Temporary Life. Il percorso fotografico intrapreso dall'artista, testimonia le conseguenze e le ferite che i terremoti hanno lasciato sul territorio italiano. L'allestimento evoca l'idea di una vita "temporanea" e sospesa.
a cura di Irene Alison/DER LAB
I terremoti hanno lasciato molti segni sul territorio italiano: geografici, sociali, architettonici. Dopo il sisma che ha colpito l'Abruzzo nel 2009, la fotografa Francesca Cao ha intrapreso un percorso di mappatura del territorio italiano, alla ricerca dei residui dei terremoti passati, delle ferite rimaste aperte, delle architetture dell’emergenza, delle ricostruzioni tentate e di quelle mancate, che hanno segnato il paesaggio post-sismico anche nei modi e nelle forme del vivere delle comunità colpite. Curata da Irene Alison per Doll’s Eye Reflex Laboratory, la mostra Temporary Life traduce simbolicamente i contenuti e lo spirito del progetto attraverso un allestimento volutamente informale capace di evocare l’idea di una vita “temporanea”, perennemente sospesa, in attesa di un trasloco verso il futuro.
Francesca Cao
Nasce a Norwich (GB) nel 1981. Dopo gli studi di Filosofia a Milano, si trasferisce a New York dove frequenta l’International Center of Photography. Nel 2009 viene selezionata per Descubrimientos a PhotoEspana. Nel 2011 le sue foto insieme a quelle di Michela Palermo sulle conseguenze del terremoto dell’Irpinia danno vita a My Broken World, una mostra esposta nelle principali città italiane. Nel 2013 il dummy book del progetto Temporary Life è finalista al festival Unseen dummy award di Amsterdam. I suoi lavori sono pubblicati, tra gli altri, da The New York Times, Zoom Magazine, The Guardian Week End, Marie Claire.
Inaugurazione 26 giugno alle 18.30
Polifemo, Frabbrica del Vapore,
via Procaccini 4, Milano.
Ingresso libero.