Corrado Bonomi e' uno degli esponenti piu' significativi di quell'area di 'concettualismo ironico' che in Italia sta ormai definitivamente imponendosi, complice una diffusa stanchezza nei confronti dell'ininterrotta sequela di trovate neoconcettuali, tanto patinate ed estetizzanti quanto vuote di significato al di la' di una diligente ma pedestre citazione di quanto abbondantemente gia' visto nel recente passato, che hanno qualificato in negativo gli anni '90.
a cura di Edoardo Di Mauro
Corrado Bonomi è uno degli esponenti più significativi di quell'area di 'concettualismo ironico' che in Italia sta ormai definitivamente imponendosi, complice una diffusa stanchezza nei confronti dell'ininterrotta sequela di trovate neoconcettuali, tanto patinate ed estetizzanti quanto vuote di significato al di là di una diligente ma pedestre citazione di quanto abbondantemente già visto nel recente passato, che hanno qualificato in negativo gli anni '90.
Gli 'ironici' si caratterizzano viceversa per una ampia dose di irriverente e caustica irrisione di molti luoghi comuni dell'immaginario collettivo. Da un punto di vista estetico le opere si presentano connotate da un estroso eclettismo, marcato è lo spazio concesso alla decorazione, frequente l'uso della pittura, espressa con modalità analitiche e concettuali, oppure con intervento 'primario' su di un ampio repertorio oggettuale. Nell'ambito di un frequente utilizzo di forme provenienti dall'immaginario ludico dell'infanzia assistiamo, inoltre, ad una tipologia compositiva che prevede l'impiego di materiali sintetici e derivati plastici, idonei alla realizzazione di assemblaggi dalla colorazione viva e squillante. Corrado Bonomi, personalità dotata di un curriculum importante ed apprezzata da anni anche al di fuori dei confini nazionali, particolarmente in Germania, adopera l'oggetto con gioia e creatività infantili, mostrandoci il volto di un'arte che è gioco combinatorio, calembour di citazioni in bilico tra cultura 'alta' e 'bassa', in grado di stupire chi guarda con soluzioni spiazzanti ed inaspettate, specie per chi si aspetta di fruire l'arte in una dimensione aulica ed inaccessibile.
I temi prescelti da Bonomi per le sue originali installazioni castigano con soave ironia i luoghi comuni del rigore concettualista come nella serie dei 'Castelli in aria', autentici manieri d'epoca confezionati in cartone e sospesi su nuvole di cotone, sdrammatizzano senza negarle retoriche e tragedie nazionali, come nel Mussolini in miniatura affiorante da un piatto di spaghetti al pomodoro in ceramica mentre declama l'incauta dichiarazione di guerra, od ancora stravolgono il concetto di serializzazione dell'opera d'arte con la performance 'Pizzeria Belle Arti' dove l'artista, sui classici involucri da asporto realizza su ordinazione, col pennello ed in presa diretta, per poi venderle a costi contenuti, pizze dai molteplici gusti, e questo solo per citare una piccola parte del suo inesauribile repertorio. Esperto nella realizzazione di opere costruite con materiali e rifiuti riciclati, altro aspetto rilevante della sua pirotecnica vena creativa, Bonomi ha studiato, per questa personale nello spazio di Fiorile Arte, una installazione ad hoc.
Questa volta il tema trattato, sempre con sagace ironia, è quello del carcere. Dalla vetrata posta a ridosso della strada si potrà ammirare un tipico muro carcerario realizzato con cartoni dipinti. Entrati all'interno della galleria si noterà una porta, anch'essa di cartone, su cui è affissa una targa recante il nome di Rosencrantz e Guilderstern, 'gli avi di Bibi e Bibò', per citare le parole di Bonomi nel descrivere il progetto. Dalla fessura della porta si potrà avere, uno per volta, la visione completa dell'opera. Assistiamo quindi alla consueta ma sempre geniale commistione di elementi sapientemente decontestualizzati da ambiti diversi, dove la tetraggine del luogo di prigionia si stempera con le citazioni letterarie e fumettistiche, per concludersi con un tuffo nel passato della storia dell'arte, con i riferimenti piuttosto evidenti a 'Etant donnes' di Duchamp, rispetto alla fessura da cui sbirciare voyeuristicamente la parte finale dell'opera, nonchè all'iconografia tipica delle stampe piranesiane.
Edoardo Di Mauro
Inaugurazione Sabato 17 gennaio 2004 ore 18
Dal 17 gennaio al 14 febbraio
venerdi e sabato dalle 16 alle 19
Altri giorni e orari su appuntamento tel. 333.6419333
FIORILE ARTE associazioneculturale v.nosadella 37/d Bologna