Federico Rui Arte Contemporanea
Milano
via Turati, 38
392 4928569
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Enrico Savi
dal 30/9/2013 al 14/11/2013
mart-ven 15-19; giov 15-21; sabato su app

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Federico Rui Arte Contemporanea



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Enrico Savi



 
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30/9/2013

Enrico Savi

Federico Rui Arte Contemporanea, Milano

Ego CumTemplo. In queste 15 opere i soggetti sono templa, ossia luoghi di meditazione e ammirazione, siano essi edifici sacri, musei o spazi reali o immaginari.


comunicato stampa

Si inaugura la personale di Enrico Savi dal titolo “Ego CumTemplo”, accompagnata da un volume con interviste a Pierantonio Tanzola, Alan Rankle, Roger Weiss, Valentina de Mathà e Claudio La Viola.

La parola Templum, spesso tradotta con tempio, designava, in origine, lo spazio immaginario che l’Augure (il sacerdote romano) segnava nei cieli con la sua bacchetta per circoscriverne la porzione entro cui avrebbe osservato il volo degli uccelli per trarne gli auspicia, i segnali divini. Successivamente il termine è passato a identificare un'area, una porzione di spazio ritagliata dal mondo, recintata e destinata a ospitare un luogo consacrato (affine a temno, temenos, che in greco indicava il recinto sacro).

Quindi, non tanto l'edificio o la costruzione in sè, quanto la delimitazione di uno spazio per un determinato culto, sia sacro che pagano. Contemplare deriva appunto da cum (per mezzo) templum (lo spazio), e quindi “fissare lo sguardo su qualcosa che susciti ammirazione e stupore”. L'atto della contemplazione è un atto riflessivo, dunque, che fissa un punto concreto per meditare e trascendere all'infinito.

I templi moderni, o per meglio dire templa, sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana: si pensi al significato della città che sale e all'importanza dell'architettura nella definizione di una cultura e di una civiltà. La macchina fotografica, il mezzo utilizzato da Enrico Savi, è intrinsecamente un mezzo di contemplazione: fissa sulla pellicola un momento particolare o la sovrapposizione di diversi istanti che formano un divenire. In mostra vengono presentate 15 opere per le quali non solo il termine contemplare è interconnesso con il mezzo con cui sono prodotte, ma anche i soggetti sono templa, ossia luoghi di meditazione e ammirazione, siano essi edifici sacri, musei o spazi reali o immaginari.

Inaugurazione: martedi' 1 ottobre ore 18.30-21.00

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