Mirko Aretini
Flavia Bigi
Silvia Camporesi
Pier Giorgio De Pinto
Paolo Dell'Elce
Ryan Spring Dooley
Franco Fiorillo
Hrvoje Hirsl
Franco Losvizzero
Serena Porrati
Massimo Vitangeli
Ivan Argote
Alban Muja
Laura Napier
Anne Percoco
Jan Pfeiffer
Daniel Seiple
Philippe Van Wolputte
Antonio Zimarino
Mario Casanova
Ilaria Caravaglio
Rossella Iorio
Valeria Ronzitti
Marco Antonini
Unexpected stories / Playscapes-Workscapes-Innerscapes. XVIII edizione della Biennale con mostra di videoarte internazionale e focus sulla ricerca degli interventi di artisti internazionali negli spazi delle metropoli contemporanee.
Si apre il 9 novembre del 2013 la XVII Edizione della Biennale d’Arte di Penne
con una mostra di video arte internazionale curata da Antonio Zimarino e da un
team di curatori italiani e internazionali: Mario Casanova - MACT/CACT Ticino –
Bellinzona Marco Antonini (Nurture Art Center Brookyn (NY), Ilaria Caravaglio (free-lance,
Roma), Rossella Iorio, Valeria Ronzitti.
All’interno della rassegna una sezione curata da Marco Antonini dal titolo
Playscapes/Workscapes/Innerscapes: Appunti di viaggio al confine fra arte e
urbanistica, che indaga le ricerche e gli interventi di artisti internazionali negli
spazi delle metropoli contemporanee.
Il progetto è sostenuto dal Comitato Scientifico dei Musei di Penne presieduto
da Fernando Di Fabrizio, con Laura Cutilli segretaria del Comitato.
Esso si avvale anche dalla collaborazione dell’artista Mario Costantini.
Il titolo Unexpected Stories (between places and walls) sottolinea lo spirito
del progetto: riportare vita, arte cultura e attenzione nel centro storico della
Città di Penne, restituendo al pubblico la bellezza della sua storia, delle sue
strade e della sua arte.
La rassegna Unexpected stories – Storie inattese, segna l’inizio di un nuovo
progetto per l’arte contemporanea a Penne che nelle intenzioni dei committenti
(Comune di Penne - Rete dei Musei di Penne, diretta da Laura Cutilli) intende
svilupparsi nei prossimi cinque anni, portando la cittadina vestina e le
esperienze d’arte del territorio a contatto e a confronto con l’arte
contemporanea italiana e internazionale.
La mostra
Unexpected stories esprime una pluralità di voci, idee, immagini e problemi che
arrivano dal mondo per ritrovarsi nel cuore di una città che per la sua storia,
non può e non vuole sentirsi provincia, che tenta con i suoi intellettuali di non
piegarsi al localismo, all’autoreferenzialità. Le Unexpected Stories, le storie
inattese che animeranno i luoghi di questa città, rappresentano l’opportunità
che la Città si è data per rivalutare la straordinaria importanza della sua storia
antica e recente e la bellezza del suo tessuto urbano.
Non a caso essa ha come centro simbolico la splendida chiesa di S.Giovanni
Evangelista, straordinario luogo d’arte, raramente visibile al pubblico, e le sue
espansioni nei musei della città: il Museo Archeologico “G.B.Leopardi” e il
Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MAMeC)
Ciascuna delle “unexpected stories” (storie inattese) proposte, con la propria
specifica valenza arricchisce il luogo scelto di colori, movimenti, idee, suoni,
cosicché essi prendano vita e quella vita metta in rilievo la bellezza, le funzioni,
le particolarità del luogo stesso. Immagini mobili dense di poesia, idee e
significati sottolineano con la propria, l’identità, la specificità e la necessità che
tali luoghi possano tornare a vivere.
Il progetto
Tale progetto si propone di spingere dove e come possibile, all’incontro, alla
conoscenza, alla costruzione di circuiti virtuosi di scambio tra artisti, curatori,
strutture espositive, pubblico e committenti. Intende verificare in Abruzzo
l’efficacia di un modello organizzativo già praticato con notevoli risultati a
livello internazionale, da molte istituzioni e operatori: la costruzione di un
circuito virtuoso di collaborazione e non di competizione.Il concetto di fondo è
quello dell’apertura: 1) allo scambio costruttivo con realtà ed esperienze
curatoriali ed espositive nazionali e internazionali; 2) alla discussione e alla
condivisione di temi progettuali, in una logica collaborativa e di scambio
tentando una “costruzione collettiva” di significati, strategie, allestimenti,
soluzioni economiche e logistiche; 3) alla conoscenza di nuovi linguaggi
espressivi, alla valorizzazione di quelli più tradizionali e storici, ma
mentalmente aperti alla ricerca; 4) apertura verso la città stessa e la sua storia,
con il recupero all’arte contemporanea dei sui luoghi storici e culturali per
rivitalizzare e porre attenzione sui centri storici.
