Fondazione Bandera
Busto Arsizio (VA)
via Andrea Costa, 29
0331 322311 FAX 0331 634298
WEB
Ernesto Treccani
dal 24/10/2003 al 29/2/2004
0331 322311 FAX 0331 398464
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Ernesto Treccani



 
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24/10/2003

Ernesto Treccani

Fondazione Bandera, Busto Arsizio (VA)

e il movimento di Corrente. La mostra e' articolata in tre sezioni: Ernesto Treccani: 1940 - 2003; Il movimento di Corrente: 1938 - 1945 Badodi, Birolli, Broggini, Cassinari, Cherchi, Gauli, Guttuso, Manzù, Migneco, Morlotti, Paganin, Sassu, Valenti e Vedova; Sezione documentaria.


comunicato stampa

E IL MOVIMENTO DI "CORRENTE"

Mostra organizzata: dalla Fondazione Bandera per l'Arte e dalla Città di Busto Arsizio
in collaborazione con Museo Treccani e Fondazione Corrente - Milano

Cura e coordinamento scientifico: Marina Pizziolo (Direttrice del Museo Treccani e degli Archivi di Corrente, presso la Fondazione Corrente di Milano)

Patrocini: Regione Lombardia e Provincia di Varese

La mostra è articolata in tre sezioni:
Ernesto Treccani: 1940 - 2003
Il movimento di Corrente: 1938 - 1945
Badodi, Birolli, Broggini, Cassinari, Cherchi, Gauli, Guttuso, Manzù, Migneco, Morlotti, Paganin, Sassu, Valenti e Vedova
Sezione documentaria

Ernesto Treccani: 1940 - 2003
La prima delle sezioni in cui è articolata la mostra propone una lettura aggiornata dell'intero percorso artistico di Ernesto Treccani, attraverso l'esposizione di oltre un centinaio di opere, dipinti e sculture, realizzate dal 1940 a oggi. Le opere provengono dalla personale raccolta dell'artista, da musei, primo tra tutti il Museo Treccani, e da collezioni private.
L'artista, nato a Milano nel 1920, fu il giovanissimo direttore della rivista 'Corrente', finanziata inizialmente dai mezzi del padre: quel conte Giovanni Treccani degli Alfieri al quale si deve la fondazione dell'omonimo Istituto enciclopedico.
'Ogni mattino quando dipingo, si pone per me una questione morale', ha scritto Treccani. È proprio l'esigenza di moralità la strumentazione ideologica che distingue, oggi come ai suoi inizi, il fare di Treccani da quello di tanti altri artisti, fagocitati da una galassia in continua espansione, dove il valore economico dell'opera arriva spesso a spegnere la stella polare della poesia. Certo, parlare di moralità dell'arte oggi ha il sapore di un azzardo. Ma basta analizzare il tracciato poetico che le opere di Treccani compongono per rendersi conto che nel suo caso moralità non designa una gabbia mentale inesorabilmente chiusa. Al contrario, moralità è impegno costante ad aprire il proprio orizzonte, fino a includere gli altri. È tensione ad accordare il proprio tempo a quello della storia. Questa è la coscienza che continua a sostenere il lavoro di Treccani. Tutta la sua vicenda va letta, infatti, sotto il segno di un imperativo morale: vivere nel tempo, in dialettica con le contraddizioni, le paure e le speranze di un'epoca che ha conosciuto grandi travagli. Dalla cogente politica culturale della dittatura agli ardori dell'epica resistenziale, dalla crisi dell'utopia comunista alla nebbia morale della chiusura del secolo, dal profilarsi del dramma ecologico alla minaccia dell'ipotesi globale. Queste tematiche si riverberano, in puntuale successione, nei moventi delle diverse stagioni artistiche di Treccani. Dalla prima stagione, dominata dalla necessità della messa a punto di un elementare
alfabeto del reale, alla breve esplorazione linguistica neocubista, dalla stagione di un appassionato impegno realista a quella di uno struggente lirismo della natura.
'Per rare coincidenze di storia e di cultura la voce del singolo ha la pienezza del coro', ha affermato Treccani. E, in effetti, l'ampia prospettiva di questa mostra che ordina antologicamente l'intero operato di Treccani, dal 1940 a oggi, consente di cogliere la trama di una vicenda nella quale si riverberano i momenti salienti dell'arte italiana degli ultimi sessant'anni.
A vedere s'impara: si intitola così un saggio di Treccani. E il suo inesausto impegno di uomo e di artista ha sempre ubbidito alla convinzione profonda che l'uomo è sordo alla poesia non per connaturata incapacità di intendere, ma perché vittima di un'organizzazione del tempo che lo vuole sordo ai richiami dell'anima. Sta all'artista levare il suo fragile scudo tessuto di colore contro il grigio. 'Non toglietemi / i colori /il verde acido / il rosa antico /il violetto / la tua bocca / la tua mano'. Sono versi di Treccani, la coraggiosa preghiera di un uomo che ha capito che il quadro più bello è sempre quello ancora da dipingere. Perché la verità, la bellezza, la poesia un uomo può solo continuare a cercarle. Per tutta la vita.

