Quando l'arte incontra il gioco. I titoli cinematografici proposti creano, insieme alle opere d'arte, un percorso attraverso varie tematiche legate al gioco, elemento fondamentale della creazione artistica.
Dal 13 marzo al 13 aprile 2014 le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, polo museale milanese di Intesa Sanpaolo, ospitano un approfondimento cinematografico legato alla mostra “Homo ludens. Quando l’arte incontra il gioco”. L’iniziativa si colloca nell’ambito di una nuova e stimolante collaborazione tra Fondazione Cineteca Italiana e Gallerie d’Italia, che si svilupperà nell’abbinamento di rassegne ed eventi cinematografici con mostre temporanee.
I titoli proposti creano, insieme alle opere d’arte, un percorso attraverso varie tematiche legate al gioco, elemento fondamentale della creazione artistica. A dare il via sono alcuni cortometraggi che sottolineano l’importanza dell’aspetto ludico nel cinema delle avanguardie, tra questi Entr’acte, uno dei film sacri del movimento surrealista, e Cirque Calder in edizione originale, che mostra lo scultore americano Alexander Calder alle prese con quelle che divennero caratteristiche essenziali dei suoi “mobiles”. La proiezione dei cortometraggi d’avantgarde sarà impreziosita dall’accompagnamento al pianoforte e dall’utilizzo di strumenti giocattolo a cura di Francesca Badalini.
A una delle figure più affascinanti e tragiche del secolo scorso, lo scacchista statunitense Bobby Fischer, è dedicato il documentario inserito in calendario Bobby Fischer Against the World, che ripercorre alti e bassi di un personaggio avvolto nel mistero che ha affascinato milioni di americani.
Non manca un’antologia cult: Norman McLaren tra animazione e sperimentazione giocosa, che comprende alcuni cortometraggi girati negli anni ’50 e ’60 dal regista scozzese, autore di opere fondamentali nel campo del cinema di animazione.
In programma anche il thriller psicologico La casa dei giochi, ottimo esordio alla regia di David Mamet; L’arte del sogno, l’opera più personale del visionario Michel Gondry, che ci porta alla scoperta dell’immaginario onirico del protagonista; e infine una proiezione per ragazzi con Labyrinth – Dove tutto è possibile, film ricco di avventure e incontri fantastici con una giovanissima Jennifer Connelly e un carismatico David Bowie.
SCHEDE DEI FILM E CALENDARIO
Giovedì 13 marzo h 19 e domenica 16 marzo h 17La febbre degli scacchi (Vsevolodov Pudovkin, URSS, 1924, 20’)La città è in preda alla febbre degli scacchi. Si gioca ovunque e in ogni momento. Il nostro eroe è un vero fanatico; la sua mania lo fa arrivare in ritardo al suo matrimonio e la fidanzata lo manda a quel paese. Crisi e tentativi di suicidio, ma alla fine sarà ancora la scacchiera a riunirli.Entr’acte (René Clair, Francia, 1924, 22’)Uno dei film sacri del movimento surrealista: nato da un soggetto di Francis Picabia, accompagnato dalle musiche di Satie, interpretato da questi e altri celebri artisti è una deliziosa e irriverente messa a frutto delle tecniche poetiche del gruppo guidato da Breton.Gioco di cappelli (Hans Richter, Germania, 1928, 8’)Corrono le lancette di un orologio. Alcune bombette prendono il volo ed un uomo prova a fare il nodo al cravattino, inutilmente, perché anche questo vola via. Armeggia con una pistola, che si moltiplica. La stessa cosa capita ad altri uomini e altri oggetti diventano indipendenti fino a che i quattro uomini non si ritrovano a colazione, dove gli oggetti sembrano ritrovare la loro più giusta destinazione.Cirque Calder (Carlos Vilardebo, Francia, 1961, 19’) edizione originaleIl film mostra lo scultore americano Alexander Calder con il circo che costruì in miniatura nel 1929, un enorme giocattolo usato per divertire gli amici ma anche un’anteprima di quelle che divennero caratteristiche essenziali dei suoi “mobiles”.
Proiezioni con musica dal vivo al pianoforte solo e utilizzo di strumenti giocattolo a cura di Francesca Badalini.