Il progetto per l’Arte Contemporanea a Penne si svilupperà nell’arco di un
quinquennio e alternerà l’internazionalità con ricerche e indagini sulla
produzione artistica del territorio e del Centro Italia.
Breve testo critico
L'Arte Contemporanea è per sua stessa condizione e struttura un interrogativo. La sua
complessità di linguaggi e rimandi è lì per ricordarci di praticare l'alterità del pensiero
nel nostro tempo omologato.
La rassegna Unexpected stories – between places and walls presenta una selezione
complessa e significativa delle declinazioni della video arte contemporanea: analitica,
documentaristica, narrativa, onirica, simbolica, iconica, performativa, analogica e
digitale. L’internazionalità delle proposte, ci guida attraverso le tendenze, le idee e gli
approcci di culture ed esperienze molto diverse da quella italiana, per altro
ottimamente testimoniata nella rassegna. La reticolarità è stato il criterio che ha
guidato il percorso di costruzione critica della Biennale, intesa come scambio
costruttivo con realtà ed esperienze curatoriali ed espositive nazionali e internazionali,
condivisione dei temi del progetto, costruzione collettiva di significati, strategie,
allestimenti, soluzioni. Avremo quindi la possibilità di osservare sensibilità e sguardi
diversi dal nostro, testimonianze di diverse mentalità, idee, linguaggi, contesti
attraverso cui fare un'esperienza densa e profonda della creatività contemporanea.
L'approccio curatoriale aperto aggiunge un nodo alla riflessione sulla pluralità tipica
della visione contemporanea che verrà svelata non solo attraverso la ricerca dei video
d'arte legati progettualmente all'idea di restituzione – rinascita – svelamento –
recupero – attenzione al particolare, ma anche attraverso la proiezione di immagini
video della città e dei suoi monumenti significativi realizzati durante un'apposita
campagna di riprese aeree con droni dotati di telecamere ad alta definizione. Il fine è
quello di mostrare l'intima, nascosta bellezza propria alla/alle città e alle sue possibili
relazioni.
I luoghi della Biennale
San Giovanni Evangelista
Chiostro di San Domenico – Sala Consiliare
Museo d'Arte Moderna e Contemporanea (MAMeC)
Museo Archeologico
Curatori
per Unexpected stories – between places and walls
Antonio Zimarino
con Mario Casanova, Ilaria Caravaglio, Rossella Iorio, Valeria Ronzitti
Artisti
Mirko Aretini, Flavia Bigi, Silvia Camporesi, Pier Giorgio De Pinto, Paolo
Dell'Elce, Ryan Spring Dooley, Franco Fiorillo, Hrvoje Hirsl, Franco Losvizzero,
Serena Porrati, Massimo Vitangeli
per Playscapes/Workscapes/Innerscapes. Appunti di viaggio al confine fra arte
e urbanistica
Marco Antonini
Artisti
Ivan Argote, Alban Muja, Laura Napier, Anne Percoco, Jan Pfeiffer, Daniel Seiple,
Philippe Van Wolputte
Infopoint
Spazio InAngolo – Strada Pultone 2, Penne
Segreteria e organizzazione generale
Fernando Di Fabrizio (Presidente MusaP)
Laura Cutilli (MusaP)
Mario Costantini
Si ringraziano
Comune di Penne – Assessorato alla Cultura
Fondazione Musei e Archivi di Penne - MusaP
Museo Archeologico “G.B.Leopardi” - Penne
MAMeC – Museo di Arte Moderna e Contemporanea – Penne
MACT/CACT Arte Contemporanea Ticino - Bellinzona
Fondazione PescaraAbruzzo
BCC
Spazio InAngolo www.inangolo.it – Penne
Cooperativa Cogecstre
Galerie Perrotin (Parigi – New York – Hong Kong)
Ufficio Stampa
Rossella Iorio
Inaugurazione Sabato 9 Novembre ore 17,Chiostro di San Domenico, Sala Consiliare,Penne (PE)
Tutti i giorni dalle 16 alle 19.30
Chiostro di San Domenico dalle 16 alle 18