Fabrizio Basso e Silvia Cini, che fino dai primi anni '90 sviluppano pratiche di arte partecipata, conducono il workshop 'Etica'. Una somma di pensieri diventa un archivio volante che si disperde come "Una sola e stessa voce per tutto il multiplo delle infinite vite" (G. Deleuze).
Enunciare il concetto di ETICA, oggi, attraverso le voci di c.ca 400 adolescenti, delle loro
famiglie, dei loro amici, di operatori della scuola e del mondo dell’arte, è il tentativo di
scattare un’istantanea del nostro comune vivere contemporaneo. Per questo gli artisti
Fabrizio Basso e Silvia Cini, che fino dai primi anni ‘90 operano e agiscono pratiche di arte
partecipata, hanno creato il workshop ETICA, con l’interazione degli alunni del Liceo
Artistico Bruno Munari, che darà luogo all’omonima mostra presso il CRAC di Cremona a
partire dal 21 Marzo 2014.
Gli studenti saranno coinvolti attraverso una riflessione pluridisciplinare sul loro personale
concetto di ETICA che porterà in primis a una discussione on line aperta ai loro genitori,
parenti, amici, a critici e artisti sull’account fb ETICrAc. In un secondo momento saranno
raccolti i pensieri di ognuno e legati a un palloncino bianco liberati il giorno
dell’inaugurazione, come in una fiera di paese o come in una settecentesca scultura
effimera pensata per durare il solo giorno di una nobile festa, ma in questo caso non c’è
santo o nobile da festeggiare, se non una corale ricerca di senso.
ETICA nasce dalla riflessione dell’agire, dove, come mette in risalto Foucault, “il fare è tutto”.
Non si cercherà dunque di risalire a un'origine pura del concetto di etica, ma di tracciare una
mappa esperienziale di questo, creando un enunciato ed unendolo ad un gesto artistico.
Una somma di pensieri che diventa un archivio volante che si disperde come “Una sola e
stessa voce per tutto il multiplo delle infinite vite, un solo e stesso Oceano per tutte le gocce,
un solo clamore dell’Essere per tutti gli essenti” Gilles Deleuze.
Silvia Cini (Pisa 1972)
artista e curatore, le sue opere vivono del dialogo, spesso personale, che crea con il pubblico. Il suo interesse si focalizza
frequentemente sul paesaggio, come metafora sociale, integrando installazioni audio ambientali e ricerca botanica.
Giovanissima, è tra i fondatori del Gruppo Immagini, collabora con Keith Haring alla realizzazione dell'evento che porterà al
murale di Pisa. Studia teatro con Stefano Vercelli e Luisa Pasello al Piccolo Teatro di Pontedera, sotto la direzione di Roberto
Bacci e la supervisione di Jerzy Grotowsky. Nel 1994 crea a Milano con Salvatore Falci il gruppo AAVV, collabora con Cesare
Pietroiusti per DisorsordinAzioni, il Gioco del Senso e Non senso (XII Quadriennale di Roma), e il Gruppo Oreste con il quale
parteciperà alla 48^ Biennale di Venezia. Nel 1997 cura mostre al Ferro di Cavallo in collaborazione con l'Accademia di Belle
Arti di Roma, promuovendo gli albori dell'arte di relazione e dell'arte pubblica in Italia. Collabora con Carolyn Christov
Bakargiev e Hans Hulrich Obrist all'Accademia di Francia a Roma. Continua negli anni l'attività curatoriale, (Triennale di Milano,
Invideo, Icityperiferiche, Palazzo Re Enzo Bologna, Loggia della Mercanzia Genova, Cartabianca, Museo d'Arte
Contemporanea Villa Croce, Genova), affiancandole quella espositiva. Dalla fine degli anni novanta collabora con la Galleria
Neon, alternando mostre personali e collettive (Continua, Zero, GoldanKauf) in Italia e all’estero. Ha collaborato negli anni con
la Facolta di Architettura del Paesaggio di Genova. Nel 2000 riceve da Fabio Mauri, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di
Roma il premio Atelier. La città di Genova, in occasione di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura, le assegna, tramite il
Museo Villa Croce, il Premio Duchessa Galliera come miglior artista operante sul territorio ligure.
Fabrizio Basso (La Spezia 1962)
inizia la sua ricerca artistica alla fine degli anni ottanta investigando, tra i primi in Italia, il mezzo video e radiofonico per
trasformarne le potenzialità di trasmissione in linguaggio artistico. La memoria, sempre in chiave politica è un concetto
fondamentale nella ricerca di Basso, memoria che spesso s’intreccia con il paesaggio, sia questo solo narrato attraverso
installazioni audio dei suoni di territori, o ripercorso nei luoghi vissuti da poeti e pirati, o narrato attraverso testi e interazioni.
Progetti: nel 1991 è in ViaFarini, nel 1992 realizza Radio Belin, seguono le trasmissioni TV pirata, Fuck Iternational TV 1995.
Tra il 1994 fino al 1998, attiva il collettivo Strange & Alternative Team. La notte dell’anarchia a cura di Gabi Scardi. Nel 1999
Memorie Sommerse a cura di Gabi Scardi e Alessandra Pioselli. Dello stesso anno è la mostra Molteplicittà, a cura di
Bartolomeo Pietromarchi per la Fondazione Olivetti di Roma. Nel 1999 In My Amac, a cura di Elio Grazioli, mostra alla Galleria
Continua di San Gimignano. Nel 2000, crea per la personale alla Kunst Raum di Monaco di Baviera, Free Field tavolo di
dibattito diffuso via radio e la tavola rotonda via web Mind-Negare l’immagine, in collaborazione con Undo.net,
Nel 2006 espone al Centro Internazionale Arte Contemporanea Castello di Genazzano. Ai percorsi sonori, si affiancano le
azioni urbane. Nasce la collaborazione con la Facoltà di Architettura del paesaggio di Genova.
Venerdì 21 Marzo h 9.00 – 13.00
incontro, workshop e performance-azione con gli studenti
PERFORMANCE-AZIONE E OPENING h 13.15
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
Via XI Febbraio, 80 Cremona
Orario: da lun a ven h 10.00/12.00 - 15.00/19.00, sab h 10.00/12.00 e su app, festivi chiuso
Ingresso libero