Una dei piu' importanti incisori contemporanei della ex Yugoslavia, e sensibile rappresentante di una delle scuole di grafica piu' apprezzate nel mondo. La mostra presentera' l'intera opera grafica dell'artista con l'aggiunta di alcuni olii su tavola e disegni.
The year of the comet
Inaugurazione sabato 8 novembre alle ore 18.00
L’artista di Belgrado, famosa a livello internazionale, è una delle più importanti tra gli incisori contemporanei della ex Yugoslavia, e sensibile rappresentante di una delle scuole di grafica più apprezzate nel mondo.
La mostra presenterà l’intera opera grafica dell’artista (composta per lo più da lastre di grande formato) con l’aggiunta di alcuni olii su tavola e disegni (circa 40 opere in totale).
Le tecniche usate sono l’acquaforte, l’acquatinta e la maniera nera (sempre combinate fra loro) sempre stampate a colori.
Sono nata con una particolare predisposizione per l’incisione – dice l’artista - dall’occhio sinistro vedo i colori freddi come il grigio, il blu e il verde e da quello destro i colori caldi come il rosso e il giallo, questo fenomeno spesso mi aiuta moltissimo nel mio lavoro artistico, essendo la mia percezione della realtà così dissociata.
La Zaric ha raggiunto, nonostante le difficoltà interne del proprio paese, una grande notorietà nell’Europa centrale e negli Stati Uniti dove già da anni è rappresentata da alcune delle maggiori gallerie di grafica contemporanea.
La mostra presso la Galleria Falteri è la prima italiana dell’artista, fatta eccezione per la sola opera Twins del 1999 con la quale partecipò al Premio Sciascia per l’incisione nel 2002.
Katarina Zaric è nata nel giugno del 1966 a Belgrado dove vive e lavora. Terminati nel 1990 gli studi di Accademia presso il Dipartimento di Arti Grafiche di Emir Dragulj è ammessa lo stesso anno al corso di specializzazione. Nel 1993 termina il corso di specializzazione e diventa assistente di Accademia. Dal 1999 è professore ordinario presso l’Accademia di Belgrado.
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Il testo introduttivo del catalogo:
Katarina Zaric appartiene a quella generazione di artisti che hanno segnato la scena grafica serba contemporanea con la forza della propria autenticità . Elaborando con cura il proprio linguaggio figurativo e la propria sintassi l’artista ha formato una poetica originale di valore simbolico riflettente la propria forza poetica, l’immaginazione e il coraggio nell’intrecciare la tradizione con l’innovazione, la primordialità con la modernità .
Grazie al suo rapporto speciale con la struttura figurativa e soggettiva dell’opera d’arte Katarina Zaric ha costruito una sua specifica scenografia figurativa. Immergendosi nella poetica ha spostato il punto centrale della sua arte dal piano visivo a quello intellettuale e spirituale. L’iconografia della sua opera parte dall’occulto e dal personale in maniera tale che la realtà oggettiva rappresenti una fenomenologia del mondo osservata da un diverso punto di vista. I soggetti delle sue incisioni sono prevalentemente rappresentazioni di figure femminili o di animali. Pur trattandosi di rappresentazioni figurative, in esse non si riflette un’ interpretazione del mondo, bensì una riduzione al segno grafico della sua iconografia. Numerosi scritti artistici sono trasformati nei simboli con i quali possiamo decifrare le strutture stratiformi e le moltiplicità di culture ed epoche diverse che formano la trama dell’opera.
Con la semplificazione del linguaggio figurativo e con la purezza della propria visione le immagini di Katarina Zaric superano l’universo del reale assumendo valore simbolico ma allo stesso tempo mantenendo con quello un rapporto stupefacente. Così sparisce ogni riferimento alla realtà ed è posto in rilievo il significato dell’inconscio. Quella sintesi di idea del mondo intuita con la realtà metafisica, del visibile con l’invisibile è raggiunta con la linea semplice, con sottili contrasti di chiaro-scuro e con dettagli che arricchiscono la composizione. La sua conoscenza e il suo virtuosismo sono riconoscibili in ogni segmento della composizione, a partire dalla concezione dell’opera e dall’equilibrio delle masse, poi nel disegno ed infine nei rapporti cromatici. Tutte queste componenti si inseriscono armoniosamente nella totalità della scena figurativa, in maniera tale che non è poi facile isolarle, articolarle ed analizzarle separatamente.
La drammaticità di questi fogli è basata su un registro di sfumature azzurre, grigie, scure e brune, raramente accentuata con il rosso, o con altro colore caldo, il cui ruolo è quello di rafforzare l’espressione. L’orchestrazione di un suono depurato si manifesta in un cromatismo sottile, ridotto ed attenuato. Il gioco di luci ed ombre che è spesso presente, assieme alle tracce del tempo, che si manifestano come una patina in tutte le sue opere grafiche, rivelano la loro raffinata tonalità psicologica. In questo modo la composizione assume la propria tensione espressiva, ma rende anche evidente la grande capacità tecnica dell’artista. Il motivo centrale è spesso illuminato con un fascio di luce, mentre le altre forme restano nell’ombra creando in tal modo l’ambiente desiderato.
Tutte queste componenti contribuiscono a dare a chi osserva le opere di Katarina Zaric l’impressione che queste siano più reali della realtà stessa, ma allo stesso tempo più mistiche e impenetrabili, il che ci impone inevitabilmente di chiederci: che cosa si nasconde dietro le quinte? Che cosa c’è di mistico e di irreale in queste incisioni ? La risposta forse va cercata nelle parole di Georges Braque: “L’arte è creata per inquietare, la scienza invece per quietare.â€
Olivera Vukotic
Belgrado, aprile 2003
Orario:
Da Martedì a Sabato
10 – 13,30 16 – 19,30
Chiuso Domenica e Lunedì
Catalogo illustrato in galleria con prefazione di Olivera Vukotic
L’artista sarà presente all’inaugurazione e rimarrà in Italia dal 07 al 10 Novembre.
Ufficio stampa tel. 055 331449 e-mail info@catalyst.it
sara bertolozzi 328 3788702 – emilia paternostro 338 6769650
Galleria Falteri
Via della Spada 38/r – Firenze
Tel/Fax 055217740