Richiamo dei colori, riflessi del Sacro Corano. Mostra di Ebru (antica arte di pittura sull'acqua, conosciuta anche come marmorizzazione) dell'artista turca Samli.
L’arte Ebru, conosciuta anche come marmorizzazione, è una tecnica di decorazione
cromatica su carta che imita, riproducendone le chiazzature di colore, una
superficie di marmo. Consiste nel porre un foglio di carta sulla superficie di un
liquido appositamente preparato ed è resa possibile grazie alle proprietà di liquidi
diversi insolubili l'uno nell'altro. I liquidi utilizzati sono l'acqua (che forma lo
specchio per la creazione della tavolozza cromatica), pigmenti ad olio diluiti in
trementina e bile bovina. L'olio e la trementina risultano per la loro natura
insolubili in acqua e costituiscono la sostanza da veicolare sulla superficie del
foglio da marmorizzare, mentre la bile ha una funzione tensioattiva, ovvero permette
di rompere parzialmente la tensione superficiale dello specchio d'acqua.
La
soluzione di pigmenti oleosi viene dunque deposta sulla superficie dell'acqua con
schemi e disegni ordinati dall'artigiano. Solitamente si opera deponendo delle
gocce. Successivamente queste gocce possono essere "tirate" per creare dei disegni
particolari, utilizzando delle sottili assicelle le cui punte vanno ad intercettare
le gocce di pigmento già disposte sull'acqua. A questo punto non rimane che deporre
il foglio da decorare sulla superficie, avendo cura di farvi planare il foglio in
tutte le sue parti e di ritirarlo subito non appena questo mostra i segni dell'acqua
che vi penetra (cioè quasi subito). Si pone poi ad asciugare per il tempo
necessario.
L’arte Ebru, il cui vocabolo significa nube o simile ad una nuvola, nacque in Asia
Centrale e si diffuse lungo la Via della Seta. Presso gli Ottomani veniva utilizzata
per creare i “fogli di guardia” dei libri e i cartoni su cui scrivevano i
calligrafi. Gli esemplari più antichi, risalenti al 1447, sono esposti nella
biblioteca del Palazzo di Topkapı. Tale tecnica era anche molto utilizzata per
redigere documenti importanti e carte di valore, vista la sua caratteristica di
mostrare immediatamente cancellature e raschiature. Inoltre, quaderni realizzati con
tutte le pagine in carta marmorizzata venivano offerti dal Palazzo Imperiale alle
famiglie reali d’Europa oppure agli ambasciatori stranieri presenti ad Istanbul per
suscitare la loro ammirazione.
Ilkay Şamlı, nata a Istanbul nel 1971, si è laureata presso l’Università di Çukurova
e dal 1993 al 2001 ha lavorato nel settore del turismo. Ha imparato la tecnica Ebru
nell’atelier dell’artista Hikmet Barutçugil ad Istanbul. Dal 2006 al 2013, nel
Centro Culturale Necip Fazıl Kısakürek a Kahramanmaraş ha insegnato l’arte Ebru a
più di cinquecento studenti. Quando si è accorta che l’arte Ebru poteva essere uno
strumento per comprendere meglio i misteri dell’esistenza, ha cominciato un Master
per la traduzione e l’interpretazione del Sacro Corano presso il Dipartimento di
Studi Islamici all’Università Sütçü İmam nel 2001. Ha partecipato a più di dieci
mostre collettive, con i suoi allievi.
La sua prima personale ha avuto luogo nella
Facoltà di Belle Arti dell’Università Sütçü İmam a Kahramanmaraş, dove ha anche
partecipato a una mostra collettiva con il Gruppo delle Belle Arti di questa città.
Ha avuto l’occasione di consegnare alcuni suoi lavori come dono al Ministro della
Pubblica Istruzione Hüseyin Çelik nel 2007 e al Presidente della Repubblica Abdullah
Gül nel 2008.
Silvia Barbarotta
PR & Communication Consultant
Cell. 339.3728738
Mail silvia@barbarotta.it
Inaugurazione: martedì 10 settembre 2013, ore 18.00
Ufficio Cultura e Informazioni dell'Ambasciata di Turchia
Piazza della Repubblica 55/56, Roma
Orari mostra : 9.00 - 17.00 (dal lunedì al venerdì)
Ingresso gratuito