Film Festival a regia femminile - XXI edizione. Il festival apre quest'anno uno spaccato sulla crisi contemporanea di un'area del Mediterraneo particolarmente colpita - che include Portogallo, Italia, Spagna e Grecia - per testimoniare l'odissea che tali Paesi stanno vivendo e dare visibilita' alla risposta attiva dei registi e degli artisti di arte contemporanea. Numerose le sedi milanesi coinvolte.
Il Cinema e L’Arte al tempo della Crisi
PRESENTAZIONE
a cura di Patrizia Rappazzo, direttrice artistica
Krisis. La parola ricorrente di questa ventunesima edizione. Una crisi che ormai ci attanaglia da anni, che ha
investito il nostro paese, l’Europa, il mondo. Una crisi economica, finanziaria, ma anche culturale, etica,
estetica.
Pure il festival, sebbene anche in questa ventunesima edizione sia ricco di proposte e spunti di riflessione
critica, subisce, sempre di più nel corso degli anni, la crisi, con significativi tagli dei finanziamenti e oggi
viene realizzato in maniera quasi volontaristica. A questa situazione si contrappone, d’altro canto, il
consolidarsi dei rapporti con le istituzioni e la collaborazione di Sguardi Altrove con le principali realtà
festivaliere lombarde, che si è tradotta anche nell’inserimento del festival nel circuito del Milano Film
Network (MFN), progetto co-finanziato dalla Fondazione Cariplo che raccoglie le migliori pratiche di
promozione e distribuzione, attraverso i festival e altre iniziative, del cinema di qualità e della sua cultura
nella città e nella regione e di cui costituisce uno dei soci fondatori (www.milanofilmnetwork.it).
Prima di parlare dei contenuti di questa edizione, vorrei ricordare comunque alcune tra le cose di cui siamo
orgogliosi e che sostengono la nostra capacità di resistere, anzi di trovare energie nuove e non buttare la
spugna. La parola giusta ci sembra qui resilienza.
Nel corso degli anni, riflettendo sulla storia culturale, sociale e politica internazionale, il festival oltre ad aver
ospitato, in primo luogo, i maggiori nomi del cinema italiano al femminile, ha promosso numerosi talenti del
cinema internazionale e ha addirittura contribuito a scoprire nuovi nomi come nel caso di Susanne Bier, di
cui abbiamo presentato il film d’esordio nella regia. Abbiamo organizzato mostre tematiche di arte
contemporanea che ampliavano – nella formula ormai consueta che lega il cinema e l’immagine in
movimento agli altri linguaggi artistici – la riflessione sul presente (ricordiamo, tra le tante, i focus sull’Iran e
sulla Russia, e la “trilogia” Made in Africa, Made in China e Made in Japan); tavole rotonde, workshop e
incontri sui diritti umani e sui diritti delle donne, eventi dedicati specificamente al tema della violenza contro
le donne; finestre sul Medio Oriente e su tanti conflitti vicini e lontani, spesso dimenticati; ma anche focus
sui diversi “mestieri del cinema”, premiando le protagoniste di varie espressioni tecnico-espressive (dalla
regia alla recitazione, dal montaggio alla produzione) e istituendo un premio dal titolo emblematico Le
forme del cinema; abbiamo raccontato e reso visibile la Storia attraverso documentari e docu-fiction
provenienti da tutte le regioni del mondo, anche da angoli remoti e lontani e da cinematografie periferiche o
sommerse (come nei focus sul cinema australiano e in quello sulle autrici del nord Europa e del Maghreb).
Oggi, nel 2014, raccontiamo non solo la crisi, ma anche la rinascita della creatività che, come in tante
situazioni della vita, segue e accompagna i momenti di difficoltà.
Grande interesse quindi per il fenomeno che ha dato vita a un proliferare di produzioni in Grecia, ma anche
in Spagna, Italia, Portogallo, ovvero i paesi più colpiti; opere che abbiamo cercato e in molti casi intercettato
e che costituiscono uno dei focus centrali del festival, a testimoniare la volontà di ripresa e la grande, vitale,
capacità degli artisti di trovare nuove opportunità e opzioni.
