MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Testimonianze. Una selezione di opere astratte realizzate tra i primi anni '70 e i giorni nostri. Prive di un fuoco definibile, le sue opere presentano confini impalpabili, determinati solo dalla dimensione fisica della tela. In occasione del Festival Letterario della Sardegna X edizione.
Per il ciclo “La Sardegna in astratto” il Museo MAN, in occasione del Festival Letterario della
Sardegna, “L’isola delle storie”, è lieto di annunciare l’apertura al pubblico della mostra
“Testimonianze” di Rosanna Rossi.
Il progetto, ideato dal Museo MAN e coordinato da Giovanni Curreli ed Enrico Piroddi, insieme a
Giovanni Pisano e Alessandra Pinna, ricostruisce l’intenso percorso artistico di Rosanna Rossi
attraverso una selezione di opere astratte realizzate tra i primi anni ’70 e i giorni nostri.
Prive di un fuoco definibile, le opere di Rosanna Rossi presentano confini impalpabili, determinati
esclusivamente dalla dimensione fisica della tela. Apparentemente ordinati e sequenziali, i lavori
realizzati a partire dall’inizio degli anni Settanta sono in realtà caratterizzati da accelerazioni e
continue deviazioni che trasformano i punti in segmenti e le linee rette in tracciati ondulati.
Ciò che ne deriva è l’emersione volontaria di elementi intermedi, normalmente considerati secondari:
il vuoto tra i pieni, le pause di luce, la tensione fra i campi grafici.
Rosanna Rossi nasce a Cagliari nel 1937, dove tuttora vive e lavora. Terminati gli studi presso
l’istituto d'Arte Zileri di Roma, nel 1958 torna in Sardegna dove inizia a esporre con regolarità. E’ tra
gli artisti fondatori di “Studio 58”, un gruppo di libero dibattito orientato al rinnovamento dei
linguaggi artistici e alla promozione dell’attività espositiva. Con il gruppo espone in diverse occasioni,
presentando in un primo momento opere caratterizzate da una figurazione espressiva alterata da
suggestioni materiche, in contrasto con i linguaggi folcloristici della pittura locale.
Nel decennio seguente la ricerca di Rosanna Rossi si orienta verso l’astrazione, facendo interagire
reminescenze naturalistiche nell'uso del colore e connotazioni segniche di matrice neoinformale. Da
allora, pur con periodici sconfinamenti nell'ambito del ready-made, l’artista ha sempre mantenuto
un’ambivalenza progettuale, oscillando tra un ordine costruttivo di ascendenza concreta e soluzioni
astratte materico-espressive, a cui ha unito una ricerca parallela nell’ambito dell’assemblaggio, con
l’utilizzo di materiali poveri o d’uso comune per la realizzazione di oggetti scultorei e installazioni.
La forza del lavoro di Rosanna Rossi, presentato, in quasi sessant’anni di attività, in contesti
prestigiosi, sia in Italia che all’estero, è testimoniata dai numerosi testi critici a lei dedicati da autori
come Gillo Dorfles, Lea Vergine, Marisa Volpi, Tommaso Trini, Enrico Crispolti, Fred Licht, Marcello
Venturoli, Maria Luisa Frongia, Mario Ciusa Romagna, Salvatore Naitza, Placido Cherchi e altri.
“La Sardegna in astratto” è un ciclo ideato dal Museo MAN dedicato all’astrazione nella
produzione artistica degli ultimi cinquant’anni. Il ciclo prevede una serie di mostre personali di
artisti sardi di nascita o di residenza che, sino dagli anni Settanta – e in alcuni casi anche
precedentemente - hanno sviluppato una ricerca nel campo dell’astrazione e che ancora oggi sono
attivi nei circuiti nazionali. La rassegna mira a mettere in luce variazioni e ricorrenze delle diverse
produzioni, affiancando lavori storici e opere di recente realizzazione. Il primo appuntamento del
ciclo, che si è tenuto al Museo MAN nei mesi di maggio e giugno del 2013, è stato dedicato a Italo
Antico (Cagliari, 1934).
Casa Lai
via Margherita s.n. 0784 529011 Gavoi (Nu)
La mostra sarà aperta nei giorni del festival, dal 5 al 7 luglio, dalle 10:00 alle 22:00. Successivamente
la mostra sarà visitabile, fino al 1 settembre 2013, il sabato e la domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle
15:00 alle 18:00, oppure su appuntamento.
Ingresso gratuito