Mario Sironi
Giacomo Balla
Carlo Carra'
Fernand Leger
George Grosz
Otto Dix
Gaetano Previati
Plinio Nomellini
Gerardo Dottori
Aroldo Bonzagni
Massimo Campigli
Lorenzo Viani
Piero Marussig
Elena Pontiggia
L'arte e la prima guerra mondiale dai futuristi a Grosz e Dix. La mostra comprende oltre 50 opere e documenta come gli artisti europei hanno rappresentato la drammatica esperienza del conflitto. Il percorso nelle sale sironiane inizia con le vignette satiriche contro gli Austro-tedeschi arrivando ai giganteschi Soldati dipinti nel 1936.
a cura di Elena Pontiggia
Dopo i successi delle mostre dedicate a Francis Bacon, Aligi Sassu, Emilio Greco e alla
grande esposizione sui codici miniati “Illuminare l’Abruzzo”, la Fondazione Carichieti
propone al pubblico ancora una volta una programmazione attenta e di alto livello
scientifico. Mentre si avvicina il centenario della prima guerra mondiale (1914-1918),
la Fondazione promuove e inaugura Sabato 22 febbraio una nuova esposizione dal
titolo “Sironi e la Grande Guerra. L’arte e la prima guerra mondiale dai
futuristi a Grosz e Dix”.
La mostra, che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica,
rientra nel programma ufficiale delle Commemorazioni del Centenario Prima
Guerra Mondiale 2014/2018, ha ricevuto il Patrocinio della Soprintendenza
per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, della Presidenza
del Consiglio Regionale Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti. Curata da
Elena Pontiggia, apre in Italia le riflessioni sul centenario della prima guerra
mondiale (1914-1918), comprende oltre cinquanta opere e documenta come gli
artisti, da Balla a Carrà, da Léger a Grosz e Dix, da Previati a Nomellini, hanno
rappresentato la drammatica esperienza del conflitto.
Cuore della mostra è la figura di Sironi, di cui per la prima volta vengono
analizzate organicamente la stagione degli anni 1915-1918 e la tematica della
guerra, che ricorre nella sua pittura ben oltre quegli anni.
Il percorso espositivo muove da maestri europei come Léger con I giocatori di
carte, 1915; Otto Dix, con la poco nota Schützengraben in der Champagne,
1916; Grosz con il tragico 1917. Prosegue poi con gli artisti italiani, da Previati (Gli
orrori della guerra, 1917) e Nomellini, (Allegoria della vittoria sull’esercito in
marcia, 1919) ai futuristi Balla, Carrà, Depero, Prampolini, Dottori, fino a
Bonzagni, Campigli e molti altri, tra cui Viani e Marussig che rappresentano
entrambi un Soldato austriaco, emblema della sconfitta.
Le sale sironiane iniziano con le vignette satiriche contro gli Austro-tedeschi
realizzate dall’artista nel 1915-1918, tra cui quelle per la rivista “Il Montello”, diretta
da Bontempelli. Di rilevante interesse, in particolare, è l’ultimo numero della rivista,
uscito nel novembre 1918 per celebrare la vittoria e finora quasi sconosciuto (ne
esistono in Italia solo cinque copie).
Tra le opere esposte, ancora, si segnalano i commoventi ritratti che Sironi esegue a
soldati e ufficiali, e il drammatico paesaggio urbano Città e aereo, 1921.
Di enorme suggestione sono poi due opere monumentali: la grande tela della Vittoria
alata, dipinta da Sironi nel 1935, e i giganteschi Soldati, del 1936. La prima è il
cartone per l’affresco L’Italia fra le scienze e le arti, realizzato per l’Aula Magna
dell’Università La Sapienza a Roma, ed è oggi il più importante documento
dell’idea sironiana perché l’affresco romano è stato pesantemente ridipinto.
Il secondo è un’imponente composizione con due soldati della prima guerra mondiale,
evocati visionariamente a vent’anni di distanza dal confitto (1936).
La mostra è accompagnata da un catalogo Allemandi con un analitico saggio di
Elena Pontiggia e rimarrà aperta fino al 25 maggio.
Per chi volesse approfondire l’opera di Mario Sironi in occasione della ricorrenza che lo
vede tra i protagonisti della produzione culturale ed artistica, si segnala la mostra
“Mario Sironi. Illustrazione, pittura, grande decorazione” a cura di Claudio
Spadoni, Estemio Serri e Gino Fienga. L’esposizione si svolgerà in concomitanza a
quella di Chieti presso Villa Fiorentino a Sorrento (21 febbraio - 20 aprile 2014) e
viene promossa dalla Fondazione Sorrento, dal Comune di Sorrento, dalla
Galleria Cinquantasei di Bologna e da Con-fine Edizioni.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Promossa e organizzata dalla Fondazione Carichieti
Con il Riconoscimento del Centenario Prima Guerra Mondiale 2014/2018
Immagine: Vittoria alata 1935, cm 182x250
Ufficio stampa
Culturalia di Norma Waltmann tel : +39 051 6569105, mob: +39 392 2527126 email: info@culturaliart.com
Conferenza stampa e preview: sabato 22 febbraio ore 11
Inaugurazione sabato 22 febbraio 2014 ore 17 conferenza di inaugurazione / ore 18 apertura al pubblico
Palazzo de’ Mayo – S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee
corso Marrucino, 121 Chieti
Orario:
martedì - venerdì 10,00 - 13,00
sabato - domenica 10,00 - 13,00 / 16,00 - 20,00
Lunedì chiuso
Visite guidate gratuite previa prenotazione telefonica anticipata
Aperto anche il 20 aprile (Pasqua), il 25 aprile e il 1 maggio
Ingresso gratuito