Giovedì 20 marzo h 17 e h 19 / domenica 23 marzo h 15 e h 17
L’arte del sogno (Michel Gondry, Francia, Italia, 2005, 105’)
Stéphane è un giovane timido e impacciato che con la sua fervida immaginazione vive in un mondo eccentrico tutto suo fatto di sogni che rischiano di farlo distaccare dalla vita reale. Quando arriva in Francia dove, a detta di sua madre, lo stava aspettando il lavoro che aveva sempre desiderato, rimane profondamente deluso nelle sue aspettative. Per sua fortuna riesce a trovare conforto nell’amicizia con la sua vicina di casa, Stéphanie, che lo aiuta a superare i momenti di sconforto e si rivela molto attenta e interessata ai suoi progetti. Stéphane si innamora della ragazza e anche le sue speranze professionali sembra che stiano per realizzarsi con la pubblicazione di un calendario da lui illustrato…
Giovedì 27 marzo h 17 e h 19 / domenica 30 marzo h 15 e h 17
Antologia Norman McLaren tra animazione e sperimentazione giocosa
Neighbours (Norman McLaren, 1952, 8’)
Due uomini, Jean-Paul Ladouceur e Grant Munro, vivono pacificamente in due case di cartone vicine. Quando un fiore sboccia tra le loro case, combattono tra loro fino alla morte per il suo possesso.
Pas de deux (Norman McLaren, 1968, 13’)
Una ballerina danza da sola (o meglio, con immagini di se stessa) prima di essere raggiunta da un ballerino, con il quale effettua il “pas de deux” del titolo.
Begone dull care (Norman McLaren, 1968, 8’)
Il più famoso film astratto della storia del cinema. Si tratta dell’interpretazione visiva di tre brani jazz del trio di Oscar Peterson (pianoforte, contrabbasso e batteria): un fox-trot, uno slow e un boogie-woogie.
Le merle (Norman McLaren, 1958, 8’)
Semplici ritagli bianchi su sfondi scuri costituiscono le vivaci illustrazioni di una vecchia canzone franco-canadese.
A chairy tale (Norman McLaren, 1968, 12’)
Un uomo cerca disperatamente di persuadere una sedia in modo che gli conceda di sedersi. La situazione si ribalta quando l’uomo capisce che è lui a dover fare sedere la sedia su di sé, in modo che sia poi lei a lasciarlo sedere.
Giovedì 3 aprile h 17 e h 19 / domenica 6 aprile h 15 e h 17
Bobby Fischer against the World (Liz Garbus, USA, Gran Bretagna, Islanda, 2011, 90′)
Realizzato da Liz Garbus, una regista che ha firmato alcuni dei più celebrati documentari americani degli ultimi anni, più volte candidata all’Oscar, vincitrice del Sundance Film Festival e di un Emmy Awards, un film su una delle figure più affascinanti e tragiche del secolo scorso: Bobby Fischer. La sua storia rappresenta come poche la contiguità di genio e follia: il campionato del mondo a 29 anni, la depressione, la fuga, la paranoia e l’ossessione di una rivincita contro Boris Spassky che non avrà mai luogo, come quella contro un’infanzia deprivata di affetto e un talento mostruoso che non gli dà né gioia né serenità. La solitudine, il genio precoce e la precoce e invasiva attenzione dei media, il peso mostruoso della guerra fredda e infine l’ineluttabile deriva verso l’emarginazione, la nevrosi, il rancore, il delirio e l’isolamento, fino alla morte, il 17 gennaio 2008.
Giovedì 10 aprile h 17 e h 19 / domenica 13 aprile h 17
La casa dei giochi (David Mamet, USA, 1987, 102′)
Margaret è una psicanalista con qualche curiosità di troppo. Ragioni professionali la portano a conoscere Mike, un raffinato truffatore. Ma poi collabora anche con lui in piccole truffe, per farsi poi incastrare in un gioco troppo grande nel quale alla fine sarà lei la vittima. Margaret però è una donna piena di risorse.
Domenica 13 aprile h 15
Labyrinth – Dove tutto è possibile (Jim Henson, Gran Bretagna, 1986, 102’)
Surreale viaggio mentale dell’adolescente Sarah alla ricerca del suo fratellino Toby, rapito per sua stessa richiesta dal re degli gnomi. Un film ricco di avventure e incontri fantastici.
Proiezione per ragazzi.
Gallerie d'Italia - Piazza Scala
piazza della Scala, 6 - Milano
Ingresso gratuito