Museo d'Arte Contemporanea Roma - MACRO
Roma
via Nizza, 138
06 671070400 FAX 06 8554090
WEB
Due mostre
dal 8/4/2014 al 6/9/2014
mar - dom 11-19, sab 11-22, la biglietteria chiude un'ora prima

Segnalato da

CRM - Centro Ricerche Musicali




 
calendario eventi  :: 




8/4/2014

Due mostre

Museo d'Arte Contemporanea Roma - MACRO, Roma

Oasi di Licia Galizia e Michelangelo Lupone e' concepita come un luogo di esperienza multisensoriale, che integra le forme plastiche alla musica e consente la fruizione di un ambiente interattivo. In mostra anche le opere dei vincitori della IV edizione di 6Artista: Davide Stucchi enfatizza l'azione di usura sulle opere esposte, Helena Hladilova' presenta Capping, una scultura interattiva.


comunicato stampa

Licia Galizia - Michelangelo Lupone
Oasi. Installazione adattiva scultoreo-musicale

a cura del CRM - Centro Ricerche Musicali

Dal 10 aprile al 7 settembre 2014, il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta OASI, l'originale installazione scultoreo-musicale nata dalla collaborazione tra l’artista Licia Galizia e il compositore Michelangelo Lupone. Appositamente concepita per lo spazio del MACRO, l'opera è il risultato artistico di un progetto di ricerca denominato ADAMO (Adaptive Art and Music Opera) promosso da Space Italia, realizzato dal CRM - Centro Ricerche Musicali di Roma con il sostegno di FILAS-Regione Lazio.

L’installazione, fruibile da tutti senza barriere di accessibilità, è concepita come un luogo di esperienza multisensoriale, che integra le forme plastiche alla musica, generata e modulata dalle stesse, e consente al visitatore una fruizione più partecipata, mediante un ambiente interattivo nel quale immergersi, in grado di mutare comportamento in funzione degli accadimenti che si svolgono al suo interno.

Tutti gli elementi dell’installazione sono infatti sensibili alla posizione, al movimento, al contatto con il fruitore, mutando e adattandosi rispetto ai suoi gesti e alle condizioni dell’ambiente circostante: la presenza e la posizione del pubblico, i momenti del giorno e lo scorrere del tempo, i suoni, i rumori o le voci circostanti, le variazioni di luce e le azioni tattili effettuate su di essa.

L'opera si basa sui Planofoni, una particolare tecnologia ideata dal compositore Michelangelo Lupone e sviluppata al CRM, in grado di produrre e diffondere il suono che emana dai materiali naturali e sintetici (metalli, legno, carta, vetro e derivati di questi) utilizzati e messi in vibrazione con appositi dispositivi elettronici, che danno vita ad una partitura musicale indotta dalla struttura della materia, dalle geometrie del design, dagli orientamenti e le curvature delle superfici, dai volumi plastici occupati.

Si tratta di sistemi multifonici d’ascolto che permettono di dare al suono le caratteristiche timbriche del materiale utilizzato e consentono, attraverso una irradiazione puntuale su tutta la superficie, di disegnare lo spazio acustico in relazione allo spazio architettonico.

L’installazione OASI presenta due aree contigue e interconnesse, caratterizzate ciascuna da un punto catalizzatore delle attività adattive, dove il fruitore può stabilire un dialogo intimo con la musica e dar vita alle sue mutazioni cogliendone la coerenza con le forme plastiche e le caratteristiche della materia. In ognuno degli ambienti il visitatore è invitato ad entrare scalzo, al fine di percepire meglio le forme, le qualità vibrazionali delle pavimentazioni, le diverse risposte musicali degli ambienti in funzione della sua posizione, della quantità e della rapidità dei suoi movimenti.

NOTE BIOGRAFICHE

LICIA GALIZIA (artista, Teramo 1966)
Vive e lavora a L’Aquila e a Roma.
La sua ricerca è caratterizzata da un continuo riferimento a problematiche estetico-concettuali che ruotano intorno alla percezione e alla comprensione dello spazio-tempo, nei limiti della sua definibilità artistica e del suo continuo divenire e mutare nelle forme e nelle relazioni. Il rigore astratto, in alcuni casi rivolto alla scoperta e alla discussione di nuove geometrie, si configura, dalle origini del suo percorso, in immagini nitide e complesse, all’interno delle quali il rapporto con lo spazio figurativo, prescelto o obbligato, è importante quanto il segno che lo definisce. La sua scelta di un’espressione in senso lato “scultorea” e/o “architettonica” piuttosto che “pittorica” non è pregiudiziale, ma riguarda piuttosto una progressiva maturazione e una diversa consapevolezza dell’affinità tra la mente che pensa l’oggetto d’arte, il braccio che esegue l’opera e i materiali usati. La sua opera vuole essere perciò un work in progress, come testimonia il suo curriculum artistico ed esistenziale.

