Sconfinamenti tra le arti contemporanee. Due giornate per confrontarsi con cinque 'percorsi di sconfinamento' tra codici artistici ed interrogarsi sulla forma-spettacolo e sui meccanismi della fruizione artistica in alcuni luoghi significativi del centro storico della citta'. Un evento unico della Societas Raffaello Sanzio, lo spiazzante lavoro dello svizzero Yann Marussich e l'indagine sui confini dello spazio e dei ritmi scenici di Michele di Stefano
Con la presenza prestigiosa della Socìetas Raffaello Sanzio sabato 24 gennaio p.v. inaugura URBAN FRAME - Sconfinamenti tra le arti contemporanee, l'inedito contenitore di eventi performativi a cura dell'Associazione Culturale Danza Urbana, è inserito VIVABOLOGNA, IL CALENDARIO DI EVENTI CULTURALI ORGANIZZATO DAL COMUNE DI BOLOGNA e realizzato in collaborazione con PRO Helvetia, CCS di Milano, Accademia delle Belle Arti di Bologna e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Due giornate per confrontarsi con cinque ''percorsi di sconfinamento'' tra codici artistici ed interrogarsi sulla forma-spettacolo e sui meccanismi della fruizione artistica in alcuni luoghi significativi del centro storico di Bologna: l'intento dichiarato è quello di esaltare la dimensione del nostro quotidiano, la città , trasformandola in una cornice di emozioni, azioni e riflessioni d'arte a partire dalla centralità del corpo.
Si inizia con un evento unico della Socìetas Raffaello Sanzio, un'installazione generata dalla Tragedia Endogonidia (opera unica che si svolge nell'arco di tre anni, evolvendo in differenti stadi chiamati Episodi presentati in 11 città europee, ed in alcuni momenti autonomi, chiamati Crescita, per la generazione e la propagazione di idee che vivano oltre la rappresentazione, attraverso forme differenti dallo spettacolo, tesi a sviluppare singoli concetti o figure degli Episodi).
Appositamente concepita da Romeo Castellucci per l'Oratorio San Filippo Neri in via Manzoni 5 ''Crescita B.#03.1-P.#06.1'' è una rappresentazione ciclica ed aperta, un'azione di breve durata, una veduta che ha come telo di supporto l'Oratorio; è fruibile da gruppi di 10 persone alla volta a partire dalle 18 di sabato 24 genn. Si entra accolti dalle musiche elettroniche di Scott Gibbons e da una folla di grandi conigli neri di pezza, figure che nell'Episodio di Berlino costituivano la platea degli spettatori: l'indagine non è tanto rivolta alla posizione quanto alla condizione dell'essere spettatore. Dall'Episodio di Parigi questa Crescita trattiene un uomo della polizia: il formalismo ha il compito di ricondurre i gesti e le relazioni umane a formule; la polizia della comunicazione e lo smarrimento dell'intimità sono suggestioni con cui confrontarsi nel breve arco di 10 minuti.
Spiazzante anche il lavoro dello svizzero Yann Marussich che dal 2001 concentra la sua ricerca coreografica sul movimento nascosto nell'apparente immobilità del suo corpo. Alle 21 di sabato, nell'aula magna dell'Accademia di Belle Arti (in via delle Belle Arti 54) il coreografo-danzatore propone uno spettacolo senza testo drammatico, sorta di viaggio attraverso la sua pelle, intitolato ''Bleu Provisoire''. L'artista, nudo ed immobile in scena, quasi una scultura, condivide con il pubblico un'esperienza reale di introspezione fisica perché lascia intravedere, attraverso la secrezione di un liquido blu (colore banale e insieme ricco di rimandi, scelto per distogliere dall'idea del rosso sangue), una mobilità interna ed in fervore contrastante con la sua apparente immobilità esteriore; su uno schermo viene proiettato il movimento dall'interiore verso l'esteriore del corpo per mezzo dei fluidi e delle secrezioni blu, catturati da una videocamera che si muove azionata da un robot, mescolando le riprese dal vivo con immagini di organi interni registrate.
Sempre in forma di ''avventura'' per il pubblico e di indagine sui confini dello spazio e dei ritmi scenici per il coreografo, Michele di Stefano, è l'esperimento che la compagnia MK propone nella notte di sabato presso lo spazio E-bo in Piazza Re Enzo. La performance ''Fortezza'' dilata la visione su 2 ore (dalle 22 alle 24), durante le quali lo spettatore è lasciato libero di abbandonare la piazza in qualunque momento; per restare deve adottare un'attitudine aperta ed un punto di vista periferico rispetto alla consuetudine ed all'enfasi dell'appuntamento spettacolare: l'azione performativa avviene all'interno delle Gocce, trasformate in una sorta di gabbia che protegge ed esalta ad un tempo i corpi dei performer. L'ambiguità del luogo e la dimensione coreografica scelta da MK cercano di far emergere la tensione tra ciò che si compie e ciò che si disfa, in uno scontro continuo alimentato dallo spaesamento percettivo condiviso da danzatori e spettatori.
Chiusura di Urban Frame, domenica, con un'istallazione di Yann Marussich di nuovo in Accademia delle Belle Arti ed un esclusivo assolo di Virgilio Sieni in Sala e Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio. I dettagli del programma al sito http://www.danzaurbana.it o all'infoline 3487298774 (dalle 10 alle 13)
A tutti gli eventi si assiste gratuitamente; ''Bleu Provisoire'' di Yann Marussich e ''Solo Goldberg Improvisation'' di Virgilio Sieni sono riservati ad un numero limitato di spettatori: è necessario ritirare l'invito presso l'Emporio della Cultura di Piazza Maggiore.
Il programma di URBAN FRAME è curato dalla Associazione Culturale Danza Urbana, ideatrice ed organizzatrice da sette anni del Festival Internazionale Danza Urbana di Bologna.
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