Le sale di Spazio Oberdan e Cinema Beltrade ospitano la XXI edizione del festival dedicata al tema "Cinema e Arte al tempo della crisi". Previste tre sezioni competitive riservate esclusivamente ai film a regia femminile realizzati negli ultimi 24 mesi. Per l'occasione in Triennale e' allestita una mostra collettiva sul rapporto tra arte ed economia, nell'ottica positiva che l'arte possa contribuire a una significativa e sollecita ripresa economica.
Tasselli D’Arte. Oltre Il Cinema - dal 28 febbraio al 23 marzo 2014
Triennale di Milano
Il Cinema - dal 13 al 23 marzo 2014
Spazio Oberdan, Cinema Beltrade
Inaugura il 28 febbraio alla Triennale di Milano Sguardi Altrove Film Festival, tra le più importanti
rassegne italiane dedicate al cinema e ai linguaggi artistici al femminile, che festeggia la sua XXI
edizione con un ricco calendario di anteprime, proiezioni, incontri e mostre, quest’anno attraversato dal fil
rouge della crisi e della rinascita nelle sue molteplici declinazioni.
Organizzato dall’Associazione Sguardi Altrove - Donne in Arti Visive con il patrocinio del Comune
di Milano - Assessorato alla Cultura e con la direzione artistica di Patrizia Rappazzo, il festival si
svolge secondo una formula consolidata e di successo, affinata nel corso degli anni e centrata sul connubio
tra due diverse aree tematiche: Tasselli D’arte - Oltre Il Cinema (mostre fotografiche, installazioni,
proiezioni e workshop) in corso dal 1 al 23 marzo (28 febbraio inaugurazione) presso Triennale di
Milano; e Il Cinema (lungometraggi, corti, e documentari) in programma quest’anno dal 13 al 23 marzo
allo Spazio Oberdan e al Cinema Beltrade.
Forte degli oltre 13mila spettatori della scorsa edizione, Sguardi Altrove Film Festival quest’anno
consolida la collaborazione con altri festival inserendosi nel circuito del Milano Film Network (MFN), un
progetto co-finanziato dalla Fondazione Cariplo che raccoglie le eccellenze festivaliere del cinema lombardo e
di cui costituisce uno dei soci fondatori (www.milanofilmnetwork.it).
Tanti gli ospiti di questa edizione, a cominciare da Sabina Ciuffini, ex valletta di Mike Bongiorno, ora
autrice del progetto Unaqualunque.it portale tutto dedicato alle donne, che sarà la madrina del festival.
All’attrice e regista Valeria Golino, presente al festival, sarà invece dedicato uno speciale omaggio, con
una ricca antologia di titoli che ripercorre le tappe più importanti di questa artista a tutto tondo. Tra i titoli
selezionati Respiro, Le Acrobate, Giulia non esce la sera, Armandino e il madre, La guerra di Mario,
L’uomo nero, Caos Calmo e Miele di cui cura la regia.
OLTRE IL CINEMA - TASSELLI D’ARTE:
L’Arte al tempo della Crisi. Italia Grecia Portogallo Spagna
La riflessione sulla crisi contemporanea – crisi economica ma anche culturale, estetica, etica e
sociale – che sta colpendo l’area del Mediterraneo, in particolare Portogallo, Spagna, Italia e Grecia,
è il tema trasversale che attraversa tutto il festival e in particolare la sezione Tasselli D’arte - Oltre Il
Cinema, la mostra collettiva a cura di Patrizia Rappazzo e Stefania Scattina che inaugura il 28 febbraio
alla Triennale di Milano. Un percorso espositivo nato con l’obiettivo di testimoniare l’odissea che questi
Paesi del Mediterraneo stanno vivendo e di dare visibilità alla risposta attiva degli artisti, che con le loro
opere diventano protagonisti di creatività e partecipano alla rinascita di una progettualità nuova, come
risposta alla caduta economica
Attraverso opere fotografiche, installazioni, proiezioni e workshop, la mostra propone un percorso
espositivo composto da quattro ‘stanze’, quattro ambienti ognuno dei quali ospita artisti dei paesi di
riferimento in dialogo tra loro, dove il senso profondo del dialogo tra ‘diversità’, diviene un viaggio ideale
nell’arte che rilegge identità e paesaggi calati nel contesto spazio-temporale contemporaneo, esplorando la
complessità del sociale e le stratificazioni della vicenda artistica e antropologica degli artisti e dei loro paesi
d’origine.
