Ordine e disordine 1950-2000. La divisa, della quale in tanti subiscono il fascino, unifica o distingue gli individui? Crea rassicuranti uguaglianze o inquietanti diversità ? L'uniforme, punto di partenza dell'abbigliamento moderno, unisce funzionalità e qualità formale in una produzione di serie e consente di rendere uguali gli individui senza distinzione di classe o di censo. A cura di Francesco Bonami, Maria Luisa Frisa, Stefano Tonchi.
Ordine e disordine 1950-2000.
A cura di Francesco Bonami, Maria Luisa Frisa, Stefano Tonchi
La divisa, della quale in tanti subiscono il fascino, unifica o distingue gli individui? Crea rassicuranti uguaglianze o inquietanti diversità ? L'uniforme, punto di partenza dell'abbigliamento moderno, unisce funzionalità e qualità formale in una produzione di serie e consente di rendere uguali gli individui senza distinzione di classe o di censo. I curatori rileggono con l'occhio di oggi la divisa come prototipo dell'abbigliamento maschile e sottolineano come la perfezione tecnica e formale dell'abbigliamento militare sia, per la moda contemporanea, uno dei punti di riferimento più avanzati. Il carattere comunicativo dell'uniforme, una volta strappato al contesto militare e divorato dai processi creativi della moda e dalla violenza di tutte le utopie contro, dal dopoguerra a oggi, viene analizzato e metabolizzato dalla pop culture e usato criticamente dall'arte. Uniforme si dipana attraverso una serie di capitoli dove arte, moda, cinema, pop culture abitano spazi paralleli e spesso tangenti. Con un'operazione di antropofagia culturale i curatori utilizzano e trasformano i materiali più eterogenei, dai tessuti alla pubblicità , dagli abiti icona alle immagini simbolo, dai fumetti ai filmati che documentano le trasformazioni culturali e l'uso dell'uniforme da strumento di ordine a segno trasgressivo, gettando anche uno sguardo sugli scenari del futuro. Un percorso dentro e fuori l'arte contemporanea, il sistema e la simbologia della moda, l'estetica e la comunicazione della pop culture.
mostra: Firenze, Stazione Leopolda
Il catalogo di Charta è in vendita al sito internet
Informazioni più ampie a Silvia Palombi Ufficio Stampa Arte & Mostre
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