Ezia Mitolo, Riccardo Natili, Marco Tavazza, Rino Sessa. I quattro artisti che espongono interferiscono nelle ricerche gli uni degli altri perche', utilizzando modalita' espressive totalmente diverse, si relazionano concettualmente tra loro.
ARTISTI IN MOSTRA: EZIA MITOLO, RICCARDO NATILI, MARCO TAVAZZA, RINO SESSA
Il titolo della mostra gioca ironicamente sulla cattiva usanza di alcuni fruitori d'arte di chiedere il significato delle opere astratte.
Gli espositori elaborano una ricerca sull'astrazione definita 'da decifrare', proprio perché indecodificabile attraverso i normali parametri dell'identificabile.
I quattro artisti che espongono interferiscono nelle ricerche gli uni degli altri perché, utilizzando modalità espressive totalmente diverse, si relazionano concettualmente tra loro.
Il lavoro di Ezia Mitolo è spesso collegato all'arte concettuale, fatto di sculture che sono allo stesso tempo realtà dello spazio e nuclei performativi. Di lei Lucia Cataldo ci dice: 'Per Ezia Mitolo la figura è il tramite di questa comunicazione: si impone come 'perturbante' nello spazio, invadendolo con l'immediatezza dell'immagine e la forza del segno. Una presenza che sconvolge i termini della comunicazione visiva, ponendosi al limite tra la forma figurale ed i territori non indagati dell'inconscio, in cui le pulsioni più profonde, le paure sono convulsamente legate'
Nel caso di Marco Tavazza, persino la tecnica utilizzata è diversa, essendo egli l'unico fotografo in mostra; Tavazza è un fotografo molto atipico, le sue immagini partono dal reale, come sempre accade davanti all'obbiettivo, ma si spingono presto ben al di là del linguaggio fotografico trasformandosi in opere che somigliano a veri e propri lavori pittorici. Del suo lavoro è stato detto che: 'Da particolari sapientemente stanati l'artista ri-propone e ri-battezza la realtà offrendone una visione così immateriale e così generosamente onirica da indurci a generare ulteriori Sensi.'
L'opera di Rino Sessa è da collocarsi pienamente nella pura ricerca del primo futurismo. Di lui Marika Guerrini ci dice: 'L'artista spinge la propria sensibilità a cogliere il moto energetico creatore che, nel dar vita 'all'oggetto', attraversa linee forza, scomposizioni, esplosioni di colore, luci, movimento in tempi e spazi di visione, in un'unità policroma e polifonica dal forte impatto emotivo.'
Per finire troviamo le vigorose ricerche effettuate da Riccardo Natili, che gioca fortemente sull'uso del colore con le tecniche tipiche dell'astrazione gestuale. L'artista pende ad esprimere una creatività che si relaziona con il sentire dell'anima ed il bisogno di estrinsecarsi di essa, mettendosi in comunicazione con il mondo con una modalità che prevede, il mettersi a nudo dell'artista allo scopo di instaurare una relazione quasi intima tra il creatore ed il fruitore dell'opera.
ORARI: ORE 16.00/20.00,
CHIUSO LUN. E DOM.
INAUGURAZIONE: 10 GENNAIO h.18.30
LUOGO: GARD, VIA DEI CONCIATORI 3/i, ROMA
PATROCINIO: COMUNE DI ROMA XI MUNICIPIO