Stile Libero
Bologna
via Lame, 108
339 1888629

Bollettino per i naviganti
dal 17/10/2003 al 31/10/2003
339 1888629

Segnalato da

Tania Giuga



approfondimenti

Vincenzo Tomasello



 
calendario eventi  :: 




17/10/2003

Bollettino per i naviganti

Stile Libero, Bologna

Vincenzo Tomasello che 'migra' a Bologna per la seconda volta dopo l'esperienza di Pittori in scena al Teatro Arena del Sole, intride pagine e carte d'atmosfera marina, minute visive piuttosto che trascritte e scie gorgoglianti e digradanti nel tessuto evanescente della memoria.


comunicato stampa

Vincenzo Tomasello

CICLO DI MOSTRE: Migrazioni

Sabato 18 ottobre 2003 alle ore 19, si terrà presso il concept bar Stile libero, via Lame 108 - Bologna - il terzo appuntamento del ciclo Migrazioni: dislocazioni geografiche e azioni contemporanee, sei piccole mostre italiane dall'ovest chiamando il sud; con la personale di Vincenzo Tomasello: Bollettino per i naviganti. Tomasello che 'migra' a Bologna per la seconda volta dopo l'esperienza di Pittori in scena al Teatro Arena del Sole, intride pagine e carte d'atmosfera marina, minute visive piuttosto che trascritte e scie gorgoglianti e digradanti nel tessuto evanescente della memoria. L'alloggio, il posto-ristoro per eccellenza dell'acuto sentire di un pittore non può trascendere dal sentimento cromatico: il grumo densissimo che riconduce la molteplicità delle forme all'intensità vischiosa di corrispondenze preverbali oscurando idoli della verosimiglianza che ancora come sospesi su un refolo di vento saranno trascinati verso il crogiolo della loro nascosta armonia subatomica, intima come unanime.

Stile Libero, luogo che avvia a connotarsi sempre più come stazione di attraversamento e contaminazione di linguaggi contemporanei, complice per scelta e vocazione delle esperienze di artisti e performer esordienti, è stato scelto proprio per questa ragione come prima vedetta di una perlustrazione di territori e 'contenitori' atipici, disponibili a ospitare dissidenti e non dell'arte e a predisporre un circuito attivo di scambi e collaborazioni venture. Migrazioni si propone inoltre l'ibridazione e il ripensamento di codici sedimentati e già storicizzati, come il collage, l'istallazione site specific, la pittura, l'elaborazione grafica; in termini di insediamento nella città per tappe e percorsi di scambio fra un tratto di paese in continuo movimento, come Bologna, e altre regioni e città la cui ricerca e il confronto, ivi transitando, si possa collocare, nella produzione dei loro rappresentanti in itinere, come tappa e parte irrinunciabile di una premessa evolutiva. Un unico orizzonte per la pluralità delle voci: sperimentazione e mescolanza dei generi e delle esperienze in modalità riflessiva.

Bollettino per i naviganti

Appunti d'atmosfera e meteorologia

A cura di: Tania Giuga

'Il blu è il colore dei lapislazzuli, parola persiana. Si distingue dal celeste, più chiaro e dal turchino, invece più scuro. Celeste prende il nome dal cielo, cerulo e ceruleo sono sinonimi. Ma c'è anche il cilestro, il mavì e il cesio, non quello radioattivo. Il turchino è un azzurro scuro e viene dal turchese, pietra turca. Un suo sinonimo è il blu comune, dal provenzale blau, che in italiano antico diede biavo e biado: azzurri chiari. Il bluastro invece tende al blu e viene dal francese per fiordaliso: bluet. D'Annunzio scrive: 'Una bella mattina di ottobre, piena di cobalto e di sole'.

Il cobalto è l'azzurro intenso e viene dal tedesco kobal, tratto da kobold, folletto, perché i minatori pensavano che un dispettoso folletto sostituisse col cobalto il prezioso argento che cercavano.

Un azzurro indefinito è il glauco, celeste con sfumature verdi o grigie. Il blu è il colore della trascendenza e delle forze celesti. Per i mongoli, Gengis Khan era figlio di una cerva e di un lupo blu. Il Cristo e la Vergine portano un mantello blu. Ma in Cina il blu è mal visto. Anticamente non c'era una parola per dirlo. L'ideogramma 'Ch'ing' corrispondeva a tutti i colori dal grigio scuro al verde. Ma senza il blu. In Cina i fiori, gli occhi e i tessuti blu portano sfortuna. In Europa centrale il blu è simbolo di fedeltà.' (Diego Marani, Arcobaleno di parole; Articolo apparso sul Sole 24 ore di domenica 18 maggio 2003- N. 135)

Dice J. Albers, artista minimalista, che il colore non deve essere adoperato come complemento della forma, ma come vero traguardo dell'attività artistica.

Il colore vive già una sua segreta natura referenziale, la quale, in seguito, che vibri, ci avvinghi o ci carezzi, navigherà con o senza di noi.

Vincenzo Tomasello intride pagine e carte d'atmosfera marina, minute visive piuttosto che trascritte e scie gorgoglianti e digradanti nel tessuto evanescente della memoria. L'alloggio, il posto-ristoro per eccellenza dell'acuto sentire di un pittore non può trascendere dal sentimento cromatico: il grumo densissimo che riconduce la molteplicità delle forme all'intensità vischiosa di corrispondenze preverbali, oscurando idoli della verisimiglianza che ancora come sospesi su un refolo di vento verranno trascinati verso il crogiolo della loro nascosta armonia subatomica, intima come unanime.

Qui, su questi vasti taccuini, il segno del pennello deborda, ne comprende e agglomera altri fino ad annullarsi, e si accede per intuito e condivisa percezione del lieve solco ondulato, al concetto non didascalico dell'acqua, dell'onda, della corrente, dello spruzzo.

Edenici orizzonti del 'Pensiero meridiano' (cfr. Cassano, idem), descritti per stemperamenti e striature liquefatte, d'un azzurro squillante, invitano all'erranza lungo meditazioni rapide, alla solitaria metepsi - partecipazione - dell'uomo con le autenticità elementali dei semplici gesti di annotazione dell'esperienza (il bollettino, la comunicazione di uno stato variabile dell'atmosfera'). E nell'acqua, nel celeste disteso sui coaguli di vinavil, nell' algido biancore che traspare e occhieggia in fessure come schegge o spume si può intuire la tramatura impalpabile delle osservazioni naturalistiche, il ciclico ripensamento al 'mare nella mente'.

INAUGURAZIONE: Sabato 18 ottobre 2003 alle 19

DURATA: Dal 18 ottobre al 31 ottobre

PRIMI TRE APPUNTAMENTI: venerdì 19 settembre: Giovanni Monti; sabato 4 ottobre: Carmela Corsitto; sabato 18 Ottobre: Vincenzo Tomasello

DIREZIONE ARTISTICA: Tania Giuga
PROGETTO GRAFICO: Paolo Mattioli

SEDE: Stile libero concept bar, Via Lame 108, Bologna

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