Una mostra in omaggio e in ricordo di Marco. Sono affiancati i suoi lavori e quelli di una giovane artista torinese. Foto, dipinti ed elaborazioni di icone contemporanee.
Flash Back è un primo seppur frettoloso “scavo” fra le opere di Marco Silombria dopo la sua recente scomparsa, è anche l’avvio di un più metodico studio della sua opera di pubblicitario prima e di artista poi, che non potrà ignorare chi era Marco e quali erano i suoi sentimenti e i suoi valori.
Uno scavo che si gioverà dell’aiuto straordinario e non casuale di Gianni Farinetti (che in occasione di questa mostra stila un breve quanto efficace ricordo di Marco) e di tutti quanti hanno circondato Marco e intendono lasciarci una preziosa testimonianza della sua vita di artista.
I ritagli delle riviste di cui Marco si nutriva e che per alcuni anni contribuirono alla crescita di uno dei più grandi ed efficaci visualizer nell’ambito della pubblicità, tempo dopo divennero vere e proprie ossessioni che alimentavano la sua vena artistica.
La pittura vascolare greca, Michelangelo, Edward Hopper e Robert Mapplethorpe, Marilyn e Greta, erano solo alcuni dei fantasmi che abitavano la sua mente [...]
Molti anni dopo, fra i sessanta e i settant’anni entrò nella sua fase… adulta. Come per miracolo smise (saltuariamente, però) matite e pennelli e entrò nel mondo digitale che gli era stato sempre piuttosto ostico. Il suo amore odio per le icone che avevano accompagnato tutta la sua vita si condensò in un gesto: prese i ritagli e li appallotolò.
Dal cestino prese le pallottole di carta e le fece rinascere stirandole con le dita. Poi foto, ingrandimento, stampa, sagomatura dei contorni. Eccole, le icone amate e odiate riprendere vita e ricordare che cosa può produrre una mente da loro assediata.
La mente di Marco.
In questa mostra in omaggio e in ricordo di Marco Silombria vengono affiancati e messi in dialogo con i suoi, alcuni lavori di una giovane artista torinese, Stefania Fersini. Lei, trend-setter per vocazione, è design, moda, cretività, vive e lavora in uno studio di design “Nucleo” estremamente all’avanguardia.
Conosce quindi le icone, Stefania, come oggi più e meglio di ieri si possono conoscere, girando facilmente per il mondo o facendo un tour nei siti più cool del web, arriva così dopo Silombria (ma molto prima in termini anagrafici) alla stessa indigestione di immagini.
Per nulla tormentata dalla manualità spontanea difficile da trattenere, al contrario, attratta da una manualità forzosa e, forse, ossessionata anche dalla consumazione iperveloce delle immagini che fluiscono sul web e su tutti i media, si mette a dipingere in maniera iperrealistica le immagini che in precedenza hanno subito la sua azione violenta di distruzione, in modo da poterle digerire una pennellata dopo l’altra, in una scansione dell’immagine che rende ogni centimetro quadro un’opera e che attraverso un processo tecnico che per lei è vitale, riconsegna al nostro sguardo incredulo le icone distrutte e salvate.
Marco e Stefania non si sono mai conosciuti.
Inaugurazione 5 giugno ore 18-21
Gagliardi Art System
via Cervino, 16 Torino
Martedì - Sabato 15.30 - 19.00 o su appuntamento