Personale di Fabrizio Cardillo. Esordio espositivo di un autore che ha scelto la sperimentazione elettronica, narrando la propria idea del corpo femminile. Le sue stampe focalizzano la figura con prospettive centrali e movimenti interni alla singola immagine, come se il gesto montasse i frame dentro la singola inquadratura. A cura di Gianluca Marziani
Personale di Fabrizio Cardillo
A cura di Gianluca Marziani
Inaugura, venerdì 31 ottobre 2003 presso la Galleria Arturarte, la mostra
personale di FABRIZIO CARDILLO dal titolo ''Digital Fetish''. Si tratta
dell'esordio espositivo di un autore che ha scelto la sperimentazione
elettronica, narrando la propria idea del corpo femminile. Le sue stampe
focalizzano la figura con prospettive centrali e movimenti interni alla
singola immagine, come se il gesto montasse i frame dentro la singola
inquadratura.
Come afferma in catalogo Gianluca Marziani ''Cardillo parte dove inizia il
dilemma tra realtà e manipolazione, ribaltando la centralità realistica del
comune immaginario erotico. La sua base è un realismo fotografico di forte
attrattiva feticistica, riempito da giovani donne che funzionano nel ruolo a
loro predisposto. Poi, però, ne veste la riconoscibilità ovvia con un disturbo
digitale dai connotati pittorici. Rende sfuggenti le femmine in posa, ipotizza
un dinamismo motorio che racchiude il contenuto filmico della sua visione. La
postura moltiplica il singolo gesto del toccarsi un seno o le spalline di una
canottiera. Il primo piano su un volto mostra la deformazione delle dita in
bocca. Alcuni corpi appaiono radicalmente modificati nel busto, evocando
confini scientifici tra l'assurdo e il plausibile. La stessa figura talvolta
si sdoppia in una formula gemellare dello sguardo elettronico. La vita si
assottiglia, gli arti si allungano o moltiplicano, i gesti minimi assumono il
ritmo ascendente del movimento. Torna la lezione recente di Giuseppe Tubi che
rievoca il Futurismo nei suoi virus digitali''.
Le icone elettroniche si aprono alla simulazione di un tempo mobile dentro
l'inquadratura. Scopri quel che l'immaginario pubblicitario recide in
partenza, entrando negli spazi di azioni intime che adottano la precisione dei tagli pittorici e della plausibilità filmica.
Le ambientazioni attorno ai corpi scolorano progressivamente, si diradano in
azzurri celestiali e bianchi artici. Talvolta l'autore mostra ancora un
orizzonte paesaggistico, altre volte la monocromia astratta invade l'intero
campo ottico. Importante è il costante isolamento della figura nel feticismo
del gesto elementare. Una lenta astrazione delle singole immagini, a riprova
che il valore cerebrale determina l'identità dello sguardo contemporaneo.
INAUGURAZIONE: venerdì 31 ottobre 2003, ore 21.00
CURA MOSTRA E CATALOGO: Gianluca Marziani
TESTI IN CATALOGO: Gianluca Marziani
UFFICIO STAMPA: GalleriaArturarte
Galleria Arturarte
Via Cassia km 36,300, Zona Industriale Settevene Nepi (VT)
Dal lunedì alla domenica, 10-18, lunedì mattina chiuso