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7/10/2013

Free Style

Chie Art Gallery, Milano

Chie Art Gallery è lieta di presentare, Free Style, mostra collettiva di Eliana Frontini, Fabrizio Molinario, Giugi Bassani, Massimo Romani, Officina Rossi e Stefano Invernizzi, aperta dall’8 ottobre al 12 ottobre 2013, la quale sarà inaugurata il giorno 8 ottobre alle ore 18.30.

La mostra, esposizione collettiva di artisti novaresi, porta il tema del “Free Style” ovvero “Stile libero”. Questo gruppo di artisti novaresi, nelle più diversificate tecniche artistiche, si esprime in un vero e proprio gioco di stili, portando su tela, e non solo, il più intimo modo di essere. Scrive Emiliana Mongiat di Massimo Romani: La pittura di Massimo Romani ha un forte legame con la fotografia, da sempre presente in questo artista, usata per ottenere dalla realtà quelle "informazioni altrimenti troppo difficili da cogliere", nella condivisione dell'idea che "l'apparenza del mondo è veramente più eccitante dell'apparenza dell'arte" e che solo "la pittura realista da l'occasione di gustare visivamente la realtà". La stessa Emiliana Mongiat scrive di Giugi Bassani: Giugi Bassani costruisce percorsi articolati all’interno di precise situazioni emozionali e culturali come quelle che avevano riguardato il rapporto fra i luoghi e l’acqua, fra l’animo e le rose e, ora, fra le persone e la sfera sovrannaturale che per lei si identifica nelle figure e nella simbologia degli angeli, rapporto che nelle mostre più recenti si è fatto lieve e ironico, privo di qualunque suggerimento retorico. Stefano Invernizzi utilizzando tecniche miste, tra pittura, spray e l’applicazione di stracci sulla tela, rivela l’io interiore, tra astrattismo e il dispiegamento di un futuro incerto dell’umanità, con un presente di nostalgie, ma al contempo di nuovi orizzonti. L’Artista, in un’estetica contemporanea, esprime un’epoca confusa e d’incertezze.

Eliana Frontini propone per Chie Art Gallery “Performance da collezione”, dove l’esigenza di fermare, raccogliere, incapsulare ciò che rimane delle sue performance si fa vera e propria scultura. Dal gruppo new dada Fluxus negli anni '60, il concetto rimane lo stesso: la performance è un'opera d'arte, un atto teatrale che ha un inizio, una fine e vive attraverso la sua documentazione. E proprio questa traccia, unica, viene fermata in queste teche, che rimangono testimonianza di ciò, che, per un attimo, è accaduto. Fabrizio Molinario ci parla delle sue opere: The people, la Gente. Sarebbe meglio dire the Mask, La maschera, le maschere che ci portiamo dentro e che emergono quando il cuore si eclissa e si rifulgono allora astri oscuri, l’invidia, l’accidia, l’urlo becero. Queste maschere sono di gente comune, disperati come “Clochard”, o donne misteriose come “Giorgia”, ragazzini terribili e impertinenti come “Marco il ripetente”. Ogni immagine ha il suo carico di simboli e la sua scia di rabbia o di dolore. Officina Rossi trova motivazione nella creazione di sensazioni attraverso opere semplici, emotivamente avvincenti e piene di quell’amore e di quella saggezza che deriva dalle coscienze del proprio essere in armonia con ciò che lo circonda.
Questi artisti novaresi con il loro modo di esprimere se stessi, quell’io interiore, mettono lo spettatore in piena comunicazione con le loro opere, il loro è un Free Style, dalle tecniche più varie. Il tutto di massima efficacia comunicativa.

(Giorgia Cattoretti)

inaugurazione 8 ottobre ore 18.30

lun 14.30 - 19, mar - sab 11.30 - 19

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