In "Rinviai la mia partenza" Vanni mostra una scultura ed interventi di natura pittorica a fianco di opere conservate nel museo. Popular Fiction, una grande scritta luminosa, segna l'ingresso dell'installazione ambientale di AnnaMaria Tina.
Eugenia Vanni
Rinviai la mia partenza
Con la collaborazione di: Pietro Gargini, liutaio
Rinviai la mia partenza, il titolo del progetto espositivo appositamente ideato da Eugenia Vanni per
gli spazi del Museo internazionale e biblioteca della musica deriva da una suggestione: in senso
narrativo induce a pensare che l’autore si sia trattenuto qualche giorno in più in un luogo grazie a
piacevoli circostanze. Indica un approdo momentaneo dell’artista nel museo e che lascia per breve tempo
tracce del suo passaggio.
Una scultura, realizzata in collaborazione con il liutaio Pietro Gargini, è composta dal legname grezzo
(Acero dei Balcani, Abete Rosso ed Ebano) che occorre per la realizzazione di un violino: i pezzi di legno,
non ancora lavorati, sono stati scelti dall’artista all’interno del laboratorio del liutaio e poi lavorati come se
fossero uno strumento finito. Sono stati lisciati perfettamente a rasiera, poi trattati con la preparazione
che si usa per gli strumenti finiti e verniciati. Ciò che di solito avviene al termine del lavoro, è accaduto
all’inizio, prima che il legno potesse acquistare la forma dello strumento. In questo modo, sono state
valorizzate forme completamente casuali, che hanno acquistato una natura visiva che non riguarda più
l’artigianato ma l’arte.
Interventi di natura pittorica trovano la loro collocazione a fianco di opere conservate nel museo: una
serie di volti dipinti ad olio di sculture e nature morte composte sia da pittura che da oggetti fisici esterni
ad essa. La mostra affronta tramite la pittura e la scultura, le tecniche di belle arti utilizzate all’interno
degli spazi in rapporto ai grandi temi della storia dell’arte sempre presenti nelle sale, come la natura
morta e il ritratto.
Le arti visive e le arti applicate sono state per questo museo i veicoli di trasmissione dei personaggi, dei
documenti musicali e di tutto l'insieme di oggetti e strumenti raccolti nel tempo. La musica, con la sua
esistenza è capace di muovere tecniche artigianali ed artistiche complesse, per costruire i mezzi che
servono per tramandarla ed esprimerla.
Mostra promossa da: Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della
musica
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AnnaMaria Tina
Popular Fiction
Una grande scritta luminosa segna l’ingresso a Popular Fiction, una installazione ambientale ideata da
AnnaMaria Tina e a cura di Leonardo Regano per il Museo internazionale e biblioteca della musica.
Fiction / Finzione come rimando ironico ed esplicito al linguaggio televisivo, in cui l’arte si confronta con
l’intrattenimento mentre la pubblicità e la propaganda del mondo contemporaneo, unico e globale, sono
accostate ad una sempre più diffusa volontà di recupero delle tradizioni e della cultura locale.
La TV è scelta come allegoria di un mondo in cui si parla di massa e di cultura popular, esempio di
comunicazione che raggiunge tutti in maniera indistinta.
Popular Fiction è un luogo da attraversare, un racconto corale, la trasmissione e la riappropriazione di
narrazioni personali e collettive.
Al centro del suo intervento, AnnaMaria Tina pone la città intesa come luogo contenitore di esperienze e
di relazioni sociali. Bologna è assunta come paradigma culturale del momento presente. L’assetto della
città in continua evoluzione, le urgenze sociali causate dall’allargarsi dei suoi confini, il sorgere di nuove
esigenze in una società in continuo e accelerato cambiamento sono la cornice entro cui si iscrive il suo
lavoro, un dibattito sulla voglia di interazione, di riappropriazione e di trasmissione di percorsi cognitivi
personali e collettivi.
In occasione della ART CITY White Night, sabato 24 gennaio sono previsti due interventi performativi
alle ore 20.00 e alle ore 22.00 con ingresso consentito fino ad esaurimento posti. Ciascun performer è
stato invitato a scegliere una frase, uno slogan, un brano da un testo in cui ritiene di riconoscersi, nella
convinzione che è cultura ciò in cui ci si identifica e che struttura l'agire quotidiano. I testi sono tra i più
disparati, spaziano dalla saggistica al fumetto, dalla poesia a brani religiosi, erotici o di qualsiasi altro tipo.
La performance seguirà uno schema compositivo di tipo musicale, in omaggio al Museo della musica.
Progetto promosso da: Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della musica, Scuola Popolare di Musica Ivan Illich
Immagine: Eugenia Vanni, Ritratto di giovane ragazzo: preparazione verde per incarnato; colori a olio Mussini su giacca di pelle; poster cm 112 x 80. Courtesy l'artista e Galleria Riccardo Crespi, Milano
Addetta Stampa ART CITY Bologna 2015 Istituzione Bologna Musei
tel. +39 051 6496612, silvia.tonelli@comune.bologna.it
Inaugurazione martedì 20 gennaio h 19.00 – 21.00
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
strada Maggiore, 34 - Bologna Emilia Romagna Italia
Orari di apertura ART CITY Bologna:
venerdì 23 gennaio h 9.30 – 20.00
sabato 24 gennaio h 10.00 – 24.00
domenica 25 gennaio h 10.00 – 20.00
Orari di apertura ordinari del Museo:
da martedì a venerdì h 9.30 – 16.00
sabato, domenica e festivi h 10.00 – 18.30
Ingresso: gratuito per i possessori di biglietto Arte Fiera (valido solo nei giorni di svolgimento di ART CITY Bologna) / intero € 5,00 - ridotto € 3,00