Lo sguardo della bellezza. Grande retrospettiva dedicata a Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio (Serina, Bergamo 1480 circa - Venezia 1528). La mostra raccoglie i massimi capolavori di uno dei protagonisti del Rinascimento italiano.
a cura di Giovanni C.F. Villa
In occasione di EXPO 2015 a Milano, il Comune di Bergamo e la Fondazione Credito Bergamasco si fanno promotori della prima grande retrospettiva dedicata a Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio (Serina, Bergamo 1480 circa – Venezia 1528), a cura di Giovanni C.F. Villa, prodotta e organizzata da ComunicaMente srl.
Se a Jacopo Negretti, detto Palma il Vecchio (Serina 1480 circa-Venezia 1528), sono stati dedicati
ben nove studi monografici, dal primo intervento di Fornoni (1886) all’ultimo di Philip Rylands
(1988), mai l’artista è stato celebrato con una mostra antologica. Poiché impossibile si è sempre
rivelato il tentativo di raccogliere, anche solo per cento giorni
–
quelli canonici per la
movimentazione di delicatissime opere su tavola
–
i suoi dipinti, oggi conservati nei più grandi
musei d’Europa e Stati Uniti.
Sono stati così la volontà e pervicacia della Fondazione del Credito Bergamasco e della società
produttrice ComunicaMente Servizi per la Cultura srl, a consentire di strutturare un progetto
espositivo, curato da Giovanni C.F. Villa, promosso dal Comune di Bergamo, atteso da oltre mezzo
secolo che vedrà radunati a Bergamo nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC),
dal 13 marzo al 21 giugno 2015, oltre trenta capolavori dell’artista orobico provenienti dalle
maggiori collezioni pubbliche e private italiane ed internazionali: dalla National Gallery di Londra
alle Gemäldegalerie di Berlino e Dresda dal Kunsthistorisches
Museum di Vienna, all’Ermitage di San Pietroburgo e dal Museo del Louvre di Parigi. E ancora, dalle collezioni inglesi della Regina
Elisabetta II e del principe Carlo d’Inghilterra, dagli Uffizi di Firenze alle Gallerie dell’Accademia di
Venezia.
Un insieme di prestiti che consentirà di narrare compiutamente
–
grazie anche a un allestimento
dello spazio espositivo in un percorso visivo di grande suggestione
–
ogni momento dell’ancora
misteriosa carriera di Palma, per un quarto di secolo raffinato interprete
tanto del gusto dell’alta
committenza veneziana quanto prodigo d’opere per l’amatissima terra natia.
Un’esposizione in cui si potranno ammirare i vertici esecutivi nell’arte della pala d’altare
-
tra cui in
mostra il
Polittico di Santa Barbara
che per la
prima volta lascia la sua sede naturale di Santa Maria
in Formosa a Venezia
-
e di quei temi che hanno sancito il secolare successo di Palma: i ritratti
femminili e le sacre conversazioni nel paesaggio. È infatti dal 1515 che il pittore di Serina esegue
sublimi effigi di straordinarie bellezze femminili, immediatamente idealizzate e ricercate dai
collezionisti fino a creare un vero e proprio mito.
Con la
Dama in blu
di Vienna o la
Bella
del Thyssen
-
Bornemisza di Madrid, entrambi presenti
nell’esposizione,
Palma definisce una donna dalle forme morbide e ampie, le vesti seriche e
opulente, che diverrà l’ideale della proporzione femminile del Rinascimento maturo: i dettagli
esecutivi, la finezza disegnativa, la mirabile capacità di rendere un incarnato o un tessuto
concorrono a donarci immagini di stupefacente fastosità cromatica e risalto plastico nello
specchiarsi
lucente delle cose. Ma anche in figure dalla qualità leggera, quasi prive di peso e
volume per esser questi ultimi puro colore, nella meravigliosa regia pittorica di un’artista
fascinosamente “primaverile”. E ancora una poesia fatta di sguardi, racconti, nostalgia, scoperte e
aperture come
nell’Incontro di Giacobbe e Rachele
di Dresda, un olio su tela presente in mostra,
con cui si fa precursore della poetica dei Bassano in un’agreste semplicità di composizione che fa
pensare alle valli bergamasche, alle mo
ntagne sparse di prati e coronate di romite chiesette in una
autentica raffigurazione topografica dei luoghi nei quali Palma era nato e cresciuto.
È anche per questi motivi che Palma è l’artista scelto dalla Fondazione del Credito Bergamasco e
dal Comune di Bergamo per celebrare EXPO2015 tramite un’operazione culturale ed economica
significativamente orientata a narrare in modo nuovo una tra le più affascinanti, e per certi aspetti
sconosciute, città d’Italia: Bergamo.
Poiché l’obbiettivo non è solo quello
di svolgere una fondamentale azione di tutela del patrimonio
–
tramite il finanziamento del complesso restauro, fortemente voluto dalla Fondazione Creberg
nella persona del segretario generale Angelo Piazzoli, in corso da oltre un anno, sulle otto tavole
d
el Polittico di Serina e sulla tela dell’
Adorazione dei pastori
di Zogno, capolavori talmente
ammalorati da esser altrimenti destinati a una tragica fine
–
quanto di portare il territorio al centro
di un percorso virtuoso, la mostra gode quindi del patrocinio del Mibact e del Ministero delle
Politiche Agricole, nonché, tra gli altri, della Regione Lombardia della Diocesi di Bergamo e della
Provincia di Bergamo; ha come partner istituzionale La Fondazione
Comunità Bergamasca
e
Sacbo
spa
–
Aeroporto Orio al Serio
come main sponsor.
Prodotto e organizzato da: ComunicaMente servizi per la cultura srl
Promosso da:
Comune di Bergamo
Fondazione Credito Bergamasco
Ufficio stampa:
Barbara Notaro Dietrich | +39 348.7946585 | b.notarodietrich@gmail.com
Emanuela Belvedere | +39 051.33.09.31 | +39 388.4471799 | eb@comunicamente.it
Ufficio stampa Skira - Lucia Crespi + 39 02 89415532; 02 89401645 lucia@luciacrespi.it
Press tour su accredito il 12/3 dalle 11.30 alle 15
Accademia Carrara-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
via San Tomaso 53, Bergamo
Orari:
Da Lunedì al Giovedì: 9.00–19.00
Venerdì, sabato, domenica e festivi: 9.00–20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Intero 12,00 €
Ridotti 10,00 €
9,00 € Minorenni 6-18 anni non in gruppo scolastico
Gratuito Bambini fino a 6 anni