Tra gli artisti selezionati per l’Italia figurano: Alessandro Ruzzier artista visivo fotografo e musicista;
Nunzio Battaglia, architetto e fotografo siciliano; Fulvia Mendini, artista milanese la cui ricerca
pittorica e decorativa personale si focalizza sul mondo della natura e del ritratto; Piero Pozzi, con una
formazione filosofica, docente di discipline inerenti la storia, la tecnica e il linguaggio della fotografia in varie
scuole tra cui il Politecnico di Milano e per anni consulente per la fotografia dei Musei Civici di Monza.
Nella ‘stanza’ della Spagna si segnala Jose’ Molina, grande innovatore iberico di rinomata fama che con la
sua pittura simbolica inneggia alle energie vivifiche del femminile, e la cui ricerca si sviluppa sull’indagine
dell’umano, sulla relazione tra uomo-uomo e uomo-natura.
Per il Portogallo sono presentate opere di protagonisti riconosciuti come José Barrias, artista che realizza
narrazioni visive attraverso l’utilizzo di varie arti, quali la pittura, il disegno e la fotografia. Per la mostra in
Triennale realizzerà una sorta di tragitto “cinematografico” composto da “corti e medio metraggi” collegati
tra loro come episodi di un unico “lungometraggio”.
Nello spazio, infine, dedicato alla Grecia, uno dei paesi più colpiti dalla crisi e al quale Sguardi Altrove
dedica una riflessione ampia e peculiare nell’ambito del Film Festival, da non perdere le opere di Miltos
Manetas, pittore, teorico e artista multimediale, fondatore del movimento artistico NEEN, pioniere di
MACHINIMA e un istigatore di Internet Art.
Chiude la mostra l’installazione Soldi d’Artista, a cura di Melina Scalise, rieditata per l’occasione, che
provocatoriamente vuole indagare sul valore del denaro ai nostri giorni.
Numerosi e interessanti sono gli eventi collaterali che completano il già ricco programma della sezione
artistica di Sguardi Altrove. Si parte con il Sirtaki che sarà la performance d’inaugurazione alla
Triennale – 28 febbraio alle 19.30 - un’esibizione di danze tradizionali greche a cura del maestro Krypotos
Zacharias in collaborazione con il Centro Ellenico di Milano; l’8 marzo alle ore 11 è la volta de Gli
Imperiali, un laboratorio di puncetto, tradizione valsesiana del pizzo ad ago, a cura di Ivana
Invernizzi e Gianfranca Della Vedova e con la partecipazione di Cinzia Gini Fontana; mentre alle 18
si prosegue con Gunaikes, spettacolo a due voci costruito sull’eco degli antichi versi greci e delle canzoni
odierne, con Francesca Prestia e Konstantinos Gakis; e a seguire la proiezione di Matriarche. Dal
Tiaso di Saffo alle Artiste della Magna Grecia con la regia di Floriana Chailly e sempre con la voce
di Francesca Prestia; entrambe le produzioni sono a cura de Il Fischio. Chiude il programma degli eventi
off, il 12 marzo alle 18.30, una lezione aperta di flamenco a cura di Maria Rosaria Mottola
dell’Associazione Punto Flamenco che dal 2003 si occupa della promozione, organizzazione e
realizzazione di attività e iniziative culturali relative al flamenco, avvalendosi anche della collaborazione di
artisti internazionali; da anni l’associazione è impegnata nella conduzione di un laboratorio flamenco per
le detenute della casa Circondariale San Vittore a Milano.
