Museo d'Arte Contemporanea Roma - MACRO
Roma
via Nizza, 138
06 671070400 FAX 06 8554090
WEB
Tre mostre
dal 27/11/2013 al 8/3/2013
mar-dom 11-19, sab 11-22 (la biglietteria chiude un'ora prima) chiuso lunedi, 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre

Segnalato da

Maria Bonmassar




 
calendario eventi  :: 




27/11/2013

Tre mostre

Museo d'Arte Contemporanea Roma - MACRO, Roma

"Giulio Paolini. Essere o non essere" comprende 14 opere - allestite come isole di luce in una successione di ambienti in penombra - datate dal 1987 al 2013, tra cui un nuovo lavoro ideato per l'occasione. "Superpassion" dell'artista tedesca Jorinde Voigt presenta un'installazione composta da una serie inedita di lavori su carta di grandi dimensioni. "Studio shows" e' la mostra finale della IV edizione di Artisti in residenza con Hilla Ben Ari, Riccardo Beretta, Jacopo Miliani e Sahej Rahal.


comunicato stampa

Giulio Paolini. Essere o non essere
28.11.2013 — 09.03.2014

a cura di Bartolomeo Pietromarchi

Dal 29 novembre 2013 al 9 marzo 2014 il MACRO presenta la mostra Giulio Paolini. Essere o non essere, prodotta con la Whitechapel Gallery di Londra, dove proseguirà in una versione ampliata nel luglio 2014.

L’esposizione, curata da Bartolomeo Pietromarchi, presenta quattordici opere datate dal 1987 al 2013, tra cui un nuovo lavoro ideato appositamente per l'occasione.

La scelta dei lavori – allestiti come “isole” di luce in una successione di ambienti in penombra – propone per la prima volta un percorso monografico dedicato a un tema di particolare rilievo nella poetica di Giulio Paolini: l’autore e il suo ruolo (o non ruolo) rispetto alla concezione dell'opera e al suo manifestarsi.

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Jorinde Voigt. Superpassion
29.11.2013 — 09.03.2014

a cura di Maria Alicata

Dal 29 novembre 2013 al 9 marzo 2014, il MACRO presenta la mostra Superpassion dell’artista tedesca Jorinde Voigt, protagonista emergente della scena artistica contemporanea internazionale, a cura di Maria Alicata.

Per la sua prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana l’artista presenta un’installazione composta da una serie inedita di lavori su carta di grandi dimensioni.

Ogni disegno si riferisce a un capitolo o a un estratto del libro di Niklas Luhmann Amore come passione, 1985, Laterza (titolo dell’edizione originale: Liebe als Passion. Zur Codierung von Intimität, 1982, Suhrkamp Verlag). Fedele alla teoria sistemica, l’autore traccia un quadro generale dell'evoluzione della semantica dell'amore che è innanzitutto un codice, un mezzo di comunicazione della sfera più intima e profonda della persona.

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Artisti in residenza #4. Studio Shows
29.11.2013 — 19.01.2014

a cura di Maria Alicata

Il MACRO presenta, dal 29 novembre 2013 al 19 gennaio 2014, STUDIO SHOWS, la mostra finale del programma Artisti in residenza, a cura di Maria Alicata, che per la quarta edizione ha ospitato gli artisti Hilla Ben Ari, Riccardo Beretta, Jacopo Miliani e Sahej Rahal.

Per quattro mesi, a partire da agosto 2013, gli artisti hanno lavorato nei rispettivi studi che diventano ora spazi espositivi per mostrare e condividere con il pubblico le ricerche svolte nel periodo di residenza. I lavori e i progetti in mostra non necessariamente conclusi possono essere considerati ancora in forma aperta, rivelando così i passaggi fondamentali dei processi di creazione.

Il programma Artisti in residenza, coordinato da Rossana Miele, è il primo in Italia ad essere promosso da un museo pubblico, che diventa così centro, non solo di diffusione, ma anche di produzione culturale. Dallo scorso aprile, inoltre, il MACRO ha sottoscritto una partnership pluriennale con ZegnArt, progetto promosso, ideato e organizzato dal Gruppo Ermenegildo Zegna che prevede ogni anno la residenza al Museo di un giovane artista internazionale.

Studio #1 | Jacopo Miliani (Firenze, 1979)

Durante il periodo di residenza Jacopo Milani ha proseguito la sua ricerca, un’indagine intorno alle infinite possibilità legate alla costruzione del linguaggio. Per il progetto al MACRO l’artista si è concentrato sull’esperienza della percezione e sul concetto di rappresentazione, prendendo in considerazione il corpo e il movimento come veicoli capaci di generare e produrre immagini.
L’artista ha realizzato una serie di ‘paraventi’, veri e propri elementi scultorei, che si presentano nello spazio come quinte teatrali, nascondendo e rivelando allo stesso tempo elementi vegetali – a loro volta personaggi della scena –, che costruiscono dei percorsi visivi in cui lo spettatore è invitato a muoversi. I colori e i diversi moduli utilizzati per la costruzione delle ‘quinte/paraventi’ vogliono rappresentare la possibilità di creare una struttura che non si chiude mai in una logica definita, ma che lascia aperte molteplici forme di interazione.
In mostra anche un video realizzato nell’ambito di un workshop – organizzato dall’artista con l’Ufficio Didattica del Museo – con persone non vedenti e i loro accompagnatori, a cui è stato chiesto di riflettere su domande come “Cosa è il teatro? Come costruiamo le immagini?”. Il video ripercorre questa esperienza sorprendendo per le reazioni inaspettate dei partecipanti.
Attraverso le sculture e il video Miliani riflette sul linguaggio, che si serve non solo di immagini, ma anche di una dimensione sensoriale e percettiva in cui lo spettatore diventa protagonista.

