Alterarte
Milano
via Poerio, 43
334 9436057
WEB
Roberto Paci Dalo'
dal 25/3/2014 al 25/3/2014
ore 19.30

Segnalato da

Mirko Rizzi



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Roberto Paci Dalo'



 
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25/3/2014

Roberto Paci Dalo'

Alterarte, Milano

Vertigo. Un concerto molto pubblico eppure molto intimo, dove si intrecciano campionamenti, elettroniche morbide, suoni d'epoca, viaggi, emigrazioni, nuovi mondi...


comunicato stampa

Sono solo in scena in compagnia di un clarinetto basso, un clarinetto e qualche scarno aggeggio elettronico. Questo è un progetto diverso dal solito. Qui mi confronto con mondi, tempi e spazi diversi ma compresenti nel mio immaginario.

Faccio anche qualcosa di strano “suonando sui dischi”. I musicisti sanno bene di che si tratta ma per il pubblico forse è una cosa un po' esoterica. Sta di fatto che in alcuni dei brani presentati esco dalla mia cameretta e ci suono sopra. In questo modo riesco a creare la possibilità di incontri impossibili (evocando le “interviste impossibili”) con persone come Komitas Vardapet (il padre della musica armena scomparso nel 1935). Con la sua voce registrata a Parigi ai primi del secolo scorso trasformo il clarinetto in un duduk. Poi mi ritrovo in compagnia di Aleksej Fjodorovic' Lvov (1798 – 1870), violinista, direttore d'orchestra, compositore, generale dell'esercito russo e a un certo punto direttore musicale della Cappella Imperiale russa. Di punto in bianco sono in studio a Los Angeles con Jimmy Giuffre tra il 21 e 22 marzo 1956. Stiamo registrando un brano insieme a Jimmy Rowles alla celesta. Vertiginosamente eccomi con lo scrittore Chaim Tauber nel Lower East Side nel 1933. Mi regala un suo testo in yiddish per una composizione originale. Poche strade più in là questa sera suona quel pazzo di Naftule Brandwein indossando la sua collana di neon e addobbato con le lucine di Natale (una volta è rimasto quasi fulminato).
E così via.

Questo è un concerto molto pubblico e molto intimo allo stesso tempo dove si intrecciano campionamenti, elettroniche morbide, suoni d'epoca e che parla di viaggi, emigrazioni, nuovi mondi scoperti anche in quello vecchio (di mondo). Dove si ribadisce l'importanza assoluta del suono prima ancora dei generi. Dove si scopre come New York sia stato il luogo che – proprio grazie al meticciato – ha fecondato alcune delle musiche che popolano la nostra memoria del presente.

Dove tutto questo inizia in un Mediterraneo di per se luogo di intrecci infiniti e dove rimangono irrisolti drammi apparentemente lontani (come ad esempio il Genocidio Armeno del 1915 tuttora negato). Nel concerto si susseguono brani inframmezzati da poche parole che però servono proprio per creare un terreno comune di comunicazione col pubblico. Pubblico non di specialisti. Questo è un concerto transgenerazionale e transculturale che è stato già presentato nei luoghi più strani e con i pubblici più diversi. Quando l'ho concepito non immaginavo certo che questo lavoro così intimo avrebbe potuto parlare con tanta gente e tanto diversa.
– RPD

mercoledì 26 marzo ore 19.30
prenotazione obbligatoria: segreteria@alterarte.eu telefono 3349436057

Alterarte
via Poerio, 43 Milano
ingresso 20 euro comprensivi di aperitivo e concerto

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