MICHELANGELO LUPONE (Compositore, Solopaca, 1953)
La sua attività si distingue per l’approccio interdisciplinare che ha permesso di orientare la sua ricerca artistica verso forme d’arte integrate coniugando le esigenze d’innovazione del linguaggio musicale con il pensiero scientifico. Per la creazione di proprie opere, ha concepito sistemi digitali innovativi per la performance in tempo reale Fly10 (1983) e Fly30 (1989) e strumenti “aumentati” (Feed-Drum, SkinAct, Wind-Back).
La collaborazione con artisti visivi e coreografi come Momo, Pistoletto, Uecker, Moricone, Galizia, Paladino, ha segnato un percorso artistico che sempre più si è rivolto all'uso integrato dell'ambiente di ascolto, che ha dato origine a grandi installazioni musicali temporanee e permanenti basate su tecnologie d’invenzione: Tubi sonori, Planofoni®, Olofoni, Schermi riflettenti.
Co-fondatore del Centro Ricerche Musicali – CRM di Roma è docente e direttore del Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie al Conservatorio di S. Cecilia di Roma.

IL CRM - CENTRO RICERCHE MUSICALI
Fondato a Roma nel 1988 dai compositori Laura Bianchini e Michelangelo Lupone, è un Centro culturale no profit che promuove e sviluppa la ricerca e la produzione musicale e scientifica.
Per i risultati raggiunti è stato riconosciuto ufficialmente nel 1990 dal Ministero dell’ Università e della Ricerca scientifica come ‘Centro di ricerca nel settore Musica’. Dal 2006 collabora con le Soprintendenza di Pompei e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali alla realizzazione di iniziative culturali artistiche e scientifiche e allo sviluppo di progetti di ricerca per la valorizzazione, attraverso forme musicali innovative, di luoghi d’arte, archeologici e ambienti urbani. Organizza concerti, eventi interdisciplinari e co-produce Arte Scienza, manifestazione internazionale di arte scienza e cultura contemporanea, realizzata in collaborazione con numerosi partner e istituzioni internazionali.
Collabora con Formazioni strumentali, Centri e Istituzioni musicali. Svolge l’attività didattica con corsi di perfezionamento in musica informatica in collaborazione con Conservatori, Università e Istituti di ricerca.
I laboratori del CRM hanno creato tecnologie hardware e software per la musica, nuovi strumenti di liuteria straordinaria e sistemi multifonici d’ascolto (Planofoni®, Olofoni, Risonatori e Tubi sonori), che hanno trovato impiego in grandi istituzioni scientifiche e nella realizzazione di grandi eventi e di installazioni d’arte permanenti.

Co-produzione
MACRO – Museo d’Arte contemporanea di Roma - CRM - Centro Ricerche Musicali

Ideazione e progetto dello spazio sensoriale
LICIA GALIZIA (forme plastiche) e MICHELANGELO LUPONE (musica e Planofoni)

Main Sponsor MACRO:
ENEL
MACROAMICI

Servizi Museali:
ZETEMA

Main Sponsor CRM:
SPACE ITALIA
FASTWEB

Progetto Adamo:
FILAS

Partner CRM:
ANNAMARRACONTEMPORANEA
VIRTUAL CONSULTING
FGTECNOPOLO
TAURON ENTERTAINMENT
PAC - PROGETTO ARTE CONTEMPORANEA

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Progetto: 6ARTISTA. Programma di residenze per giovani artisti.

Davide Stucchi - Oggetti traditi
Helena Hladilova - Capping

a cura di Marcello Smarrelli
Assistente curatore: Saverio Verini

Dal 10 aprile al 18 maggio 2014 il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma ospita la mostra di Davide Stucchi ed Helena Hladilová, vincitori della quarta edizione di 6ARTISTA, il programma di residenze – promosso dall’Associazione Civita e dalla Fondazione Pastificio Cerere, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Roma e della Fondazione Roma – nato con l’obiettivo di supportare la crescita professionale dei giovani artisti under 30 che vivono in Italia.

