Luci per K. 222. A partire dalle suggestioni ricavate da una lettera settecentesca, Toderi ha dedicato una videoproiezione al rapporto tra luce, cosmo e suono, e in particolare al rapporto tra strumento e scrittura musicale.
a cura di Gianfranco Maraniello
Nel periodo di ART CITY Bologna 2014 Grazia Toderi presenta il suo nuovo
lavoro Luci per K. 222 negli spazi del Museo internazionale e biblioteca
della musica di Bologna.
L'artista, a seguito di una visita al museo, ha preso spunto da una lettera
del 18 dicembre 1776 in cui Padre Giovanni Battista Martini - una delle
personalità più illustri e complesse del Settecento musicale europeo,
studioso, compositore, collezionista e maestro di contrappunto - si
complimentava con Wolfgang Amadeus Mozart, suo allievo, per il buon
contrappunto del suo “Misericordias Domini K. 222”. A partire dalle
suggestioni ricavate da questo documento, il cui originale è conservato
presso la Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, Grazia Toderi ha
scelto di dedicare la sua opera - una videoproiezione - al rapporto tra
luce, cosmo e suono e, in particolare per questa occasione, al rapporto
tra strumento e scrittura musicale.
In passato l'artista aveva lavorato su quello che lei stessa definisce
essere il più grande degli strumenti musicali: il teatro. Pertanto, il nuovo
lavoro può essere considerato come una naturale prosecuzione della sua
ricerca, che dallo spazio del teatro prosegue verso gli strumenti musicali
incrociandosi con il segno stesso della scrittura, la nota, che si trasforma,
nella proiezione video realizzata al Museo della Musica, in punti di luce
che scandiscono suono e tempo su un pentagramma potenzialmente
infinito.
Scrive Grazia Toderi:
“Ho trascritto l’offertorio K. 222 in un anello di luce pulsante che gli possa
permettere di “cantare in eterno”. Al Museo della Musica mi trovo ancora
ad affrontare la relazione tra tempo, luce ed energia... migliaia di anni fa
a cantare hanno imparato prima gli esseri umani o gli uccelli? o forse le
balene...”
Grazia Toderi, nata a Padova nel 1963, dopo aver studiato all’Accademia
di Belle Arti di Bologna, si trasferisce nel 1992 a Milano. Dal 2005 vive a
Milano e Torino.
Ha partecipato a mostre collettive e a rassegne come la Biennale di
Venezia del 1993, 1999 e 2009, di Istanbul nel 1997, di Sydney nel 1998, di
Pusan nel 2000 e 2002, di Pontevedra nel 2004 e di New Orleans nel 2011.
Tra le mostre personali in spazi pubblici e musei segnaliamo quelle al
Frac Languedoc-Roussillon, Montpellier (1995), Casino Luxembourg,
Luxembourg (1998), Castello di Rivoli, Torino (1998), FRAC Bourgogne,
Dijon (1998), Museum Ludwig, Köln (1999), De Appel Foundation,
Amsterdam (1999), Fundació Joan Miró, Barcelona (2002), Miami Art
Museum, Miami (2006), PAC, Milano (2006), Museu de Serralves, Porto
(2010), Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Smithsonian Institution,
Washington D.C. (2011), MAXXI, Roma (2012), John Curtin Gallery, Perth
(2013)
ART CITY Bologna, il programma istituzionale nato nel 2013 dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere, per affiancare con eventi, mostre e iniziative culturali in città l'annuale edizione di Arte Fiera.
Anche nel 2014 la navetta gratuita ART CITY Bus e l' ART CITY Map guideranno i visitatori nel ricco calendario di mostre, eventi, performance e specifiche attività per bambini.
Ufficio stampa MAMbo Elisa Maria Cerra - tel 051 6496653 ufficiostampamambo@comune.bologna.it
Inaugurazione 21 gennaio ore 18.00
Orari di apertura durante ART CITY Bologna
venerdì 24 gennaio h 9.30 – 20.00
sabato 25 gennaio h 10.00 – 24.00
domenica 26 gennaio h 10.00 – 20.00
Ingresso: gratuito per i possessori di biglietto Arte Fiera (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna); intero € 5,00 - ridotto € 3,00
Museo internazionale e biblioteca della Musica di Bologna
Strada Maggiore, 34 Bologna
da martedì a venerdì ore 9.30-16.00
sabato, domenica e festivi ore 10.00-18.30
Ingresso: intero € 5,00 - ridotto € 3,00. Nei giorni di svolgimento di ART
CITY Bologna 2014 gratuito per i possessori di biglietto Arte Fiera