Massimo Sirelli
Robottini Orfani
Ivan Paradisi
Mario Gianmarinaro
Daniela Bozzetto
Davide Carrari
Pierluigi Fresia
Ellie Kealey
Le parole d'ordine della mostra mercato sono: riciclo, riuso, design e ecosostenibilita'. A far da cornice foto e opere d'arte che sposano la filosofia del progetto.
In occasione della 17esima edizione di Cimemambiente il Cortile del Maglio si riunisce per ospitare Pho.to Ambiente, progetto inserito nel programma del Festival di quest'anno.
InsideLab, con la collaborazione di B52Communication, ospiterà l'“eco-temporary”: parole d'ordine sono riciclo , riuso, design ed ecosostenibilità. Non poteva mancare il design made in Italy di Rebelt, la linea di borse realizzata riutilizzando i tessuti interni delle auto. Le borse Rebelt sono realizzate a mano e in funzione del materiale disponibile, avendo così un aspetto sempre diverso in base a cinture e tessuti recuperati. A far da cornice all'esposizione/mercato saranno alcune opere di artisti apparentemente molto lontani l'uno dall'altro se ci sofferma solo sulla cifra stilistica, ma che sposano per ragioni differenti la filosofia del progetto. A far gli onori di casa sarà Massimo Sirelli che metterà in mostra i suoi robot, nati dall'unione di oggetti di uso quotidiano recuperati e fatti rivivere, come ad esempio latte di biscotti e caffè o vecchie torce fino all'uso di macchine fotografiche. Nell'ottica di una nuova vita Massimo ha avviato il progetto Adotta un Robot, la prima Casa Adozioni di Robot da compagnia al mondo; qui trovano casa Robottini Orfani del progresso industriale, del consumismo, del merchandising, dei retro computer e della tecnologia in disuso. Un altro robot, Ufo Robot, è invece il protagonista dell'opera di Fabrizio Fontana, ex comico di punta di Zelig; nell'universo pop di alcune sue opere, trovano casa vecchie sorpresine degli ovetti; l'artista salentino ha infatti prodotto una serie di opere usando piccoli giochini, partendo dal Giganteschio ispirato all'opera di Hirst, con la differenza delle sorpresine Kinder in sostituzione ai diamanti. Ivan Paradisi, scultore del legno e artista degli intarsi, ci presenterà invece il suo Babel's Tree, un albero che si fa portavoce di una natura che tenta di comunicare con un linguaggio che forse abbiamo dimenticato per sempre. Infine un artista, Mario Gianmarinaro, che da diversi anni ormai si fa lui stesso, tramite le sue opere, portavoce dell'urlo di allarme di una natura sempre più sfruttata e malata per colpa dell'uomo e del suo “progresso”.
L'Associazione culturale Agit Up ha invece pensato ad una rassegna di fotografia dalle tinte verdi: ogni bottega coinvolta ospiterà una piccola personale dei fotografi Daniela Bozzetto, Davide Carrari, Pierluigi Fresia, Ellie Kealey. Il tema su cui hanno lavorato questi autori, attivi nell'arte e nel fotogiornalismo è il rapporto Uomo-Natura visto attraverso l’obiettivo, una fotografia in bilico tra l'essere arte e documento, non strettamente giornalistica, ma neanche esclusivamente concettuale. Grazie a un filo conduttore narrativo i quattro fotografi hanno potuto accomunare la capacità fotografica di documentare, e al tempo stesso, interpretare in maniera originale i fenomeni umani nel loro habitat, ma anche luoghi e situazioni dove la presenza dell’uomo sembra svanire. Anche l’allestimento scelto sarà in sintonia con la filosofia del Festival: a basso impatto ambientale con il vincolo di trasferire le foto via internet riducendo al minimo le parti materiche : trasporto, cornici , imballaggio.
Corollario della mostra fotografica saranno le opere realizzate in seno al progetto “Abiti di carta”, condotto dalla cooperativa Arcobaleno e l'Istituto Zerboni. Arcobaleno è la cooperativa di inserimento sociale che per conto di Amiat raccoglie la carta nei centomila cestini gialli sparsi per la città, l'Istituto Zerboni ha una sezione moda che conduce laboratori dove si producono abiti di carta e gioielli con materiale di recupero: l'incontro e l'unione delle due realtà è stato significativo ed affidato ad un percorso di educazione ambientale sul ciclo dei rifiuti rivolto ai ragazzi oltre che ad una serie di altre azioni culminate nella proiezione del film “40% Le mani libere del destino” prodotto da Arcobaleno.
La carta buttata nei cestini gialli, raccolta dai lavoratori di Arcobaleno, rivisitata dai saperi di ragazzi ed insegnanti dell’Istituto Zerboni ritrova così una nuova vita ed approda al Festival Cinemambiente, uno degli appuntamenti culturali che fanno la storia della città per raccontare di sé e di come vorremmo che la città si evolvesse.
Inaugurazione 29 Maggio 19
InsideLab Torino
via Vittorio Andreis, 18 int.16/N – Torino
Orari: orari dal lun al ven 10-18; sab e dom 11-17
Ingresso libero