VII edizione. Durante i cinque giorni di programmazione sono previsti, a corollario delle proiezioni del Pitigliani Kolno'a Festival, incontri e presentazioni di libri, occasioni per un dibattito e un confronto sugli spunti tematici offerti dai film.
Presso la Sala Alda Merini – Spazio Oberdan della Provincia di Milano, dal 22 al 27 febbraio 2014, Fondazione CDEC Onlus (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) e Fondazione Cineteca Italiana in collaborazione con il Centro culturale Pitigliani di Roma, organizzano la settima edizione della rassegna NUOVO CINEMA ISRAELIANO, a cura di Nanette Hayon e Paola Mortara della citata Fondazione CDEC.
La direzione artistica è affidata ancora una volta a Dan Muggia, docente di cinematografia all’Università di Sapir in Israele, che introdurrà le proiezioni, e Ariela Piattelli, giornalista freelance, specializzata in arte e cultura israeliana.
Si tratta di un appuntamento ormai consueto per il pubblico milanese, che si caratterizza per il suo taglio culturale oltre che cinematografico. Durante i cinque giorni di programmazione sono previsti, a corollario delle proiezioni del Pitigliani Kolno’a Festival, incontri e presentazioni di libri, occasioni per un dibattito e un confronto sugli spunti tematici offerti dai film.
La rassegna NUOVO CINEMA ISRAELIANO è infatti un evento rivolto a un pubblico amante della filmografia di qualità, ma anche interessato a conoscere meglio la realtà di Israele, paese multietnico e multiculturale, connotato da contraddizioni, ma sempre capace di mettersi in discussione.
Gli incontri iniziano con un dialogo a due voci tra Dan Muggia e il professor Giorgio Mangini che metterà in luce alcune figure di spicco della famiglia Muggia che si sono distinte in ambiti assai diversi tra loro. Sarà poi ospite il regista Matteo Bellinelli, autore di “Birobidzhan: Terra Promessa?”, che racconterà il suo straordinario viaggio all’altro capo del mondo alla scoperta di una storia molto particolare.
E ancora, Bruno Contini, Alessandra Minerbi e Michele Sarfatti presenteranno il libro: Nino Contini (1906-1944). Quel ragazzo in gamba di nostro padre. Diari dal confino e da Napoli liberata, a cura di Bruno e Leo Contini.
A concludere la rassegna, Giancarlo Grossini, critico cinematografico per il Corriere della Sera e Sara Ferrari, docente di letteratura e cinematografia israeliana alla Università Statale di Milano, illustreranno la specificità della cinematografia israeliana di oggi.
La realizzazione della rassegna è stata possibile grazie alla sponsorizzazione di AcomeA SGR.
Introduzione di Dan Muggia e Ariela Piattelli
“La kermesse NUOVO CINEMA ISRAELIANO, arrivata alla sua settima edizione, presenta lungometraggi e documentari, tra novità cinematografiche d’Israele e una serie di titoli per ripercorrere la storia della rassegna. Si apre con il lungometraggio The Ballad of Weeping spring, di Benny Torati, che racconta tra toni nostalgici e melodie della musica tradizionale israeliana la storia dei componenti di una band leggendaria, l’Ensamble Turquoise, separati da una tragedia automobilistica, che si riuniscono per suonare in un emozionante concerto di addio a uno dei membri del gruppo. Sempre tra i lungometraggi Room 514, film d’esordio low budget di Sharon Bar-Ziv, su una giovane investigatrice che si confronta con un ufficiale dell’esercito accusato di avere oltrepassato i limiti della sua autorità. Un omaggio dedicato a due registi, Michal Brezise e Oded Binnum, di cui saranno presentati due cortometraggi firmati a quattro mani. Il primo, Lost Paradise, che ha finora raccolto oltre cinquanta premi internazionali, è la storia di una coppia che passa una notte d’amore in un hotel. Quindi, Aya, la storia di un breve incontro tra due sconosciuti, che si trasforma in un viaggio verso Gerusalemme tra finzione e verità. Cinque i documentari in rassegna: The Garden of Eden, capolavoro del grande documentarista israeliano Ran Tal, che ritrae, catturando la bellezza del ciclo delle stagioni e scoprendo storie umane personali e collettive, un anno di vita di Gan HaShlosha, uno dei più grandi e frequentati parchi in Israele; The flat di Arnon Goldfinger, storia di famiglia del regista, il quale decide di intraprendere un viaggio, dopo aver scoperto che i suoi nonni hanno mantenuto prima, ma anche dopo la Shoah, rapporti di stretta amicizia con una famiglia tedesca e forse persino nazista. Poi I Guardiani d’Israele – The Gatekeepers di Dror Moreh, un documentario che ha fatto discutere, in cui sei ex capi dei servizi segreti israeliani raccontano per la prima volta la loro verità. E quindi è la danza contemporanea israeliana ad essere protagonista di Let’s dance di Gavriel Bibliovic che intervista i più celebri coreografi israeliani svelandone il segreto del loro successo. Infine è ospite della rassegna Matteo Bellinelli con il suo Birobidzhan – La musica dell’anima, un documentario su “un’altra Terra Promessa”, nascosta nell’ultimo lembo dell’Estremo Oriente russo, in Birobidzhan, a lungo definita “la prima Israele”, dove Stalin, nel 1932, fondò l’omonima Repubblica Autonoma Ebraica.
A conclusione “Quelli che… si sono persi i film degli anni scorsi”, una sezione dedicata alla storia della rassegna, che ripropone commedie e documentari di particolare successo nelle passate edizioni”.
Programma:
http://oberdan.cinetecamilano.it/eventi/nuovo-cinema-israeliano-7-edizione/
Spazio Oberdan
viale Vittorio Veneto, 2 - Milano