Galleria Lia Rumma
Napoli
via Vannella Gaetani, 12
081 7643619 FAX 081 7644213
WEB
Latest Paintings
dal 28/1/2004 al 30/3/2004
081 7643619 FAX 081 7644213
WEB
Segnalato da

Eugenio Viola




 
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28/1/2004

Latest Paintings

Galleria Lia Rumma, Napoli

Mostra collettiva: Biljana Djurdjevic, Sven Kroner, Tom Mac Grath, Jacco Oliver, Ann Ryan, Natalie Silva, una ricognizione sulle piu' recenti esperienze nella pittura contemporanea.


comunicato stampa

Biljana Djurdjevic
Sven Kroner
Tom Mac Grath
Jacco Oliver
Ann Ryan
Natalie Silva

Il giorno 29 gennaio 2004, la galleria Lia Rumma, ha il piacere di inaugurare la mostra "Latest Paintings", ricognizione sulle più recenti esperienze nella pittura contemporanea.

Biljana Djurdjevic. A proposito del lavoro di Biljana Djurdjevic, senza dubbio si può parlare di grandiosità compositiva, di forma michelangiolesca che ricorda, nella rabbia, nella violenza e nella spasmodica irruenza, un giudizio universale del post moderno. Nata nel 1973 a Belgrado, Serbia, Biljana racconta, con una padronanza agghiacciante del mezzo pittorico, storie inquietanti di surrealismo anarchico, esplosioni dell'inconscio che solo un Francis Bacon ha saputo esprimere con tanta folle lucidità, distorsioni della forma che richiamano il miglior manierismo italiano. Tutto questo s'inserisce su un tessuto linguistico evidentemente tratto dalla cartellonistica e dalla propaganda dei regimi socialisti, a cui l'artista rimane, per nascita e cultura, profondamente legata.

Sven Kroner. Trent'anni, esponente di punta dell'avanguardia tedesca, erede dell'espressionismo mittel-europeo, ironico e dissacrante. Questi pochi aggettivi ben descrivono il lavoro di Sven Kroner, pronto a fotografare e distorcere lo stile di vita, i luoghi d'aggregazione del mondo tardo borghese. Gli ultimi temi da lui affrontati sono gli sciatori e le birrerie. Nei primi il panorama alpino è grottesco ed irreale: gli sciatori sono in bilico su costoni ghiacciati sul punto di franare, inseguiti da slavine disegnano traettorie inverosimili, alla ricerca di una stabilità che il paesaggio continuamente gli nega. Nelle birrerie il grottesco si fa ancora più marcato. L'atmosfera è rosso curo, densa di materia. Gli avventori passeggiano e tracannano birra. Una consuetudine che diventa emblema di una cultura massificata ed alienante.

Tom Mac Grath. All'età di ventiquattro anni ha già la padronanza stilistica dei maestri americani. Negli ultimi due anni, l'artista ha dipinto il paesaggio americano da un punto di vista particolare: l'interno delle automobili. La visione ne esce distorta, l'osservatore deve ricostruire l'immagine attraverso un percorso di rievocazione mentale del dato visivo. A questa prima fase, così tormentata, ne è seguita un'altra, meno emotiva. Il paesaggio rimane il grande protagonista, la sua poesia è contaminata dagli interventi umani: le ciminiere, gli edifici grigi in un giorno di pioggia. Oltre all'abilità esecutiva, sorprendente in un artista così giovane, ammiriamo la determinazione dell'intento: i quadri di Tom sono un manifesto di adesione alla classicità del quadro, alla sua forza sintetica e narrativa, alla capacità che ha la tela di raccontare in una sola immagine la visione del proprio tempo.

Jacco Oliver. Nato ad Amsterdam, Olanda è un "nouveau impressionist" della pittura internazionale. Sebbene il suo medim sia digitale, i suoi video sono fondamentalmente pittorici. Piccoli gioielli di perfezione, storie raccontate con la spontaneità e l'eleganza di un acquarello. L'interesse di Jacco Oliver si concentra infatti sull'immediatezza del dato visivo, che non cela però la complessità dell'esecuzione. I video sono disegni animati, ogni frame è un quadro, ogni video decine di quadri; e i quadri non hanno valore in sé ma nel dialogo reciproco, reso esplicito nella costante metamorfosi nel video.

Ann Ryan. Nata in Irlanda nel 1964, è una delle pittrici emergenti nel panorama londinese. Raggiungendo risultati estremamente nuovi, Ann Ryan fonde l'ironia, con cui la pittura contemporanea inglese sta affrontando il dialogo con il nostro tempo. Il mito è messo in crisi attraverso una sottile e pur marcata vena nostalgica, romantica; a questo proposito si veda la serie di quadri ispirati all'immaginario del Far West. In effetti tutte le opere dell'artista mostrano il suo sguardo "sospettoso", rispetto alla tematica del potere, impersonata da uomini concentrati su se stessi, sul loro agire, prigionieri della tela e prigionieri del loro ruolo.

Natalie Silva. Americana di origine, tedesca di nascita, milanese d'adozione, è tra le poche artsite italiane a saper dialogare con la migliore tradizione pittorica del nostro paese. "In India ho disegnato un intero quaderno di appunti, concentrandomi sugli aspetti più eclettici della nuova cultura globale, come la contaminazione della "fiaba" locale con i miti dell'occidente consumista." Ne escono uomini e donne intenti a meditare o a chiedere l'elemosina, su una strada illuminata da una stella di Hollywood, che inquadra però la testa di Ganesh. Immagini pop, colori alla David Hockey del periodo californiano, con un occhio sempre aperto alla scuola romana: Tano Festa e Schifano, solo per fare qualche nome.

Immagine: Biljana Djurdjevic, Dr. Dolittle With Friends or It's Easy to Loose Your Head in Vain

Inaugurazione: Giovedì 29 Gennaio 2004, ore 19.00

Orario galleria: dal mercoledì al venerdì, dalle 16.30 alle 19.30

Galleria Lia Rumma Napoli, Via Vannella Gaetani, 12
Tel.+39.081.7643619, Fax +39.081.7644213

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