Palazzo Banci Buonamici (Provincia di Prato)
Prato
via Ricasoli, 25

Prato-Sarajevo Art Invasion #4
dal 4/6/2014 al 4/6/2014
ore 21
WEB
Segnalato da

Serena Becagli




 
calendario eventi  :: 




4/6/2014

Prato-Sarajevo Art Invasion #4

Palazzo Banci Buonamici (Provincia di Prato), Prato

Gli artisti bosniaci ospiti della residenza, i curatori Stefano Pezzato e Spela Zidar, le artiste Francesca Banchelli e Chiara Bettazzi, l'economista Irene Sanesi, discutono di creativita'.


comunicato stampa

Giovedì 5 giugno alle ore 21 nel Giardino Banci Buonamici nel pieno centro di Prato la quarta tappa di avvicinamento ai protagonisti di Prato-Sarajevo ART INVASION. Gli artisti bosniaci ospiti della residenza Lana Čmajčanin e Bojan Stojčić e l’artista toscana Francesca Banchelli, in un incontro coordinato dalla curatrice Špela Zidar, discutono con Stefano Pezzato del Centro Pecci, l’artista Chiara Bettazzi di Via Genova e Irene Sanesi, economista della cultura, sul tema della creatività come scommessa per il futuro.

ingresso gratuito

Creatività – La grande scommessa è il titolo che Špela Zidar ha pensato per questo incontro.
La città di Prato sta ancora facendo i conti con la crisi economica che è in stretta connessione con il cambiamento del tessuto sociale della città stessa. Una scossa del genere richiede nuove reazioni creative per un riutilizzo delle potenzialità del territorio, e spesso anche una costruzione o ricostruzione della memoria e dell’identità. Gli artisti ospiti di questa serata lavorano proprio sui temi di de/contestualizzazione della memoria, concetto quest’ultimo che ci appare oggettivo ma che in realtà è influenzato da fattori soggettivi quali desideri, obiettivi, stato d’animo di chi la costruisce; memoria e identità non possono essere soltanto accettate e fatte proprie, ma vanno interpretate attentamente tramite lo sguardo creativo.
E proprio questo sguardo creativo artistico è sempre stato la forza motrice della trasformazione della società, soprattutto in tempo di crisi, quando c’è bisogno di ripensare il nostro territorio e di uscire dal quotidiano. Gli artisti sono sempre stati i protagonisti di queste pratiche. Lo sguardo creativo ha la capacità di scoprire le potenzialità nascoste, di inventare nuovi modi di utilizzo delle risorse già esistenti. Prato in questo senso non deve inventare molto, grazie agli investimenti del passato che hanno portato alla creazione di luoghi della cultura come la costruzione del 1988 del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Oggi, proprio il Pecci, si presenta come un’enorme risorsa che attraverso un potenziamento ed un maggiore radicamento sul territorio, potrebbe contribuire al rinnovamento della città. Per fare ciò è necessario mettere al centro quello sguardo innovativo sul quale stanno sempre di più investendo le altre città italiane, supportando le nuove pratiche artistiche relazionali e partecipative.

Špela Zidar. Finiti gli studi di storia dell’arte, ha conseguito un master in storia dell’arte contemporanea. Ha lavorato presso le importanti gallerie e istituzioni artistiche in Toscana e all’estero tra cui Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, Italia collaborando con alcuni degli artisti e curatori più importanti nel panorama dell’arte contemporanea. Ha curato mostre e progetti di artisti emergenti internazionali, tra le più importanti la biennale dell’arte contemporanea di Lubiana Break 2.4 nel 2007. Lavora e collabora su diversi progetti di arte partecipativa e partecipata, progetti che riguardano i connubi tra la musica e arti visive e fa parte del laboratorio fiorentino per l’orientamento dei giovani artisti Start with Art.

Francesca Banchelli (Arezzo 1981, vive e lavora a Londra) il suo lavoro si avvale di un corpo eterogeneo di linguaggi che comprende azioni performative, film, video installazioni, pittura e scultura con cui affronta concetti ideologici, sociali e fenomenologici, esplorando i margini della sperimentazione formale del mezzo. La sua ricerca attinge a teorie filosofiche, cinema, teatro e musica sviluppate attraverso principi di azione individuali e collettive, attivate da situazioni che si definiscono nello stato di trasformazione. Le sue opere non tendono a rivelare la realtà ma a offrire una visione del potenziale della sua genesi, attraverso l’immaginazione e il divenire, identificandosi nel processo che forma e trasforma un insieme, scaturito anche dalla collaborazione con altri artisti.