Il movimento di Corrente: 1938-1945
Il secondo versante di esplorazione della mostra è rappresentato dal complesso movimento che nacque attorno alla rivista 'Corrente', fondata dal diciottenne Treccani nel 1938. Rivista attorno alla quale si formarono, in accesa dialettica, gli intellettuali che avrebbero dominato la scena italiana del dopoguerra: da Giancarlo Vigorelli a Dino Del Bo, da Raffaele De Grada a Dino Formaggio, da Alberto Lattuada a Luigi Comencini.
Del complesso movimento, che conobbe anche aspetti letterari, filosofici, critici e politici, viene ricostruito il clima artistico attraverso l'esposizione di un'ottantina di opere, dipinti e sculture, dei suoi protagonisti: Arnaldo Badodi, Renato Birolli, Luigi Broggini, Bruno Cassinari, Sandro Cherchi, Piero Gauli, Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Giuseppe Migneco, Ennio Morlotti, Giovanni Paganin, Aligi Sassu, Italo Valenti ed Emilio Vedova.
Le opere degli artisti di Corrente appartengono a un preciso segmento temporale: gli anni compresi tra il 1938 e il 1945. Questo per circoscrivere l'indagine a quel momento di intensa comunione culturale che tali artisti vissero attorno alla rivista e poi alla galleria omonima, che fu aperta a Milano, in via della Spiga, quando il giornale all'entrata in guerra dell'Italia venne soppresso dal regime. E infine negli anni travagliati dell'esperienza resistenziale.
Le opere, che provengono da collezioni private, musei italiani e svizzeri, offrono una visuale privilegiata per comprendere le radici di quella forbice stilistica che nel dopoguerra si aprirà tra realismo e formalismo.

Sezione documentaria - (a cura di Adamo Calabrese)
Il clima letterario e artistico del movimento di Corrente trova una dettagliata ricostruzione attraverso l'esposizione di una ricchissima sezione di documenti originali provenienti dagli Archivi di Corrente, dal Fondo Vittorio Sereni del Comune di Luino, dall'Archivio Piero Gauli, dall'Archivio Salvatore Quasimodo e da altri archivi pubblici.
Un'originale ricostruzione della vicenda biografica di Treccani è offerta da una selezione di ritratti dell'artista eseguiti da uno dei maggiori fotografi italiani, Toni Nicolini. Le foto, documentando molti dei più importanti momenti vissuti da Treccani quale protagonista della scena culturale, offrono inediti spunti di visione della vita sociale italiana degli ultimi decenni.

Inaugurazione: 25 ottobre 2003 - ore 18.30

Catalogo: Skira (con testi di Marina Pizziolo, Adamo Calabrese, Ermanno Paccagnini)
Orari della mostra : da martedì a domenica 10 - 12.30 / 15.30 -19.00. Chiuso lunedì e dal 23 dicembre al 2 gennaio 2004

Per informazioni: Fondazione Bandera per l'Arte
Via Andrea Costa, 29 - 21052 Busto Arsizio
Ufficio Stampa: Elisabetta Farioli
tel. 0331-322.311 fax 0331-398464

Sedi della mostra:
Fondazione Bandera per l'Arte, via Andrea Costa n. 29
Palazzo Cicogna - Musei Civici, piazza V. Emanuele II n. 2

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