IL CINEMA
La sezione CINEMA, che s’inaugura giovedì 13 marzo, presenta quest’anno oltre 80 opere tra cui 24
anteprime italiane e 13 anteprime assolute. Nucleo centrale del programma rimangono le tre sezioni
competitive aperte esclusivamente ai film a regia femminile: il concorso internazionale
lungometraggi Nuovi Sguardi, il concorso internazionale documentari Le Donne Raccontano e
il concorso internazionale cortometraggi Sguardi (S)confinati. Martedì 11 marzo presso La
feltrinelli di Corso Buenos Aires ci sarà una presentazione speciale del programma della sezione cinema a
cura di Sergio Di Giorgi, Patrizia Rappazzo e Paola Bernardi.
NUOVI SGUARDI – concorso internazionale lungometraggi
Ricerca e selezione a cura di Nicola Falcinella e Patrizia Rappazzo
Giuria: Rossana Di Fazio, Giorgio Gosetti, Martina Parenti
Otto titoli - quattro in anteprima italiana - provenienti principalmente dall‘Europa, ad eccezione di due
opere (una cilena, l’altra canadese) sono stati selezionati per il concorso internazionale lungometraggi che
promuove i talenti del cinema femminile internazionale, e che quest’anno, a riprova del superamento di
vecchie distinzioni formali, include anche un documentario italiano di rara intensità. Sarà infatti In viaggio
con Cecilia a inaugurare la sezione cinema del festival, film on the road attraverso la Puglia di oggi, che
segna il ritorno alla regia, questa volta insieme a Mariangela Barbanente, di Cecilia Mangini, prima e
più importante documentarista italiana del dopoguerra. Entrambe le registe saranno presenti alla
proiezione.
Seguono nel programma quattro opere prime: Talea della regista austrica Katharina Mückstein
(presente in sala); Sitting next to Zoe, della talentuosa regista serbo svizzera Ivana Lalovic (presente in
sala), film selezionato anche per l'ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma; Family
Tour firmato dalla spagnola Liliana Torres; e in anteprima italiana The Summer of the Flying
Fish, della pluripremiata documentarista cilena Marcela Said, al suo esordio nel lungometraggio, che
racconta attraverso la metafora della “salvezza dei pesci volanti’ l’annoso conflitto tra i nativi Mapauche e i
bianchi discendenti dagli antichi europei. Due invece le opere seconde, entrambe in anteprima
italiana: Second Hand della portoghese Catarina Ruivo e Tots volem el millor per a ella della
regista catalana Mar Coll.
Chiude la competizione, in anteprima mondiale, Pour que plus jamais, della regista canadese Marie
Ange Barbancourt, anche attrice e produttrice televisiva e radiofonica, che con questo film torna nel suo
paese d’origine, Haiti, per raccontare una dolorosa storia di soprusi e violenza sulle donne.
LE DONNE RACCONTANO – concorso internazionale documentari
Ricerca e selezione a cura di a cura di Sergio Di Giorgi, Nicola Falcinella, Stefania Scattina
Giuria: Vittorio Canavese, Nicoletta Vallorani, Alessandro Stellino
Il concorso internazionale documentari propone 9 opere tra cui spiccano: l’anteprima assoluta di
A la rencontre d'un pays perdu della regista e giornalista palestinese Maryse Gargour (presente al
festival), una storia che mostra la complessità e la dinamicità dell’antica città di Jaffa; Dal profondo di
Valentina Zucco Pedicini, film vincitore del Premio Solinas 2011 e Miglior Documentario italiano
all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, che racconta l’esperienza dei minatori della
Carbosulcis attraverso gli occhi della minatrice Patrizia Saias; l’anteprima italiana di Moj Dom della
polacca Magdalena Szymków, sulle esperienze della guerra attraverso i ricordi di due donne, una polacca
e l’altra tedesca; e Harry Dean Stanton, Partly Fiction della svizzera Sophie Huber, ritratto
avvincente e impressionista dell’attore, icona di un’epoca, presentato in anteprima alla 69. Mostra del
Cinema di Venezia.
