Della liquidezza della terra. I due artisti interpretano la casa in quanto coppia. Invece che procedere verso una gioiosa condivisione del nido, lavorano sulla controparte, sull'aspetto decadente e violento del tema.
“Della liquidezza della terra” è un elogio alla crudeltà domestica, allo scalcio e alla profonda ingiustizia
della dimora disabitata.
La mostra “Della liquidezza della terra” nasce da una suggestione che gli artisti Luca Monterastelli e
Marzia Corinne Rossi hanno avuto da un estratto del “Trattato della pittura” di Leonardo da Vinci, dov’è
minuziosamente descritta la maniera di rappresentare una battaglia.
Partendo dalle indicazioni di questo scritto, Luca Monterastelli e Marzia Corinne Rossi decidono di
rimodellare quell' "ammasso pittorico di parole" ed innescare le dinamiche della battaglia all'interno di
spazio Morris.
I due artisti interpretano la casa in quanto coppia; invece che procedere verso una gioiosa condivisione
del nido, lavorano sulla controparte, sull'aspetto decadente e violento. La “dimora” è minata da una
progressiva decostruzione dell’ambiente domestico come significante, in cui i lavori dei due artisti ossificano
quelle comuni forze violente che lo pervadono. Veloci traiettorie, tracciati di pigmenti, polveri, partiranno
dalle opere espandendosi nello spazio, seguendo gli ambienti della casa, sede di spazio Morris.
Il progetto musicale ( a cura di Giacomo Toni, Roberto Villa e Alfredo Nuti Dal Portone) riscrive la densità
dello spazio intercorrente le opere. Avviene così uno spostamento verso un’epicità domestica, dove il
suono che riempie le sale diventa l’unica entità metrica di misurazione temporale.
Durante l’opening sarà presentata l’edizione legata al progetto contenente i testi critici di Marco Tagliafierro
e Darren Tesar.
Inaugurazione 26 settembre ore 18.30
Spazio Morris
via Luigi Anelli, 8 (angolo via C. Crivelli) - Milano
giov e sab 16-19 e su appuntamento