I dipinti di Giagnacovo rappresentano un mondo animale fantastico reso con pastelli a olio su carta. Le composizioni di Marrapodi sono spesso popolate da figure umane di dimensioni ridotte, immerse in luoghi stravaganti e visionari.
Lo Studio d’Arte Cannaviello presenta la mostra bi-personale dedicata a due giovani artisti italiani, Matteo Giagnacovo e Bruno Marrapodi. Entrambi fanno parte del Gruppo intitolato “Nuova Pittura Italiana”, che si è costituito presso questa Galleria. La mostra, che inaugura alle ore 18 di martedì 24 giugno 2014, rimarrà aperta fino al 27 settembre 2014. La Galleria è chiusa durante tutto il mese di agosto.
Matteo Giagnacovo è nato a Milano nel 1986, dove vive e lavora.
La creatività dell'artista si esprime nei soggetti del mondo animale, indagati in maniera inedita. I lavori di Giagnacovo mostrano un certo primitivismo nell'uso del colore, che richiama alla mente dello spettatore i graffiti che gli uomini incidevano sulle pareti delle caverne. Si tratta di rappresentazioni immediate e spontanee, che mantengono nella loro semplicità un contatto con il mondo reale. Allo stesso tempo, però, sono immagini nuove, fantastiche, che arrivano a creare un perfetto equilibrio tra materia e spirito. I soggetti non sono proiettati contro un fondo piatto, ma occupano uno spazio definito da elementi cromatici che contribuiscono ad accentuare la potenza espressiva delle figure. Le opere sono realizzate con i pastelli a olio, utilizzando come supporto la carta.
Bruno Marrapodi è nato a Milano nel 1982, dove vive e lavora.
Alla base del suo lavoro vi è un forte intento narrativo e dietro ai suoi paesaggi, urbani e non, esiste sempre un racconto, derivante da situazioni reali o fittizie, da sogni o fatti di cronaca. Le sue composizioni sono spesso popolate da figure umane, di dimensioni ridotte rispetto al contesto, immerse in luoghi stravaganti e visionari nei quali convivono il reale e l’onirico. Si tratta di una pittura forte dal punto di vista cromatico, che colpisce sia a livello tematico che a livello stilistico e formale, grazie soprattutto alla potenza del segno. L'artista tende sempre a mantenere un buon equilibrio tra forma e contenuto, in modo che l'una non prevalga sull'altro. Nella sua fase più matura, Marrapodi amplia il territorio di ricerca, esplorando anche il mondo animale.
Immagine: B. Marrapodi, Siamo rimasti soli, 2014, cm 120x120, mista su tela
Inaugurazione martedì 26 giugno ore 18
Studio Cannaviello
via A. Stoppani 15 Milano
Orari: mar-sab 10.30-19-30. Chiusura nel mese di agosto
ingresso libero