Aperto! Tra pubblico e privato, alla ricerca di una ridefinizione di comune. Nessun intervento, lo spazio e' lasciato in balia degli agenti atmosferici e a gesti di incontinenza.
State cercando uno spazio libero, gratuito e deprivatizzato? Aperto! è una breccia tra pubblico e privato, alla ricerca di una ridefinizione di comune. La porta del Wilson Project Space è stata letteralmente scardinata e rimossa: lo spazio, vuoto, diventa un esperimento dagli esiti imprevedibili, diventa tuo. Usalo come vuoi e quando vuoi: organizza i tuoi eventi, gli incontri del tuo comitato, le riunioni di condominio, raccolte fondi, le prove della tua band, mangiaci, meditaci, dormici, vivici. Il blog http://aperto-wps.blogspot.it/ documenterà giornalmente lo stato dello spazio: inviaci le foto del tuo passaggio all’indirizzo aperto.wps@gmail.com, partecipa anche tu!
Nessun intervento, neppure quelli di ordinaria manutenzione: lo spazio sarà, in ultima analisi, lasciato anche in balia degli agenti atmosferici, alla polvere della strada, a gesti di incontinenza fisiologica o vandalica. Eleonora Di Marino, la giovane artista (1990) che fa parte del collettivo della GiuseppeFrau Gallery, continua la sua ricerca verso il superamento dei confini tradizionali tra arte e consapevolezza politica e sociale, ripensando il ruolo della funzione-fruizione dell’opera e dei contenitori deputati ad accoglierla. Nel suo percorso di artista ha già più volte attraversato questo confine, candidandosi alle elezioni amministrative, creando moduli e piattaforme di lotta e di rivendicazione per i lavoratori del Sulcis, performance e sit-in per la tutela dell’ambiente e per la riconversione culturale dei territori compromessi. Nell’ultimo anno il suo fare arte militante ha adottato persino i codici della comunicazione e dell’inchiesta giornalistica, pubblicando regolarmente (su globalist.it) articoli sui numerosi scandali (politici, economici, sociali ed ambientali) della sua provincia d’origine, quel Sulcis-Iglesiente che vanta il triste primato di territorio più povero, depresso ed inquinato d’Italia. L’arte contemporanea, seppur esercitando un ruolo importante, rischia spesso, in alcune sue manifestazioni eccessivamente autoreferenziali e di nicchia, di collocarsi ai margini della progettazione economica e sociale: nel tentativo così di uscire dai confini in cui si tende a relegarla, l’arte, nelle azioni della giovane artista, si propone nell’attivazione non solo di modelli estetici o morali, ma nella partecipazione della costruzione del mondo stesso. Aprendo l’arte alla partecipazione sociale, Eleonora Di Marino non vuole sminuire la peculiarità dei codici e dei linguaggi espressivi caratteristici della ricerca contemporanea, rendendoli più semplici, popolari e comprensibili, ma al contrario vuole ribadirne la portata rivoluzionaria e di utilità per la collettività. Aprire letteralmente alla città di Sassari uno spazio come quello del Wilson Project Space, dedicato alla ricerca ed alla sperimentazione indipendente, è soprattutto una sfida verso le volontà e le capacità espressive della città e del territorio: riuscirà questa a riempirlo di attività e di contenuti, restituendolo alla sua mission integro ed arricchito, o sarà la polvere e l’incuria a testimoniare un ancora immaturo impegno alla partecipazione di chi, solo a parole, rivendica quotidianamente la scarsità di luoghi destinati all’espressione ed alle iniziative culturali, sociali, spirituali?
Inaugurazione gioved' 21 Novembre 2013 alle 19
Wilson Project Space
via Marsiglia 35a, Sassari
aperto 24 ore su 24
Ingresso libero