Di Carlotta Ruggieri. Carlotta con un uso 'caldo' del mezzo fotografico, meccanico e mortifero per definizione, sembra voler suggerire che cio' che conta non e' la sensatezza del nostro sapere, ma la bellezza del poter vedere. Se vediamo degli oggetti banali, che sono poi quelli della nostra vita quotidiana, siamo portati a credere che la percezione sia banale quanto gli oggetti a cui si riferisce.
di Carlotta Ruggieri
a cura di Stefano Questioli
Innanzitutto è necessario presentarla.
Morgana è una piccola fata, talvolta prodiga d'amore, talvolta dispettosa ed
anche un po' maligna.
Morgana è lesta; compare e scompare senza preavviso. Un po' dappertutto! Di
giorno o di notte, in un campo di calcio, sul ciglio della strada, davanti ad
una porta.
Carlotta la insegue e quando ci riesce la cattura. Come una farfalla trattenuta
per un istante fra le mani e poi lasciata di nuovo libera di volare.
Di quella breve unione a Carlotta rimangono soltanto poche, intense immagini.
Anche se la più vera ragione è di chi tace, si può affermare che Morgana è il
"correlativo soggettivo" che spinge Carlotta Ruggieri ad andare oltre l'ovvietÃ
della semplice registrazione percettiva.
Carlotta con un uso "caldo" del mezzo fotografico, meccanico e mortifero per
definizione, sembra voler suggerire che ciò che conta non è la sensatezza del
nostro sapere, ma la bellezza del poter vedere. Se vediamo degli oggetti banali,
che sono poi quelli della nostra vita quotidiana, siamo portati a credere che la
percezione sia banale quanto gli oggetti a cui si riferisce. (Ferraris, 2001,
p.79). In questo senso le sue opere cristallizzano un prodigio.
Queste "morganofanie" comunicano una verità soggettiva che si rivolge a chiunque
vi si accosti con rispetto e attenzione. Questo assoluto è condensato nel
dettaglio.
Carlotta punta l'obiettivo della sua reflex verso se stessa. Contro il suo
occhio incantato.
Ed è in quell'iride che si nasconde la nostra fatina.
In questa occasione l'artista presenta due dittici fotografici, un video (Ti ho
guardato.), ed un piccolo libro.
Inaugurazione venerdì 5 dicembre 2003, ore 18.30
fino al 23 dicembre
lun-ven: 11.00-23.00
sab-dom:17.30-23.00
Sesto Senso
Via G. Petroni 9c 40126 Bologna. Tel.051-223476