Lana Čmajčanin (Sarajevo, 1983, vive e lavora a Sarajevo). Il lavoro di Lana si basa per lo più sul tema della guerra e la situazioine post-bellica in Bosnia-Erzegovina con attenzione specifica al ruolo della donna. Il suo lavoro è finalizzato a dare voce ai soggetti più emarginati, come vittime di violenza sessuale in guerra.

Bojan Stojčić (Sarajevo, 1988, vive e lavora a Sarajevo). Il lavoro di Bojan Stojčic si basa sull’utilizzo di scritte/iscrizioni inserite entro un contesto visivo più ampio riportando la scrittura alla sua forma grafica originaria di disegno e agendo sulle infinite possibilità di costruzione semantica. Nel collegare la parola ad uno spazio o ad un oggetto esistente crea nuovi significati e contesti, producendo un’opera strettamente legata alla sua specifica posizione. La natura marcatamente sociale e politica del lavoro si unisce alla dimensione personale e contemplativa nella relazione che l’artista stabilisce con oggetti, spazi e cose del mondo.

Chiara Bettazzi vive e lavora a Prato. Dal 2005 apre il suo studio personale in Via Genova, ex area industriale oggi sede di varie realtà creative. Contemporaneamente alla propria ricerca artistica, dal 2008 si dedica alla crescita culturale di Via Genova, sviluppando un processo di scambio e d’interazione con altri spazi indipendenti del territorio. Da sempre, l’interesse per l’archeologia industriale, il recupero di spazi e gli oggetti di uso quotidiano entrano a far parte del proprio operare artistico. Nei suoi lavori persiste la necessità di camuffare l’identità delle cose attraverso installazioni, foto e video , lavorando sulla memoria personale e collettiva che la circonda.

Irene Sanesi è dottore commercialista e revisore contabile. Partner di BBS – Pro (Baldini Ballerini Sanesi Professionisti associati), esperta in economia della cultura, settore nel quale pubblica e svolge attività di consulenza e formazione per soggetti privati e pubblici. Promuove lo sviluppo di start-up company in ambito culturale e creativo e la formazione manageriale attraverso l’arte. È Presidente della Commissione “Economia della Cultura” dell’UNGDCEC (Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili). Ad aprile 2011 è uscito il libro “Creatività cultura creazione di valore. Incanto economy” edito da Franco Angeli. E’ inoltre stato presentato di recente il nuovo libro “Il valore del museo”, Franco Angeli (aprile 2014).

Prato-Sarajevo ART INVASION è un progetto di residenza per giovani artisti attivi in Toscana e Bosnia nell'ambito di Toscanaincontemporanea 2013 promosso da Regione Toscana, Provincia di Prato in collaborazione con Comune di Prato, Comune di Carmignano e Spazio d’Arte Alberto Moretti. In collegamento con ARS AEVI – Museo d’Arte Contemporanea, Sarajevo. Il progetto è curato e realizzato da Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato con Dryphoto arte contemporanea e Kinkaleri. Sponsor tecnici: Cap autolinee, Monash University.
Artisti invitati: Francesca Banchelli, Lana Čmajčanin, Gaetano Cunsolo, Emma Grosbois, Lori Lako, Valentina Lapolla, Giacomo Laser e Giulia Del Piero, Olga Pavlenko, Bojan Stojčić, Virginia Zanetti.

Immagine: Frame dal documentario Sarajevolution di Rocco Riccio

Informazioni
twitter: @PratoSarajevo
FB: https://www.facebook.com/pratosarajevoartinvasion

Ufficio Stampa
Ivan Aiazzi i.aiazzi@centropecci.it 0574531828
Serena Becagli press@prato-sarajevo.net 3398754106
Caterina Fanfani ufficiostampa@provincia.prato.it 0574 53573

Comunicazione Qahwa
media@prato-sarajevo.net

Giardino Banci Buonamici
via Bettino Ricasoli, Prato

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