Studio #2 | Sahej Rahal (Mumbai, 1988)

La residenza di Sahej Rahal rientra nell’ambito di ZegnArt / Public, che per la sua prima edizione ha coinvolto l’India con un progetto in collaborazione con il Dr. Bhau Daji Lad Museum di Mumbai.
Il lavoro di Rahal si concentra sulla creazione di narrazioni mitologico/fantastiche che, pur mantenendo un forte legame con la realtà, si pongono come sovvertitrici di concetti e di categorie precostituite, per generare esperienze destrutturanti e aperte a diverse modalità di comprensione.
Per la mostra al MACRO l’artista espone una serie di opere realizzate durante il suo soggiorno a Roma con oggetti presi dal contesto urbano o che riflettono sul lavoro degli artisti che lo hanno preceduto in residenza al Museo. Si tratta di sculture polimorfe costruite, seguendo una tecnica usata frequentemente dall’artista, con materiali di risulta assemblati al poliuretano espanso. Nobilitate dal colore dorato emergono dal buio attraverso un gioco di luci, trasformandosi in improbabili creature – insetti, volti dai denti digrignati, esseri a tre gambe – che richiamano un immaginario cyberpunk e creano un’atmosfera sospesa e destabilizzante.

Studio #3 | Hilla Ben Ari (Yagur, Israele, 1972)

Nel progetto di residenza Hilla Ben Ari prosegue l’esplorazione dell’immaginario legato al corpo femminile attraverso un’installazione di sculture e video.
I due video, dai titoli Lucretia – The Line e Lucretia – The Circle, realizzati in collaborazione con la performer Laura Scarpini, sono ispirati alla mitica figura di Lucrezia, moglie di Tarquinio Collatino, che dopo essere stata violentata da Sesto – figlio dell’ultimo re di Roma Tarquinio il Superbo – si uccise non potendo sopportare la vergogna di essere divenuta suo malgrado adultera. Le opere sono una riflessione sulla forza e la fragilità del corpo femminile in relazione alla dimensione privata e alla sfera pubblica e politica.
In mostra anche un’installazione dalle dimensioni ambientali che richiama le strutture portanti delle architetture industriali. L’opera, apparentemente solida, è in realtà di carta, fragile: l’artista ha infatti brevettato una tecnica di lavorazione che conferisce al materiale l’aspetto del metallo. L’opera innesca anche un legame con la storia degli spazi del Museo, dove in origine era ospitato il birrificio Peroni.
La struttura dialoga con le opere video, ma è anche una sua estensione metaforica: in un continuo rimando fra le due opere fragilità, violenza e ribellione trovano armonia.
Si ringrazia per il supporto l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Israele a Roma.

Studio #4 | Riccardo Beretta (Mariano Comense, 1982)

Per il progetto al MACRO Beretta trasforma il suo studio in un set per mettere in scena e rendere “visibile” la realizzazione di una colonna sonora: gli elementi compositivi – la scrittura e la musica, gli effetti sonori e ambientali – prendono così forma nello spazio, in un lavoro corale che coinvolge anche altri artisti e musicisti. Il risultato è un’azione performativa, che si svolgerà durante l’inaugurazione della mostra, in cui musiche e voci saranno i protagonisti.
La sceneggiatura della performance, il racconto erotico dal titolo Story of A. and Roman/Un Roman de A., scritta in collaborazione con l’artista Patricia Fernández Carcedo, si sviluppa sulle pareti dello studio in un grande disegno murale, che vede l’utilizzo di un carattere tipografico ideato da Beretta e realizzato a mano libera dall’artista con matite e gessetti colorati.
Le musiche, scritte appositamente per la sceneggiatura, saranno eseguite dal vivo il giorno dell’inaugurazione dai due compositori Gabriele Rendina e Lorenzo Troiani, che utilizzeranno Donnerwetter (2011-2012), una coppia di claviceteri verticali ideati e realizzati da Beretta.
L’esecuzione musicale si alternerà alla lettura della sceneggiatura, direttamente dalle pareti, da parte di studenti della Rhode Island School of Design di Roma.
Durante il periodo di apertura della mostra lo studio continuerà ad essere uno spazio di ricerca, sperimentazione e partecipazione. Proseguiranno infatti le prove per l’esecuzione della colonna sonora, a cui si aggiungeranno altri elementi come i rumori ambientali commissionati a dei foley artist. L’esito finale del lavoro sarà presentato al pubblico con una performance in occasione della chiusura della mostra.

Immagine: Giulio Paolini, Essere o non essere, 1994-'95. Foto Attilio Maranzano

Ufficio Stampa MACRO
T. +39 06 67 10 70 443 / stampa.macro@comune.roma.it
Maria Bonmassar / M. +39 335 49 03 11 / maria.bonmassar@gmail.com
Ludovica So lari / M. +39 335 577 17 37 / ludovicasolari@gmail.com

Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Morici / T. +39 06 82 07 73 71 / M. +39 348 54 86 548 / p.morici@zetema.it

Inaugurazione: giovedì 28 novembre 2013 alle ore 19:00

MACRO
via Nizza 138, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, Hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.
chiuso lunedì; 1 gennaio; 1 maggio; 25 dicembre
Tariffe biglietti
MACRO via Nizza
Tariffa intera: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €
MACRO via Nizza + MACRO Testaccio
Tariffa intera: non residenti 14,50 €, residenti 13,50 €
Tariffa ridotta: non residenti 12,50 €, residenti11,50 €

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