Completano il programma, Kosma della regista serba Sonja Blagojevic, lavoro sull’omonima radio che
nutre i sogni, le speranze e i ricordi delle comunità serbe; How Ideology Moved Our Collective Body
di Marta Popivoda che affronta la questione di come l'ideologia prenda corpo nello spazio pubblico
attraverso manifestazioni di massa; Flowers of the Mount Olives di Heilika Pikkov, dove una suora
Estone ottantaduenne, racconta la sua vita prima di chiudersi nel completo silenzio meditativo; El lugar de
las Fresas della spagnola Maite Vitoria Daneris, che racconta una storia ambientata nel mercato
all’aperto più grande di Europa, Porta Palazzo, a Torino; e Il sogno di Ludovico di Annamaria Gallone
sul terremoto che distrusse Gibellina e l’utopia della sua ricostruzione.
SGUARDI (S)CONFINATI – concorso cortometraggi italiani CORTO DOC
Ricerca e selezione a cura di Paola Bernardi e Tiziana Cantarella
Giuria: Michele Sancisi, Renata Tardani, Laura Zagordi
Nel concorso cortometraggi, che da quest’anno si amplia assumendo un carattere internazionale,
vengono presentati 16 titoli, che testimoniano la vitalità del giovane cinema internazionale e di
cinematografie meno conosciute quali quelle provenienti dal Latinoamerica, dal Medioriente, dall’Europa
dell’est e dall’oriente. Tre i film brevi italiani: il divertente Un uccello molto serio di Lorenza
Indovina, tratto dall’omonimo racconto di Niccolò Ammaniti; Fratelli minori di Carmen Giardina,
uno sguardo sul passato pesante dell’Italia degli anni’70; e Recuiem di Valentina Carnelutti, attrice
apprezzata con registi come Marco Tullio Giordana (La meglio gioventù) e Theo Angelopoulos (La polvere del
tempo), qui alle prese con una storia intima sulla sua famiglia, nel cast anche il cantante Francesco
Tricarico.
Da segnalare anche i titoli dall’Estonia, ben girati e di argomenti diversi, dal sociale (Aeg ei peatu) alla
memoria collettiva (Vaba ma), passando per un divertente e poetico racconto su una donna anziana (Mai).
Dalla Spagna, numericamente la più rappresentata, da non perdere Encarna viva, il cui linguaggio
grottesco tratta di un tema molto attuale che si svela solo alla fine, il divertente Atochia 70 e il misterioso
La Casa de Arriba. Da segnalare infine anche il corto Kurdo iraniano Rash u sepi.
FUORI CONCORSO
Sezioni aperte anche ai film a regia maschile
SGUARDI INCROCIATI
14 titoli per la sezione dedicata al nuovo cinema italiano. Tra questi si segnala: Non lo so ancora della
documentarista Fabiana Sargentini, qui all’esordio nel lungometraggio di finzione con un film scritto
dalla stessa regista con Carlo Pizzati e il critico cinematografico Morando Morandini, che narra la storia
del breve incontro tra una giovane donna (Donatella Finocchiaro) e un signore ottantenne (Giulio
Brogi); Col fiato sospeso film-shock di Costanza Quatriglio con Alba Rohrwacher, ispirato alla vera
storia dei giovani scienziati contaminati a Catania; I fantasmi di San Berillo di Edoardo Morabito con
la voce narrante di Donatella Finocchiaro che racconta la storia del quartiere ghetto di San Berillo, a
Catania, raso al suolo nel 1958, anno della Legge Merlin, e i suoi abitanti deportati in periferia, premiato
all’ultimo Torino Film Festival; e Il pane a vita di Stefano Collizzolli, che descrive cosa accade nella
vita di tre donne, tre ex operaie, quando chiudono i cancelli della fabbrica - l’azienda tessile dell’Honegger
nel bergamasco - in cui pensavano di aver trovato il pane a vita, cioè di lavorare fino alla pensione.
DIRITTI UMANI E CONFLITTI - SET DI GUERRA
Selezione internazionale di documentari sui temi dei diritti umani e dei conflitti dimenticati nel mondo, che
quest’anno si focalizza su due tematiche principali.
