Conversazione tra Francesco Poli, Stefano Arienti, Giorgio Griffa, Pier Giovanni Castagnoli, gli autori e il pubblico presente in occasione della pubblicazione del volume Arte Contemporanea. Le ricerche internazionali dalla meta' degli anni cinquanta a oggi.
tra
Francesco Poli, Stefano Arienti, Giorgio Griffa, Pier Giovanni Castagnoli,
gli autori e il pubblico presente
In occasione della pubblicazione del volume
Arte contemporanea
Le ricerche internazionali dalla metà degli anni cinquanta a oggi
a cura di Francesco Poli
alle ore 18.30
GAM - Sala Conferenze Corso Galileo Ferraris, 30
Questo volume, strutturato attraverso una raccolta di saggi scritti da
specialisti, si propone come un inquadramento organico, storico-critico, delle
principali ricerche artistiche sviluppatesi a livello internazionale negli
ultimi cinquant'anni.
È bene precisare innanzitutto il significato del titolo: Arte contemporanea. Le
ricerche internazionali dalla metà degli anni cinquanta a oggi.
Mentre in Europa, normalmente, per "arte contemporanea", in senso allargato, si
intende quella che va dagli impressionisti a oggi, negli Stati Uniti lo stesso
periodo è diviso in "modern art" fino alla seconda guerra mondiale e
"contemporary art" dagli anni quaranta circa a oggi, prendendo di fatto come
punto di partenza l'espressionismo astratto, e cioè il primo movimento
d'avanguardia d'oltreoceano che si impone internazionalmente, in stretta
connessione con il definitivo consolidamento dell'egemonia americana in tutti i
campi. Ma la vera svolta che ha cambiato le coordinate di fondo della ricerca
artistica definibile come strettamente contemporanea, i cui aspetti più
significativi sono ancora uno stimolo vitale per la complessa e articolata
situazione attuale, inizia sia in Europa sia in America più o meno nella seconda
metà degli anni cinquanta, sviluppandosi nel decennio successivo. Tale svolta va
in direzione di un definitivo sfondamento dei confini tradizionali della pittura
e della scultura (che rimangono pratiche di peculiare importanza, ma non più
dominanti nella creazione artistica), a partire da una critica radicale
all'eccesso dell'espressività soggettiva ed esistenziale dell'informale e
dell'action painting, e più in generale alla dimensione illusionistica
dell'opera. E si caratterizza attraverso un coinvolgimento concreto della realtÃ
oggettuale quotidiana; un'apertura provocatoria della cultura d'élite
all'universo della cultura di massa; un nuovo e più diretto rapporto fra arte e
vita, in termini di interventi performativi e di installazioni ambientali; e
anche come processo di riflessione autoreferenziale sulla specificità e i limiti
dei linguaggi artistici e sullo stesso sistema dell'arte. Il tutto prende forma
attraverso l'utilizzazione di nuove tecniche e di nuovi materiali, e
l'elaborazione di nuove procedure operative. Non bisogna naturalmente
dimenticare che punti di riferimento essenziali per questo cambiamento sono
state le esperienze estetiche più avanzate avviate nell'ambito delle avanguardie
storiche da alcuni grandi precursori, tra cui innanzi tutto Marcel Duchamp.
Il volume si apre con i saggi di Catherine Grenier sui nuovi realismi di matrice
neodadaista e sulla pop art, di Giorgina Bertolino sui situazionisti e di Gianni
Contessi sulle ricerche ottiche cinetiche, tutte tendenze che nascono ancora
negli anni cinquanta e che, con incidenze e modalità diverse, esprimono aspetti
peculiari del nuovo clima culturale del decennio successivo. I saggi che
seguono, sulle ricerche minimaliste e analitiche, sulla process e arte povera di
Maddalena Disch, sull'arte concettuale di Maria Teresa Roberto, sono incentrati
in modo specifico su altre tendenze chiave degli anni sessanta-settanta. Le
ricerche sulle forme che sono presenti in varie tendenze ancora oggi, sono i
testi dedicati all'arte/ambiente di Francesco Poli, alla performance art di
Angela Vettese, all'evoluzione dei rapporti fra fotografia e arte di Claudio
Marra, e alla nascita e sviluppo della videoarte di Francesco Bernardelli.
I contributi sulla pittura e scultura degli anni ottanta, di Gianfranco
Maraniello, e sulle ultime tendenze dagli anni novanta, di Giorgio Verzotti,
analizzano in modo circostanziato le situazioni considerate più tipiche degli
ultimi due decenni. Il volume si chiude con un testo di Diego Mometti sulla net
art, in cui viene proposta una tipologia delle attuali pratiche artistiche in
rete, quelle che utilizzano in modo specifico le caratteristiche del medium: un
campo di azione in piena evoluzione.
Un volume di sintesi finalizzato a proporre un'analisi approfondita e
ampiamente articolata degli avvenimenti, con una chiave di lettura aggiornata,
in grado di offrire chiare indicazioni per eventuali approfondimenti.
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GAM - Sala Conferenze Corso Galileo Ferraris, 30