e voce narrante di Uccellacci uccellini. Ideato nel 1963
per la Biennale, il “balletto cantato” doveva essere musicato da Bruno Maderna, la voce recitante quella di
Laura Betti, e le coreografie di Murice Béjart, ma il progetto non andò mai in porto: dell’opera sono rimasti
solo quattro fogli dattiloscritti, quattro pagine di straordinaria chiarezza sulle sorti del nostro Paese. Anche
Antonio Calenda sarà in prima a Mittelfest con il testo di Gianni Borgna ispirato a Pasolini Una giovinezza
enormemente giovane, protagonista l’attore Roberto Herlitzka (giovedì 16 luglio). Una musica, un colpo
nel buio, un corpo a terra. Come se Pasolini fosse il testimone della propria fine, sempre rimasta oscura.
Calenda usa l’impatto profetico dell’immagine e del suono per aprire il testo di Gianni Borgna, che conobbe
direttamente lo Pasolini e grande attenzione e studio ha dedicato al suo pensiero.
Tra i numerosi protagonisti di questa edizione, una regina della commedia cinematografica come Lina
Wertmüller che presenta Un’allegra fin de siècle, excursus sulla storia italiana del secolo scorso, amaro
e quanto mai ironico, com’è nel suo stile. Un’altra icona delle scene internazionali, Adriana Asti, squaderna
con Jean Cocteau il mal de vivre del secolo breve con i due atti unici di Jean Cocteau (La voce umana e
Il bell’indifferente). Noto al vasto pubblico per le numerose, e fortunate, colonne sonore (Diaz, Il divo, La
ragazza del lago, tra le più in vista) spiacca al festival anche la presenza di Theo Teardo che proporrà Music
for the wilder man, il suo album 2013.
Programma completo e biglietteria on line su www.mittelfest.org
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