- Focus: ‘Fuori Luogo: dispacci dal Medio Oriente’ a cura di Maria Nadotti
Il Focus in programma domenica 16 marzo alle 17.45 si apre con l’anteprima italiana di A World
Not Ours primo e pluripremiato lungometraggio documentario di Mahdi Fleifel, che descrive in forma
autobiografica, e associata alla turbolenta memoria familiare, il campo profughi libanese di Ain el Helweb,
un'area di un chilometro quadrato costruito in via provvisoria nel 1948, dove vivono circa 70 000 persone in
condizioni di vita estreme; a seguire alle 19.30 sempre in anteprima italiana, Sound of torture un film
di Keren Shayo che racconta della fuga di migliaia di profughi eritrei alla volta di Israele e di come
attraversando il deserto del Sinai vengano rapiti da trafficanti di uomini e donne, tenuti in ostaggio, spesso
violentati e torturati, in attesa del riscatto. I film saranno presentati e discussi con Maria Nadotti,
giornalista saggista e regista; conduce il dibattito Sergio di Giorgi.
- Focus: ‘Mutilazioni genitali femminili, un problema culturale?’ a cura di Paola Bernardi e
Patrizia Rappazzo
Giovedì 20 alle 17.30 prende il via la sezione di approfondimento sulle mutilazioni genitali femminili,
flagello non solo africano, con la proiezione di tre titoli, il primo in anteprima italiana e gli altri due in
anteprima assoluta: Bref della spagnola Christina Pitouli che mostra una serie di conversazioni sul
rituale della mutilazione genitale femminile con persone africane che ora vivono in Spagna; segue Excision
della greca Vicky Vellopoulou, che esamina le conseguenze delle MGF (mutilazioni genitali femminili)
sulle comunità locali del Kenya e mostra gli effetti che questa pratica ha su milioni di donne e bambine in
tutto il mondo; chiude la sezione Derakhte Badam del regista iraniano Mokhtar Masoumyan che
racconta la storia di Awat, una giovane vittima della MGF tuttora praticata in alcune regioni dell’Iran. A
seguire un incontro con Fiammetta Casali, presidente comitato UNICEF Milano, moderato da Patrizia
Rappazzo.
Tra gli altri titoli sella sezione Diritti Umani, si segnala Container 158, un lavoro di Stefano Liberti e
Enrico Parenti, che riporta la vita quotidiana nel campo di via Salone, dove il Comune di Roma ha isolato
più di 1000 cittadini Rom; l’anteprima mondiale di Çapulcu: voci da Gezi, film collettivo di
Benedetta Argentieri, Claudio Casazza, Carlo Prevosti, Duccio Servi e Stefano Zoja, che mostra
l'occupazione pacifica di Gezi Park in Turchia; e The heart of a murder, documentario di Catherine
McGilvray che affronta l’abisso dell'odio e la potenza dell'amore ricostruendo la storia di Samundar Singh,
un fanatico induista che nel 1995 uccise una missionaria francescana.
FOCUS GRECIA - CRISIS AND REBIRTH
Il focus propone 11 titoli di produzione greca, molti in anteprima italiana, che in maniera diversa e con
storie differenti tra loro, danno conto dell’attuale situazione politico-sociale nel paese. In evidenza
Marjoram, un film di Olga Malea, regista conosciuta e apprezzata non solo in Grecia, i cui cinque
lungometraggi sono tutti inclusi nelle shortlist di Variety sul cinema europeo, qui alle prese con un dramma
psicologico di suspense sul rapporto tra una madre e sua figlia; e Tris Meres Eftihias di Dimitri
Athanitis, regista di lunga esperienza nel lungometraggio di finzione, che con Three days of happyness
mette in scena tre personaggi di giovani donne che, ognuna a suo modo, combattono per sfuggire alle proprie
violente, traumatiche esperienze di vita.
DIGIDANZA
Sei lavori per la sezione internazionale a regia mista dedicata alla video danza, da Grecia, Canada, Cile,
Spagna, Francia e Italia, di vario genere e formato. Tra i titoli le anteprime italiane di Two di Elif
Isikozlu, film caratterizzato da un'originale interpretazione della trascrizione operata da Liszt dell’opera di
J.S. Bach Fuga in la minore, BMW 543, suonata dal pianista canadese Njo Kong Kie; e Muina di Jo Graell
che si concentra sulla Muina ovvero la paura ma anche il coraggio, ciò che ci attrae ma che anche ci spaventa.
