Flesh and Soul. Entrambe le artiste manifestano una visione onirica del mondo, attraverso una cruda raffigurazione di tatuaggi e piercing, o delicati sogni immaginari e oggetti d'infanzia.
Le due artiste, entrambe nate nel 1987, pur nella diversità derivante dalle
loro origini e dai soggetti dipinti, si possono facilmente accumunare per
un utilizzo dinamico e caotico dei colori, una pittura estremamente
materica ed una freschezza estetica che traspira dai loro dipinti. Entrambe
manifestano una visione onirica del mondo. Amanda Doran lo esprime in
maniera carnale attraverso una cruda raffigurazione di tatuaggi e piercing,
Motoko Ishibashi lo fa attraverso una delicata rappresentazione di sogni
immaginari ed oggetti della sua infanzia. Da questa contrapposizione nasce
il titolo della mostra “*Flesh* *and* *Soul*“, a testimonianza di due modi
diversi ed opposti di rappresentare la propria visione artistica da parte
di due giovani artiste.
L’arte di Amanda Doran è stata definita *“Neo Punk”.* Doran dipinge
personaggi normalmente ritenuti “ai margini” della società: tatuati, punk,
amanti del piercing, andando a rappresentare ciò che convenzionalmente è
ritenuto ai limiti, non solo nella società, ma soprattutto
nell’arte, intendendola come rappresentazione del “bello”. Tutto ciò viene
però sdrammatizzato e reso piacevole grazie alla matericità e vivacità dei
sui dipinti, che porta ad una visione grottesca dell’eccesso.
Amanda Doran è stata selezionata tra i 17 artisti partecipanti a “New
Order: British Art Today”, mostra collettiva degli artisti più
rappresentativi della nuova generazione di artisti del Regno
Unito presentata da Saatchi Gallery a Londra (26 aprile – 9 giugno 2013).
Motoko Ishibashi è di origini giapponesi, ma vive e lavora a Londra. Le sue
origini sono chiaramente visibili nei suoi dipinti, che si ispirano
alla tradizione pop giapponese ed ai ricordi dell’infanzia. L’artista,
attraverso un mix di questi concetti ed un’esplosione di colori, esplora le
idee astratte della sua immaginazione e riesce a creare legami estetici tra
elementi che ad una prima visione potrebbero apparire estranei.
Recentemente un suo lavoro è entrato a fare parte della collezione dell’UCL
Art Museum, come vincitrice del William Coldstream Memorial Prize, premio
riconosciuto annualmente agli studenti che hanno dimostrato eccellenti doti
artistiche.
Inaugurazione 19 novembre dalle 18 alle 21
BYCR
Foro Buonaparte 60, Milano
Orario: martedi-venerdi dalle 13.00 alle 19.30 Sabato dalle 15.00 alle 18.30
Ingresso libero