Variazioni Neocromatiche. "Pagnoni ha vissuto la pittura ricavandone un percorso non solo singolare ma carico di una figurativita' tutta passionale" (C. Franza).
a cura di Carlo Franza
La mostra dal titolo “Variazioni neoromantiche” è promossa dall' ARTESTUDIO 26, punto di riferimento significativo
nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano. Lo spazio oltre a vivacizzare ricognizioni ad
ampio raggio di tendenze che caratterizzano l’arte contemporanea, offre lezioni tecniche e teoriche e conferenze di
illustri artisti e intellettuali italiani del secondo Novecento. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico
dell’Arte Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo “Variazioni neoromantiche” riunisce opere di
Luigi Pagnoni significativo artista italiano, e cade in un momento vitale della cultura artistica visto che l'anno 2013 è
siglato come anno della cultura e dell'arte italiana nel mondo. La presenza di artisti affermati e di altri più giovani nel
panorama delle scelte che l 'ARTESTUDIO 26 propone lascia intendere la capacità di leggere la storicità, di collaborare
con le istituzioni storiche del nostro paese, di scoprire il nuovo, di rompere con un passato troppo vischioso e
riscrivere anche una sorta di taccuino del futuro.
Scrive Carlo Franza: “Luigi Pagnoni ha vissuto la pittura ricavandone un percorso non solo singolare ma carico di
una figuratività tutta passionale in quanto legata alla descrizione di un mondo che, pur appartenendo ad altre epoche,
oggi rivive, nel quadro della decadenza europea, come memoria forte e sostenibile, dando avvio a quel progetto, in cui il
nostro artista è calato poeticamente, che riprende il clima neoromantico con tutte le sue varianti e ossessioni liriche,
anche attraverso un uso del colore fortemente sensistico. Il percorso pittorico è dunque una sorta di diario per
immagini descritte a colori, con luoghi ambienti, paesaggi quasi leopardiani o appartenenti alle famose scuole
regionali di fine ottocento, e figure che maggiormente sono state a lui care, dove registra dal punto di vista
documentario e repertoriale, immagini di un vivere mitizzato, un dipingere che è quasi un atto di partecipazione alla
totale realtà degli uomini, in un luogo e in un tempo determinato, ma ancora realtà che è contemporaneità e che
nel suo susseguirsi è anche storia. Sicchè viva è in Luigi Pagnoni quell'insorgente poetica del neoromanticismo fatta
di contesto naturale, di pathos e lirismo, di sentimento e soprattutto di profonda tensione espressiva, che cattura
quell'analisi narrativa capace di evidenziare esperienze di primitivismo rurale, paesaggi impressionisti sottoposti a
dinamica spaziale e persino una declinazione plastica di luci e colori che vivacizzano gli strati più profondi, psichici e
coscienziali dell'essere. E se talvolta lo spazio è immoto ma vibrante nell'anima che si legge oltre la pelle dei colori, il
tempo obbedisce alle variazioni lentissime della luce; ma quasi sempre lo spazio è fluido, elastico, scivola sulle immagini
lasciando emergere profili secchi e taglienti. La volontà figurale di Luigi Pagnoni è stata una sorta di salvezza
nell'accogliere un linguaggio e uno stile che oggi si svela autentico e carico di messaggi”.Biografia dell' artista
Luigi Pagnoni è nato ad Adro (Brescia) nel 1933 dove ancor oggi vive e lavora, ma è artista che si è
saputo ricavare una presenza significativa nel panorama dell'arte europea. Il suo percorso artistico è
scandito da centinaia di mostre personali (Milano, Ferrara, Tabiano Terme, Roma, Abano Terme, Adro,
Piacenza, Coccaglio, ecc.) e partecipazioni a rassegne in Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Indonesia,
Canada e Usa. Insignito di premi e riconoscimenti di alto valore artistico e culturale, della sua pittura si sono
interessati numerosi critici e sue opere figurano in collezioni private e pubbliche.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’
vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La
Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e
Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e
Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di
Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e
Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più
importanti d’Europa. Giornalista, Critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a “Libero”
fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua
rubrica “Scenari dell'arte”. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo
attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è
interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al
2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la
Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio
Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998,
e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città
di Tricase nel 2008.
Inaugurazione mercoledì 16 ottobre 2013, ore 18.00
Artestudio 26
Via Padova 26 – Milano
lunedì/martedì/mercoledì ore 13 – 18, giovedì/venerdì ore 15 - 18
visitabile in giorni e orari diversi previo appuntamento al 338.9197709
Ingresso libero