L'esposizione presenta una selezione dei lavori molto diversi tra loro realizzati da: Luca Gilli, Roberto Kusterle, Francesco Nonino, Jean Revillard e Sylvie Romieu.
La galleria Weber & Weber propone una collettiva di 5 fotografi:
LUCA GILLI
L’originalità più evidente nel lavoro di Luca Gilli viene dal considerare la luce non in opposizione al buio o come una fonte luminosa che squarcia trionfante l’oscurità per mettere a nudo ogni cosa, ma come un elemento specifico del suo operare, come un rischiarare nel segno della lievità.
ROBERTO KUSTERLE
Prima viene l’idea. Un’immagine che potrebbe essere vicina al sogno, un’associazione di idee, una fantasia che si riallaccia a un particolare vissuto, un oggetto, un luogo o a un puro pensiero. Ogni singola parte del mondo esteriore come la più recondita dimensione della propria sfera interiore possono giungere a suggerire l’idea per un’immagine, per un nuovo universo creativo, per una nuova realtà da rappresentare.
FRANCESCO NONINO
È una mise en scène quella che Francesco Nonino allestisce.
È un gioco in cui l’autore posa recitando la parte che egli stesso si è scritto su misura, dato che – essendo lui stesso ad interpretare le situazioni – non vi è distinzione tra soggetto e colui che scatta la fotografia.
JEAN REVILLARD
Premiato nel 2008 con un World Press Photo, categoria «Problemi Contemporanei», ed uno Swiss Press, categoria «Estero». Queste fotografie mostrano le capanne senza i loro abitanti, i migranti. Dei pezzi di teloni, coperte o cartoni, assemblati alla meglio tra gli alberi.
SYLVIE ROMIEU
Nel lavoro di Sylvie Romieu si riprende la narrazione nel punto in cui si era interrotto.
Come sua abitudine le nuove immagini si nutrono delle precedenti in un continuo rincorrersi di simboli e allegorie che delineano una poetica personale e suggestiva.
Inaugurazione 10 giugno ore 18.00
Weber & Weber
via S. Tommaso, 7 (Primo piano) Torino
martedi a venerdi ore 15.30 - 19.30, sabato su appuntamento
Ingresso libero