Angela Martinelli, Fabio Franzese, Jane Moller, Lorenzo Fabietti, Pierangela Bilotta. La condizione dei diversi individui e del mondo che li circonda.
Chie Art Gallery è lieta di presentare, Condizioni d’Identità, mostra collettiva di Angela Martinelli, Fabio Franzese, Jane Moller, Lorenzo Fabietti, Pierangela Bilotta, aperta dal 15 ottobre al 26 ottobre 2013, la quale sarà inaugurata il giorno 15 ottobre alle ore 18.30.
La mostra presenta le CONDIZIONI D’IDENTITA’. La condizione dei diversi individui e del mondo stesso che li circonda. Essi sono spesso in balia di avvenimenti, che possono coinvolgerli fino all’estraniamento da se stessi, o lasciarli freddamente indifferenti. Il mondo può rivelarsi insolito e inquietante, un luogo di trappole, d’attesa, ma anche di speranza. La condizione è il limite, e l’identità vi è coinvolta.
Angela Martinelli, artista di Sondrio, che con una tecnica mista di colori naturali preparati a mano con i pigmenti e l’utilizzo di vari materiali, tra cui la carta, delinea la figura umana, nella nudità del pensiero, delle preoccupazioni che la coinvolgono, fino a “sentire l’anima”. Nelle sue opere l’uomo è solo e si confronta con il mondo, esso stesso spoglio ed evocativo.
Fabio Franzese, artista di Benevento, affronta le tematiche che traggono origine da uno studio personale ed originalissimo sulla psicologia umana. Ispirandosi al senso del “gioco” pirandelliano, sperimenta la possibilità di frantumazione della realtà, del “concreto” di “ciò che appare”.
Jane Moller, appartenente all’Associazione Italiana Acquerellisti, è un’artista danese che opera da circa trent’anni in Italia. Ci presenta in questa esposizione l’opera “Leaving”, ovvero “partendo”, dove una giovane donna viene costretta ad abbandonare la propria terra, le proprie origini in cerca di un futuro migliore. L’individuo rientra in una dimensione isolante, con le sue riflessioni, e può contare solo sulle proprie forze.
Lorenzo Fabietti ci presenta la figura umana in uno stile astratto; il soggetto è la maschera che l’uomo indossa, o è costretto ad indossare, in un’accezione anche in questo caso pirandelliana, per far fronte alle diverse circostanze della vita; ciascuna persona che lo circonda lo vedrà nelle caratteristiche fisiche e caratteriali più disparate, nelle diverse maschere che quindi egli porta.
Pierangela Bilotta per un periodo ha collaborato come decoratrice e modellatrice realizzando pannelli decorativi, stucchi e trompe l’oeil, ha esposto in varie località d’Italia arrivando ad esporre a Milano; le sue opere pittoriche si concentrano sulla figura umana, con le relative problematiche d’identità. L’essere umano viene catturato dalla ragnatela dei pensieri, che lo intrappola fino all’alienazione. Nelle tele presentate alla Chie Art Gallery vi sono giovani donne nei loro turbamenti, ignare e chiuse nei confronti del mondo che vorrebbe e potrebbe comunicare con loro.
L’identità dell’essere umano è spesso negata, prevaricata con prepotenza e sopraffatta, la difesa può essere indossare delle maschere in un mondo di avversità, ma la speranza accompagna ogni situazione e il futuro può portare buoni auspici.
Giorgia Cattoretti
Chie Art Gallery
viale Premuda, 27 - Milano