Recentemente, a cura del Comune di Bologna, è stato realizzato il risanamento ambientale del corso sotterraneo dell'Aposa mediante una radicale opera di pulizia e l'eliminazione degli scarichi fognari. Sono questi i presupposti che hanno portato il Comune e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna alla felice intuizione di creare due comodi accessi, Piazza S. Martino e Piazza Minghetti, che consentiranno la "riscoperta" dell'Aposa
Apertura straordinaria del percorso sotterraneo del torrente Aposa
La storia della città di Bologna è stata nei secoli passati indissolubilmente legata alla presenza dell'acqua, intesa sia come "forza motrice" per l'attività artigianale e manifatturiera, sia come via commerciale attiva fino al XVIII secolo.
Oltre ad un articolato sistema di canali Bologna aveva infatti anche un importante porto commerciale. Dalla fine del XVIII secolo tutto il sistema di vie d'acqua fu abbandonato e coperto ed anche il suo ricordo è ormai sbiadito, affidato alle cronache e alle immagini dell'epoca.
Recentemente, a cura del Comune di Bologna, è stato realizzato il risanamento ambientale del corso sotterraneo dell'Aposa mediante una radicale opera di pulizia e l'eliminazione degli scarichi fognari. Sono questi i presupposti che hanno portato il Comune e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna alla felice intuizione di creare due comodi accessi, Piazza S. Martino e Piazza Minghetti, che consentiranno la "riscoperta" dell'Aposa.
La possibilità di vedere e percorrere il tracciato urbano del torrente Aposa, completamente sotterraneo ed invisibile dall'esterno, costituisce un altro fondamentale capitolo legato alla riscoperta della storia di Bologna città d'acque.
L'antico percorso sotterraneo del torrente Aposa ha la sua origine a Paderno, fuori Porta S. Mamolo: le sue acque attraversano il centro storico di Bologna ed escono a Porta Mascarella.
Il paesaggio urbano costituito dai canali è oggi dimenticato, sepolto dalle "moderne" esigenze di mobilità e di igiene. Le ultime generazioni ignorano questo passato legato alle acque che hanno contribuito decisamente allo sviluppo economico della città , determinandone le vicende urbanistiche.
La "passeggiata" sotterranea permetterà al visitatore di fruire di uno scenario del tutto inedito: si potranno vedere gli archi e le volte in muratura di varie epoche, il ponte romano sulla via Emilia all'altezza di via Rizzoli, alcuni blocchi di selenite che fanno parte di antiche strutture murarie, le vecchie "chiaviche" che fornivano acqua alle varie attività economiche esistenti nella zona. Un volume-guida di 96 pagine ("Il torrente Aposa", a cura di Marco Poli, editore Studio Costa) verrà offerto in omaggio a tutti i visitatori.
Questa nuova iniziativa della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna è un'ulteriore testimonianza di recupero e di divulgazione della storia sociale, economica, tecnica e artistica della città ; rientra nel programma delle iniziative tese a rendere fruibile ed accessibile ai cittadini il patrimonio secolare della città .
Le visite al percorso sotterraneo del torrente Aposa sono un ulteriore capitolo dei progetti culturali per "Bologna 2000" e sono realizzate dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna con la collaborazione di: COMUNE DI BOLOGNA, SEABO e ASCOM.
Promosse dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
INFORMAZIONI TECNICHE
Le visite guidate al percorso sotterraneo del torrente Aposa sono previste a partire dal 9 settembre secondo il seguente calendario:
Martedì ore 10.00 e ore 11.00
Giovedì ore 17.00
Venerdì ore 18.00
Sabato ore 17.00 e ore 18.00
Domenica ore 10.00 e ore 11.00
Ritrovo presso il nuovo accesso di Piazza Minghetti.
Le visite guidate sono gratuite e per la partecipazione è assolutamente necessaria la prenotazione.
I gruppi dei visitatori, per problemi di sicurezza, non potranno essere costituiti da più di 15 persone.
I visitatori sono invitati a munirsi di calzature ed abbigliamento sportivo.
Le visite guidate possono essere revocate in qualsiasi momento per motivi di ordine pubblico, tecnico ed atmosferico a tutela dei visitatori stessi.
Per informazioni e prenotazioni visite:
ART.4
Via Altabella, 3 - Bologna
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