SCONFINANDO
Questa sezione raccoglie le opere, a tema libero, firmate da registi di ambo i sessi (dall’animazione ai
videoclip, dal documentario al cortometraggio), che spesso nascono dal connubio con i media digitali. Tra le
più significative a livello internazionale si segnala l’anteprima mondiale di Anahit delle tre registe
iraniane Shirin Vahidi, Mitra Karagah e Shahrzad Pooya, e il reportage RAI firmato dalla
giornalista Elena Scarrone sulle delle donne recluse nel carcere di Herat, nell'ovest dell'Afghanistan. La
sezione si chiude con Financial, una videopoesia di Alberto Mori sulle manifestazioni dell’arte nella
modernità.
EVENTI SPECIALI
CINEMADONNA: LE DONNE NEL CINEMA DI HITCHCOCK (19 marzo, ore 14.50), a cura di Mario
Serenellini, in ricordo del grande regista che mai come nessun altro riuscì a raccontare l’immagine
femminile nelle sue più varie sfaccettature, e che per l’occasione presenterà in anteprima, 60 anni dopo, la
riedizione del film restaurato e rimasterizzato Rear Window (La Finestra sul cortile).
REPORTAGE TEATRALI (19 marzo, ore 21.50) di Livia Grossi, una forma di giornalismo detto in scena,
con contributi fotografici e interviste in video; per il festival la giornalista del Corriere proporrà il debutto di
"Due storie di resistenza al femminile", nate dall'incontro con due donne coraggiose, vere Antigoni del
nostro tempo: “Atto I° Rifugiata politica” che racconta una storia vera e anonima per rispetto, di una
donna arrestata con l'accusa di terrorismo, liberata in seguito alla sua riconosciuta innocenza dopo 8 anni di
carcere; e “Atto II Infibulazione - Senegal" che riporta l’intervista a Marietu ‘Ndaye, un'Antigone
africana di 46 anni che dopo aver visto morire le sue figlie per infibulazione ha deciso di ribellarsi alle regole
del branco. In scena Livia Grossi e Andrea Labanca (chitarra elettrica).
CIÒ CHE MI NUTRE MI DISTRUGGE (15 marzo, ore 18.15), importante documentario sui disturbi del
comportamento alimentare di Raffaele Brunetti e Ilaria de Laurentiis; la proiezione sarà preceduta
dalla videoperformance di Maria Francesca Garritano, l’ex-ballerina licenziata dal Teatro alla Scala di
Milano per aver messo in evidenza nel suo libro i casi di disturbi alimentari nel suo ambiente e tra le sue
colleghe.
I MESTIERI DEL CINEMA (19 marzo, ore 19.20), sezione dedicata al mondo della produzione,
quest’anno in collaborazione con la Scuola di Cinema e Televisione di Milano; in programma una serie
di lavori realizzati dagli studenti: Civica educazione di Gianmaria Sortino che intervista alcuni ex
studenti della Scuola di Cinema e Televisione; L’amore che sbrana di Mariella Bussolati, un lavoro
sulla violenza come fenomeno culturale e sociale; Big as life firmato da Cristina Crippa, Chiara Davanzo e
Cristina Savelli, storia di quattro uomini “extra ordinari” che si mostrano nella costruzione e cura quotidiana
dei loro desideri; e l’originale progetto di videopoesia ovvero sei poem trailer, risultato di un laboratorio
che ha sviluppato il tema della poesia in immagini, attraverso una formazione specifica e l’incontro con i
poeti scelti.
DALL'ALTRA PARTE DELLO SPECCHIO – 5 INCONTRI SUL CINEMA AL FEMMINILE, il
workshop a cura di Daniela Persico e Patrizia Rappazzo, prodotto da Milano Film Network e in
programma alla Fabbrica del Vapore e allo Spazio Oberdan dal 24 febbraio al 14 marzo.
Ulteriori informazioni su: www.sguardialtrovefilmfestival.it
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