Madrina di questa edizione sarà Sabina Ciuffini, un tempo nota come la “ex valletta di Mike Buongiorno”, ma
ora autrice del progetto Unaqualunque.it, portale tutto dedicato alle donne.
Alla raffinata interprete di tanti film del cinema italiano e internazionale, l’attrice e da recente anche regista
Valeria Golino, è invece dedicato un omaggio speciale, con una ricca antologia di titoli che ripercorre le tappe
più importanti della sua carriera. Tra i titoli selezionati Respiro, Le Acrobate, Giulia non esce la sera, La
guerra di Mario, L’uomo nero, Caos Calmo e le sue prime, e già apprezzate, opere dietro la macchina da
presa, Armandino e il madre e Miele.
Su oltre ottanta titoli in programma (tra cui 24 anteprime italiane e 13 mondiali), suddivisi in varie sezioni,
spiccano i tre concorsi internazionali (novità di quest’anno l’ampliamento del concorso dedicato ai
cortometraggi, che diviene anch’esso competizione internazionale) che presentano complessivamente 33
titoli: uno spaccato riteniamo significativo della migliore produzione a regia femminile europea e
internazionale contemporanea.
Graditi ritorni da segnalare sono quelli della grande documentarista italiana Cecilia Mangini e di Angela
Barbanente che aprono il festival (in concorso) con Viaggio con Cecilia, un road movie all’interno della
Puglia, sullo sfondo della tragedia dell’Ilva e del disagio di un intero Paese. Ma anche altri nomi
internazionali come Maryse Gargour, regista e giornalista di origine palestinese che con A la rencontre d'un
pays perdu (anteprima mondiale) mostra la complessità e la dinamicità culturali delle città della Palestina
storica.
Per i film del concorso lungometraggi “Nuovi Sguardi” i temi di questa edizione affrontano in molti casi il
tema di relazioni interpersonali difficili e impegnative (rapporti tormentati tra madre e figlia, solitudini
esistenziali, amicizie adolescenziali, primi amori); ma sono spesso anche storie che rimandano all’incontro e
alla necessità di un dialogo tra le culture. Tanti i film che, specie nel concorso internazionale documentari “Le
donne raccontano” ci riportano alla ricerca della memoria, delle origini e alla difesa dell’identità, memoria di
storie, familiari o collettive, memoria del lavoro – anche di lavori antichi, oggi difesi proprio dalle donne,
contadine e persino minatrici; e difesa del lavoro, della sua memoria e identità, personale e sociale. Ma anche
memoria di catastrofi naturali, reali o minacciate dal business, e di catastrofi politico-ideologiche del passato,
ma che lasciano ancora oggi i segni, nei corpi e nei sogni delle persone.
La sezione tradizionalmente dedicata ai diritti umani, quest’anno, oltre ad un ventaglio molto ampio (undici
titoli che trattano temi assai differenti, ma accomunati dalla voglia di dialogo tra culture e dal superamento
dei pregiudizi), include due focus. Il primo, dall’emblematico titolo ‘Fuori luogo, dispacci dal Medio Oriente’,
a cura di Maria Nadotti, presenta due titoli in anteprima italiana di grande impatto visivo e narrativo e che
intendono anche aprire una riflessione sulla drammatica situazione dei rifugiati in quella zona del mondo;
l’altro è dedicato invece alle mutilazioni genitali femminili, in Africa e in Iran, cercando di rintracciare le
radici culturali di pratiche che comunque sul piano oggettivo costuiscono una pesante violazione della libertà
e integrità personale di tante donne nel mondo.
A questo tema fa eco, sottoforma di reportage teatrale, la scrittura di Livia Grossi, giornalista del Corriere
della Sera, che ha coniato una forma di giornalismo letto in scena, che include contributi fotografici e
interviste in video, per parlarci in questa occasione del dramma delle mutilazioni genitali attraverso il
racconto in prima persona di una donna senegalese.
