Amedeo Abello
Thomas Braida
Valerio Nicolai
Cake Away
Lorenzo Commisso
Marco Gobbi
Andrea Grotto
Cristiano Menchini
Adriano Valeri
Dritan Hyska
Rachele Maistrello
Elena Mazzi
Corinne Mazzoli
Martin Romeo
Claudia Rossini
Spela Volcic
Marco Tagliafierro
La Materia. La quarta edizione del premio presenta al pubblico la mostra che raccoglie le opere degli artisti di Atelier 2013. Il progetto espositivo mette in luce i rapporti tra tecnica, materia, innovazione e produzione.
La Fondazione Bevilacqua La Masa, punto di osservazione privilegiato delle esperienze artistiche più interessanti del Triveneto, rinnova per il quarto anno consecutivo la collaborazione con Stonefly, l’azienda italiana leader nella produzione di
calzature ad alto contenuto di innovazione.
Il principio che ha sempre caratterizzato questa partnership si fonda sulla convinzione che artisti
e imprese possano trovare reciproco arricchimento da un confronto ravvicinato dei rispettivi
“processi creativi”.
Se l’artista, attraverso la conoscenza di altre dinamiche produttive, può far maturare il proprio
lavoro sperimentando tecniche e materiali industriali (solitamente non accessibili, ma in grado di
conferire plausibilità a una ricerca artistica), allo stesso tempo la sua opera può restituire
all’azienda una riflessione inedita sulla propria identità e generare suggestioni in grado di
prefigurare nuove direzioni di sviluppo.
Per rendere concreto tutto ciò, Stonefly ha deciso di aprire le porte alla curiosità dei
giovani artisti del programma Atelier 2013 della Fondazione Bevilacqua La Masa,
conducendoli in un viaggio all’interno dell’azienda, dei suoi reparti e magazzini,
chiamandoli a riconsiderare, dal loro punto di vista, la sfaccettata realtà imprenditoriale di una
impresa moderna e di respiro internazionale.
Questa visita ha innescato un meccanismo di traslazione, in cui alcuni materiali e dettagli delle
lavorazioni così come alcuni step del processo produttivo hanno subito una sublimazione fino a
diventare parte integrante di un progetto artistico.
Stonefly, mettendo a disposizione la proprie competenze tecnologiche, può aiutare gli artisti a
esprimere materialmente una loro idea. Gli artisti, d’altra parte, attraverso la loro personale
interpretazione, possono indicare e sollecitare un uso diverso e più aperto della tecnica e della
stessa materia.
I risultati di questa esperienza saranno i protagonisti di questa edizione 2013 del Premio Stonefly
Cammina con l’Arte, ma ancora di più del momento espositivo che verrà sviluppato e
potenziato grazie alla curatela di Marco Tagliafierro.
Al Premio partecipano i giovani selezionati per gli Atelier BLM 2013 (Amedeo Abello, Thomas
Braida e Valerio Nicolai, il collettivo Cake Away, Lorenzo Commisso, Marco Gobbi, Andrea Grotto,
Cristiano Menchini e Adriano Valeri, Dritan Hyska, Rachele Maistrello, Elena Mazzi, Corinne
Mazzoli, Martin Romeo, Claudia Rossini, Špela Volčič), il programma di residenze per artisti della
Fondazione Bevilacqua La Masa.
Martedì 5 novembre la giuria si riunirà nella sede di Palazzetto Tito per visionare e
valutare i lavori dei dodici giovani artisti e decretare il vincitore di Stonefly Cammina con
l’Arte 2013.
La presentazione dei lavori coinciderà con l’allestimento de La materia, la mostra curata
da Marco Tagliafierro, un progetto espositivo visibile al pubblico dal 5 al 10 novembre che
intende esplicitare le risonanze che si andranno palesando nel corso delle diverse fasi di
lavorazione tra le produzioni degli artisti coinvolti.
“La materia” - il curatore Marco Tagliafierro:
Ciò che costituisce la sostanza di un oggetto, di un corpo, oppure il contenuto di un discorso e di
un pensiero, anche di un testo scritto, insomma la potenza, l’estensione, la forza in quanto
principio costitutivo della realtà naturale, questa è la materia! Un materiale, invece, può
significare solo la materia necessaria per compiere o realizzare un certo lavoro, oppure l’insieme
degli strumenti per lo svolgimento di una determinata attività.
La collaborazione tra un gruppo di artisti e un’azienda può risultare proficua se intesa come
azione volta all’esplicitazione delle proprietà latenti della materia oltre la disponibilità del
materiale. Del resto, l’azione dell’artista, originariamente, riuniva tutte le attività umane frutto di
ingegno e di abilità manuale e tecnica rivolta alla materia.
L’arte così diviene un'interfaccia tra pensiero e τέχνη (téchne), tra un impulso dall'indicibile e
l'abilità tecnica, o meglio tecnologica.
Il confronto con un’azienda calzaturiera può essere importante poiché anche la scarpa può essere
intesa come interfaccia tra due realtà: quella del corpo di chi la indossa, campo di forze e
tensioni, e il terreno sul quale questi si misura risultato di progettazione tecnica.
Leggendo i testi che raccontano la storia imprenditoriale di Stonefly si evince quanto segue: “La
scarpa è una sorta di macchina dedicata, concepita per ottenere il massimo risultato
prestazionale. Per questo richiede una progettazione mirata, specializzata in profondità”.
Un’azienda ingegneristicamente avanzata come Stonefly, facendosi materia, può coadiuvare un
gruppo di artisti nell’individuazione delle modalità più efficaci per realizzare le loro urgenze
espressive, affinché esse non restino allo stadio embrionale o prototipale. L’artista, in cambio,
mette in gioco il suo sguardo altro, che spesso si dimostra capace di sovvertire i preconcetti
aprendo nuove possibilità interpretative della materia medesima.
Tutta la materia, quella che si vede o a cui si pensa, comunica, tocca, mentre nello stesso tempo
fluisce e colora irrefrenabilmente, rimandando soffocata, a volte, fino al punto di sparire o di
ricostruirsi.
Il fascino non scaturisce dai materiali, neppure da quelli inconsueti (velluto, pelli...) occorre
riportarli alla condizione di materia. Il luogo di tutte le trasformazioni, di tutte le similitudini, un
partner che risponde con segni suoi. La materia è la struttura dell’immaginario, si attiva forme e
si evolve in immagini.
La materia è uno strumento rivelatore di spazialità!
I premi Cammina con l’Arte assegnati nelle edizioni precedenti:
2010 – tema libero, ex-aequo a T-Yong Chung (opera untitled) e Giulio Squillacciotti (opera
Zimmerreise)
2011 - tema: “Sentieri liberi. Camminare per scegliere ed esplorare” a Serena Vestrucci per
l’opera Forme di passeggiata con qualcuno
2012 – tema: “A piedi artisti lasciano tracce” a Davide Spillari per l’opera Try to fly a stone.
Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito
Dorsoduro 2826, Venezia
Ingresso libero