6ARTISTA, la cui prima edizione si è svolta nel 2009, rappresenta un’opportunità sempre più importante per i giovani vincitori: il concorso, le cui ricadute positive diventano sempre più evidenti con il passare del tempo, è ormai un appuntamento atteso dalla nuove generazioni di artisti, ai quali viene offerto un percorso formativo di alto livello culturale, finalizzato al loro inserimento nel mondo dell’arte, attraverso un’esperienza di studio e di lavoro in Italia e all’estero.

Davide Stucchi ed Helena Hladilová hanno trascorso un periodo di residenza di sei mesi a Roma presso la Fondazione Pastificio Cerere, punto di riferimento fin dagli anni Settanta della sperimentazione artistica e, grazie alla collaborazione degli Incontri Internazionali d’Arte, altri tre mesi presso la Cité Internationale des Arts di Parigi, istituto no profit per l’internazionalizzazione delle arti, che vede la presenza di oltre 300 studi d’artista. L’obiettivo è quello di favorire il confronto con diversi linguaggi, idee e tecniche, sostenendo la produzione artistica contemporanea e creando nuove relazioni con i principali attori del sistema dell’arte contemporanea nazionale ed internazionale.

La doppia personale ideata per il MACRO, a cura di Marcello Smarrelli, Direttore Artistico della Fondazione Pastificio Cerere, con l’assistenza curatoriale di Saverio Verini, presenta le opere nate dalla ricerca e dal lavoro dei due artisti, durante i nove mesi di residenza tra Roma e Parigi.

Partendo dalla riflessione sulla questione dell’aura dell’opera d’arte, Davide Stucchi analizza il tema dell'opera d’arte danneggiata in quanto fenomeno in grado di aprire un nuovo feticismo rispetto all’oggetto artistico e alla sua trasmissione. Per questa mostra l’artista ha scelto di enfatizzare l’azione di usura sulle opere esposte, secondo un’attitudine ironica. Davide Stucchi indaga i cambiamenti di stato e forma che modificano le opere in mostra, a seguito della loro produzione e distribuzione e costruisce una mostra “danneggiata”, producendo una seconda volta sullo stesso oggetto i gesti necessari a realizzare l'opera stessa. La “manipolazione” della forma pone così il progetto di Stucchi in relazione con la “critica istituzionale”, con l’obiettivo di mettere in discussione il concetto di unità e aura dell’opera d’arte.

Come spesso accade nel suo lavoro, Helena Hladilová reagisce al contesto istituzionale e espositivo in cui è invitata a operare, modificando l’abituale relazione tra spazio museale e esperienza dell’opera d’arte. Il progetto dell’artista, intitolato Capping – termine mutuato dal lessico del graffiti writing, con il quale si definisce la pratica di intervenire per cancellare o coprire un graffito con un altro segno –, si presenta come una scultura formata da pannelli di legno, collocati nello spazio e ricoperti su un lato da plastilina bianca, come un monocromo in attesa dell'interazione con lo spettatore. Quest’ultimo è infatti invitato ad abbandonare la staticità del suo ruolo, mettendosi attivamente in gioco intervenendo sull’opera, modellandone la superficie.

Al termine della mostra la scultura sarà “smontata” e i pannelli mostreranno i risultati dell'interazione.

La mostra è accompagnata da due cataloghi monografici a cura di Marcello Smarrelli e Saverio Verini, editi e distribuiti da NERO.

Ufficio stampa Associazione Civita:
Barbara Izzo, Arianna Diana, T. +39 06 692050220-258 / izzo@civita.it
www.civita.it

INFO STAMPA
Ufficio Stampa MACRO
stampa.macro@comune.roma.it

Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Morici / T. +39 06 82 07 73 71 / M. +39 348 54 86 548 / p.morici@zetema.it
www.zetema.it

Inaugurazione: 9 aprile 2014 ore 18.00

MACRO
Spazio sensoriale - via Nizza, 138
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00 (la biglietteria chiude un’ora prima). Da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, Hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.
Ingresso
MACRO via Nizza
Tariffa intera: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €.

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