Il programma prevede altresì, come di consueto, altre sezioni non competitive aperte anche ai film a regia
maschile tra cui Sguardi Incrociati, sezione dedicata al nuovo cinema italiano che include, tra gli altri, film
recenti di Sergio Basso, Ilaria Iovine, Elisabetta Lodoli, Stefano e Mario Martone, Edoardo Morabito,
Costanza Quatriglio, Fabiana Sargentini interpretati in molti casi da facce note del nostro cinema, tra cui le
brave Donatella Finocchiaro ed Alba Rohrwacher, presentati in vari festival nazionali e/o internazionali dove
hanno ottenuto grande interesse e in alcuni casi anche importanti riconoscimenti.
L’ampio programma include anche altri eventi speciali di rilievo, tra i quali ricordiamo: Cinemadonna: le
donne nel cinema di Hitchcock, a cura di Mario Serenellini, ricordo del grande regista che mai come nessun
altro riuscì a raccontare l’immagine femminile nelle suoi più cangianti facce e sfumature; per l’occasione
sarà presentata in anteprima, a 60 anni dall’uscita, la riedizione restaurata e rimasterizzata di Rear Window
(La Finestra sul cortile); Ciò che mi nutre mi distrugge, importante documentario sui disturbi del
comportamento alimentare di Raffaele Brunetti e Ilaria de Laurentiis, che sarà introdotto da Mariafrancesca
Garritano, l’ex-ballerina licenziata dal Teatro alla Scala di Milano per aver messo in evidenza nel suo libro i
casi di disturbi alimentari nel suo ambiente e tra le sue colleghe. Si segnala infine l’atteso appuntamento con
Dall'altra parte dello specchio – 5 incontri sul cinema al femminile, il workshop, prodotto dal Milano Film
Network in collaborazione con Sguardi Altrove.
A completare l’edizione 2014, la collaborazione con Milano Scuola di Cinema e Televisione, che sarà al
Festival per presentare una serie di lavori realizzati dagli studenti: la campagna di spot contro la violenza
sulle donne; l’ultimo documentario prodotto dalla scuola L’amore che sbrana di Mariella Bussolati, un lavoro
sulla violenza come fenomeno culturale e sociale; e l’originale progetto di videopoesia ovvero sei poem
trailer, risultato di un laboratorio che ha sviluppato il tema della poesia in immagini, attraverso una
formazione specifica e l’incontro con i poeti scelti.
Novità di quest’anno, infine, ancora in collaborazione con Milano Film Network, lo spazio di formazione
dedicato alla scuola, i laboratori per bambini e la finestra dedicata alle mamme con proiezioni al mattino
dove potranno portare anche i loro bambini.
A fare da apripista (inaugurazione il 28 febbraio) – in continuità con la formula ormai consolidata negli anni
– la collettiva ‘L’arte al tempo della crisi’ presso la Triennale di Milano che amplia la riflessione sulla crisi
economica e sociale contemporanea vista dalla prospettiva di diverse discipline artistiche, con una attenzione
in particolare all’area del Mediterraneo (Italia e Grecia, Portogallo e Spagna).
Patrizia Rappazzo
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LA TRIENNALE DI MILANO
Inaugura il 28 febbraio alla Triennale Palazzo dell’Arte la XXI edizione di Sguardi Altrove Film Festival, con la sezione ormai consolidata Tasselli d’arte – Oltre il cinema ovvero una collettiva di video, fotografia, installazioni e performance.
Tasselli d’arte – Oltre il Cinema, in continuità con le edizioni precedenti che hanno avuto come obiettivo la riflessione artistico, sociale e politica sui paesi al centro dell’attenzione internazionale – con la collettiva, L’ARTE AL TEMPO DELLA CRISI, propone quest’anno una riflessione a partire dal rapporto tra arte ed economia, nell’ottica positiva che l’arte possa contribuire ad una significativa e sollecita ripresa economica.
Artisti provenienti da Portogallo, Italia, Spagna e Grecia saranno testimoni dell’Odissea che tali Paesi stanno vivendo e dare visibilità alla risposta attiva degli artisti, che con le loro opere diventano protagonisti di creatività e partecipano alla rinascita di una progettualità nuova, come risposta alla caduta economica.
