Operazione Password. In mostra dipinti realizzati in silicone pigmentato, di cui molti predisposti per la retroilluminazione a led, "a meta' strada tra l'informale puro e un magmatico paesaggismo".
a cura di Guido Curto
Internocortile apre la stagione espositiva martedì 10 settembre 2013 dalle ore 18.30 con la personale di Alessandro Ciffo Operazione Password a cura di Guido Curto.
In mostra sino al 5 ottobre dipinti in diversi formati, dai 16×16 ai suggestivi 218×29, realizzati in silicone pigmentato, di cui molti predisposti per la retroilluminazione a led.
Uno dice Ciffo e subito in molti, nel ristretto mondo dell’arte contemporanea, a Torino e dintorni, esclamano “ah Ciffo: quello del silicone!”.
Già perché Alessandro Ciffo, ormai da molti anni, in quel di Biella, e precisamente nel suo studio a due passi dallo straordinario Ricetto di Candelo, ci ha fatto capire e, di fatto, scoprire che il banale silicone usato per sigillare infissi, serramenti, vetri e quant’altro, poteva essere manipolato in chiave creativa per costruire oggetti molto belli, in particolare dei vasi realizzati con la stessa abilità dell’antico vasaio, sia pur senza la ruota, ma sempre manualmente, pazientemente, sovrapponendo uno sopra l’altro o uno accanto all’altro, verticalmente, lunghi filamenti di silicone acetico, colorati con pigmenti.
Partendo proprio dall’esperienza di questa innovativa pigmentazione, Ciffo (nato a Biella nel 1968) ha incominciato a dedicarsi alla pittura: una pittura sui generis sia chiaro, realizzata sovrapponendo strati sottili di silicone, colorato amalgamando sapienti dosaggi alchemici di pigmenti, fino a ottenere dei quadri rettangolari di varie dimensioni – piccole, medie, ma anche vastissime – in tutto e per tutto simili a una tela o se preferite a un telero dipinto in chiave a metà strada tra l’informale puro e un magmatico paesaggismo; lasciandoci in dubbio se stia scientemente evocando la Color-Field Paintig statunitense, o addirittura citando provocatoriamente il tardo Monet.
Ma Ciffo è persona schietta e dichiara apertamente di non aver avuto la volontà di essere epigono di pittori celebri. Le sue esplosioni di colore sembrano incendi rossastri sul mare turchese, tramonti infuocati su prati verde smeraldo, deserti terrosi e torridi sotto un cielo blu cobalto, mentre in realtà sono “soltanto” stratificazioni di colore, segnate circa a metà, a volte più in basso e altre più in alto, da uno stacco orizzontale che segna la via di mezzo, e diventa appunto Orizzonte verso cui tendere lo sguardo alla ricerca di una figuratività, di un soggetto, di una iconografia, o addirittura di una iconologia (ovvero, per gli storici dell’arte, una simbologia sottesa) che in realtà non c’è e non vuole esserci, perché Ciffo fa materialmente e manualmente un’astrazione pura, che solo noi ammalati d’iconofilia vogliamo ad ogni costo trasformare in una visione di qualcosa, se non addirittura di qualcuno.
Invece, Ciffo raffigura il nulla, forse solo uno stato d’animo, tanto che la sua pittura è più vicina all’espressionismo inquieto di Nolde che al tardo impressionismo del già citato Claude Monet. Perché, come scriveva Giulio Carlo Argan, l’impressionista dipinge ciò che vede, l’espressionista ciò che sente. E a volere giocare ancora ad ogni costo il ruolo di storici dell’arte (come irrimediabilmente siamo, per formazione e vocazione), Ciffo è quindi un Espressionista Astratto post-moderno, tanto più in quel suo retro-illuminare la tela, pardon la pellicola di silicone, in modo da mettere in evidenza non solo le intense colorazioni, ma anche le complesse stratificazioni dei pigmenti cromatici che dentro alla viscosa e sottile stratificazione gelatinosa si sono via via aggregate, condensate, senza una precisa razionalità, ma con caotica casualità, mentre la causalità, se c’è, e c’è, sta tutta nella volontà di fare Arte e di praticare una pittura tecnologicamente nuovissima che per essere intesa ha bisogno di una Password.
