Caravaggio, La Tour, Rembrandt, Zurbarán. La Mostra intende presentare opere di quattro pittori del primo Seicento che usavano la luce come mezzo espressivo primario. Il primo di essi è il Caravaggio, gli altri tre ne seguirono i principi naturatistici esprimendosi però in modi originali, così da non potersi dire suoi seguaci, e rappresentando situazioni diverse, fortemente individuali e rappresentative di culture e ambienti diversi.
Caravaggio, La Tour, Rembrandt, Zurbarán.
La Mostra intende presentare opere di quattro pittori del primo Seicento che usavano la luce come
mezzo espressivo primario. Il primo di essi è il Caravaggio, gli altri tre ne seguirono i principi
naturatistici esprimendosi però in modi originali, così da non potersi dire suoi seguaci, e
rappresentando situazioni diverse, fortemente individuali e rappresentative di culture e ambienti
diversi.
Obiettivo della mostra è seguire il motivo naturalistico e simbolico della luce, intesa come elemento
stilistico e spirituale.
Oltre al Caravaggio, i pittori selezionati dal Comitato Scientifico sono Georges de La Tour,
Rembrandt van Rijn e Francisco de Zurbarán.
Michelangelo da Caravaggio è il primo grande protagonista della rivoluzione luministica, ricavata
dall'eredità della tradizione lombarda, in grado di attuare una continua e progressiva ricerca: una
declinazione di luce naturale e diffusa nei dipintì giovanili, che assumerà l'aspetto di luce simbolica e
trascendente nelle opere della maturità , a partire dalla Chiamata di S.Matteo.
Francisco de Zurbarán dà un'interpretazione del naturalismo lontana dai valori 'tenebristi' inaugurati
con la rivoluzione caravaggesca. Le immagini delle esperienze miracolistiche ed estatiche sono
espresse con una visionarietà colpita da una luce intensa, che ha la doppia valenza naturalistica e
mistica.
Diverso è il discorso che vale per Georges de La Tour che, nei notturni, applica gli effetti di luce
scaturiti da una fonte artificiale. Esiti luministici esatti, tali da rendere il fenomeno di propagazione
della luce credibile e allo stesso tempo atemporale e sacro.
Infine Rembrandt van Rijn, partito dai teatrali effetti di luce ricavati dai modelli dei caravaggeschi di
Utrecht, da cui si distacca per raccontare gli esiti di una verità interiore, descritta grazie ad
un'evocazione della forma tratta dall'ombra avvolgente.
Due di questi artisti, La Tour e Zurbarán, non sono mai stati presentati in Italia con una attenzione
particolare o in mostre monografiche e sono poco o affatto conosciuti dal pubblico italiano. Da qui la
scelta del Comitato Scientifico della mostra di presentare i quattro pittori con poche opere, di grande
qualità e proposte al più alto livello espositivo.
In linea con una proposta avanzata da tempo da Rudolf Wittkower per il Caravaggio (Art and
ArchÃtecture Ãn ltaly, 1600-1750), la mostra offrirà altresì la possibilità di approfondire il tema del
significato simbolico che la luce poté assumere come manifestazione del divino pur nella sua
connotazione naturalistica.
La mostra sarà un evento culturale di primaria rilevanza all'intemo delle Celebrazioni del Grande
Giubileo del 2000 a Bergamo, e costituirà l'atto inaugurale del Museo "Adriano Bernareggi', che sarÃ
aperto al pubblico dal 26 agosto 2000.
L'iniziativa assume infine particolare importanza in relazione alle celebrazioni della beatificazione di
Papa Giovanni XXIII, che avranno luogo il prossimo settembre.
Accademia Carrara, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
Iniziativa realizzata dalla Diocesi di Bergamo in collaborazione con il Comune di Bergamo - Accademia
Carrara
Comitato Scientifico
Mina Gregori, Ernst van de Wetering, Alfonso Pérez Sánchez, Pierre Rosenberg, Francesco Rossi
Enti promotori
Diocesi di Bergamo, Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Regione Lombardia, Camera di
Commercio di Bergamo, Azienda di Promozione Turistica di Bergamo, Unione degli Industriali della
Provincia di Bergamo.
Organizzazione
Centro Culturali Nicolò Rezzara.
Accademia Carrara
Piazza Giacomo Carrara, 82 - 24121 Bergamo
Tel.: 035/399640 (segreteria), 224510 (fax)