Indirizzo: Viale Emilio Alemagna, 6, 20121 Milano
Telefono: 02 724341
Orari: Martedi – Domenica 10.30 – 20.30
Giovedi 10.30 – 23.00
www.triennale.org
SPAZIO OBERDAN – CINETCA MILANO – CINEMA SANTA MARIA BELTRADE
Cuore pulsante della manifestazione – che quest’anno rivendica con orgoglio la felice scoperta e promozione di artiste talentuose – la sezioni competitiva Nuovi Sguardi, concorso internazionale lungometraggi rivolto principalmente ad opere mai presentate in Italia (o di registe poco note), esclusivamente a regia femminile.
Competitive anche le due sezioni, ancora a regia femminile Le Donne Raccontano, concorso internazionale documentari, sguardo sul mondo contemporaneo, e Sguardi (S)confinati, novità di quest’anno, concorso internazionale cortometraggi rivolto alle film maker provenienti da tutto il mondo che quest’anno riunisce la produzione più giovane, legata i temi più caldi dei nostri giorni.
Alle sezioni competitive si aggiungono:
• Retrospettiva dedicata alla attrice e regista italiana Valeria Golino con una selezione dei titoli più significativi
• Finestra sul Mediterraneo: la Grecia e la crisi dei nostri giorni. Proiezioni e incontri
• Sguardi Incrociati. visioni trasversali sull’Italia Ancora attenzione al cinema italiano dei nostri giorni con Sguardi Incrociati. visioni trasversali sui temi più controversi del paese che propone anche uno sguardo sul mondo giovanile con i lavori della scuola di cinema di Milano.
• Digidanza sezione internazionale a regia mista dedicata alla danza
• Conflitti-Set di Guerra/Diritti Umani, sezione internazionale a regia mista documentari sui conflitti dimenticati nel mondo
• Cinema e Formazione. Sezione dedicata ai lavori della scuola di cinema di Milano.
• Cinema e formazione: Dalla parte delle Bambine sezione dedicata alle scuole
• Proiezioni mattutine dedicate alle mamme Una speciale proiezione mattutina di corti, provenienti dalla prestigiosa selezione internazionale di Sguardi (S)confinati, accompagnata da accorgimenti speciali in sala, dedicata esclusivamente alle mamme che potranno essere accompagnate dai bambini.
• Proiezioni mattutine dedicate agli studenti
Indirizzo: Viale Vittorio Veneto, 2, 20124 Milano
Telefono: 02 77406316
Orari: da programmazione
oberdan.cinetecamilano.it
Indirizzo: Via Nino Oxilia, 10, 20127 Milano
Telefono:02 2682 0592
Orari: da programmazione
www.cinemabeltrade.net
LA FABBRICA DEL VAPORE
WORKSHOP, SEMINARI FORMATIVI in collaborazione con Milano Film Network
In continuità con le edizioni degli scorsi anni, Sguardi Altrove Film Festival amplia e approfondisce la ricerca estetica e culturale, offrendo, a fianco della consueta panoramica internazionale sul cinema dei nostri giorni, uno spazio per workshop, seminari formativi e laboratori artistici.
L’obiettivo è intersecare il vedere al fare laboratoriale: lo spettatore diventa infatti protagonista attivo di fruizione ed elaborazione dei linguaggi dell’arte contemporanea. L’esperienza immersiva che coniuga il vedere al fare rappresenta un efficace strumento di conoscenza di realtà altre e di punti di vista diversificati, oltre che di formazione e sviluppo.
Indirizzo: Via Giulio Procaccini, 4, 20154 Milano
Telefono:392 996 5885
Orari: Chiuso di Domenica.
PRESS
Francesca Gerosa c. +39.340.2350215 frangerosa@gmail.com
Michela Giorgini c. +39.339 8717927 giorginimichela@gmail.com
Inaugurazione 28 febbraio ore 19 presso la Triennale di Milano
Spazio Oberdan
viale Vittorio Veneto, 2 - Milano