La password, in questo caso, non sta nell’affibbiargli l’etichetta di esponente di una Neo-Transavanguardia o, peggio, di un tardivo citazionismo post-impressionista, bensì, a mio vedere, la parola chiave è tautologica: quella di Ciffo è Silicone Painting, dove il mezzo diventa tutt’uno col messaggio, come piaceva a Marshall Mc Luhan.
Guido Curto
ALESSANDRO CIFFO-NOTE BIOGRAFICHE
nato a Biella nel 1968, nel 1997 entra nel mondo dell’arte del progetto e delle materie plastiche. Autoformazione, oltre che autoproduzione è la parola chiave del suo percorso, fondato sulla ricerca estrema delle potenzialità del silicone suo unico medium capace di esprimere a pieno le sue emozioni.
Selezione delle principali MOSTRE COLLETTIVE
Torino. Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Installazione “SI – unisce”
San Giovanni Valdarno, Arezzo. Casa Masaccio Arte “Radical Design” curata da Gianni Pettena. (Catalogo)
Atene. Megaron Plus, “Art of Italian Design” a cura di Alessandro e Francesco Mendini e Sotirios Papadopoulos. (Catalogo)
2006
Torino. Olimpiadi della cultura “Torino Piemonte Design”
a cura di Claudio Germak, Claudia De Giorgi.
Catalogo Electa Mondadori itinerante Canton – Seul – Ningbo.
2007
Triennale di Milano. “The new italian design il paesaggio mobile del nuovo design italiano” a cura di Andrea Branzi.
Catalogo Electa Salone 2008 “I cromatismi in silicone di Alessandro Ciffo per Just Cavalli”
2009
Vienna. KunstMuseum “Design Week Scaccomatto arm chair”
Milano. Salone 2009 “Scaccomatto” boutique Jimmy Choo
2010
Milano. Triennale Design Museum “Quali cose siamo” a cura di Alessandro Mendini. Catalogo Electa
2011
Bologna. Arte e Scienza in Piazza e Milano Triennale Bovisa “Happy tech. Macchine dal volto umano” Fondazione Marino Golinelli
Milano. Dilmos Salone 2011 “Alberto”
Parigi Pad. Galleria Secondome
2012
New york Pad. Galleria Secondome “Tapislongue”
Basilea, Miami Design. Galleria Dilmos “IPERBOLICA”
Londra. Galleria Ventique “A red carpet for Italian Interiors” ARTour-o MUST
Parigi Pad. Galleria Secondome “Password”
New york. Phillips De Pury, “Moss: Dialogues between art & design”
curated by Murray Moss
2013
Milano. Fuori Salone Goodesign “Who’s out is out who’s in is in” for Mast Galleri ch
Ameno. Museo Tornielli “Plastic Factory “
San Francisco. Academy of ArtUniversity, Cannery Galleries “The new italian design”
Selezione principali MOSTRE PERSONALI
2003
Torino. Bookshop Fondazione Sandretto Re Rebaudengo “60 pezzi blu”
a cura di Ferrero Arredamenti
2007
Torino. Tipostampa Moncalieri “2007 Kg. Di silicone in tipografia”
a cura di Marina Mojana
2008
Roma. Galleria Secondome “MARMIMOLLI”
Catalogo Edizioni Secondome.
Milano. Dilmos Salone 2008 “Scaccomatto”
Catalogo Edizioni Dilmos
Milano. Salone 2008 “Ciffecento” in collaborazione con Fiat 500
2009
Napoli. Museo Plart “SILICON D” a cura di Cecilia Cecchini
Salerno. Galleria Paola Verrengia “Silicon Colors”
Torino. “Silicone Al Cubo” Bookshop Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Biella. “Silicone Poetry” International Art Trade
2010
Perugia. “Siliconview” Galleria Armory Arte a cura di Loredana Parmesani
2012
Milano. “Iperbolica” Palazzo della Triennale a cura di L.Parmesani, L. Valtorta, C. Berioli.
Lugano. “Arte:gesti = vita:attimi” Must Gallery a cura di Serena Mormino
Inaugurazione martedì 10 settembre dalle ore 18.30
Internocortile
Via Villa Glori 6 (zona p.zza Zara), 10133 Torino
mart-ven 11-13 e 15.30-19, sab 11-13 o su app.