Aldo Ajo'
Attilio Antibo
Marino Baitello
Enrico Baj
Germano Belletti
Roberto Bertagnin
Angelo Biancini
Nello Bini
Federico Bonaldi
Luigi Broggini
Antonia Campi
Carlos Carle'
Nino Caruso
Pietro Cascella
Andrea Cascella
Bertozzi e Casoni
Pino Castagna
Giacinto Cerone
Sandro Cherchi
Salvatore Cipolla
Albert Diato
Pablo Echaurren
Ansgar Elde
Agenore Fabbri
Marcello Fantoni
Candido Fior
Giosetta Fioroni
Lucio Fontana
Mariano Fuga
Goffredo Gaeta
Emidio Galassi
Guido Gambone
Franco Garelli
Nedda Guidi
Asger Jorn
Giorgio Laveri
Leoncillo Leonardi
Alfonso Leoni
Adriano Leverone
Sandro Lorenzini
Ugo Lucerni
Giuseppe Lucietti
Luigi Mainolfi
Ugo Marano
Guido Mariani
Marino Marini
Arturo Martini
Roberto Sebastian Matta
Domenico Matteucci
Salvatore Meli
Fausto Melotti
Francesco Messina
Carlo Negri
Ugo Nespolo
Luigi Ontani
Mimmo Paladino
Andrea Parini
Giovanni Petucco
Pompeo Pianezzola
Antonio Recalcati
Francesco Rigon
Aldo Rontini
Ivo Sassi
Aligi Sassu
Giorgio Saturni
Carlo Sbisa'
Giancarlo Sciannella
Pino Spagnulo
Enrico Stropparo
Gavino Tilocca
Alessio Tasca
Guerrino Tramonti
Panos Tsolakos
Nanni Valentini
Antonio Violetta
Arrigo Visani
Tono Zancanaro
Carlo Zauli
Umberto Zimelli
Claudia Casali
Da Fontana a Leoncillo, da Melotti a Ontani. Il tema della mostra e' la ceramica, materiale con il quale artisti nazionali e internazionali si sono relazionati. Il percorso espositivo inizia con Arturo Martini concludendo con l'arte povera: un excursus sulla scultura del '900.
a cura di Claudia Casali
Neocubismo, informale, pop art, minimalismo, arte concettuale: *La ceramica
che cambia. La scultura ceramica in Italia dal secondo dopoguerra* in
mostra al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza dal 28 giugno 2014
al 1 febbraio 2015 racconta, in centoventi opere, come dal dopoguerra fino
agli anni 2000, l’approccio alla ceramica sia cambiato avvicinandosi sempre
più al valore scultoreo.
Uno sguardo, ad oggi inedito, di un percorso di grande eccellenza artistica
nella quale l’Italia ha avuto un ruolo chiave e indiscusso. “Persiste una
notevole difficoltà critica – scrive Claudia Casali, curatrice della mostra
- nell’affrontare la dimensione 'scultura ceramica', per decenni vincolata
ad ottuse gerarchie di genere legate ad una presunta genialità scevra dalla
tecnica. Il presunto ‘primato delle arti alte’, contro cui lo stesso
Martini si scaglia”.
Così per la prima volta vengono esposti assieme ai grandi protagonisti del
cambiamento della scultura italiana, non solo ceramica, come: Arturo
Martini, Lucio Fontana, Leonardo Leoncillo, Fausto Melotti, Nanni
Valentini, altri artisti che ai grandi si sono ispirati, ma non per questo
sono meno importanti come Sebastian Matta, Diato, Asger Jorn, Aligi Sassu,
Angelo Biancini, Domenico Matteucci, Pino Spagnulo, Giacinto Cerone, Ugo
Nespolo, Enrico Baj, Pablo Echaurren, Luigi Ontani, Giosetta Fioroni, Mimmo
Paladino, Bertozzi & Casoni, per citare solo i più noti.
Si comincia con Arturo Martini. Martini nel 1945 scrisse: “La statuaria è
morta, ma la scultura è viva” anticipando i temi a venire e influenzando
moltissimi artisti con connotazioni poetiche che richiamano certe soluzioni
martiniane ed espressioniste. Poi la mostra si snoda attraverso la sezione
del picassismo e del neocubismo, due eredità importanti che in ceramica
vengono sviluppate tra gli anni ’50 e ’60, fino ad arrivare alla grande
stagione dell’Informale (Leoncillo e Fontana) e alle sue molteplici
declinazioni, per passare alla dimensione astratta che dalla metà degli
anni Sessanta porta un rinnovamento e una riflessione sulla ceramica come
rivestimento o intervento architettonico a partire da invenzioni modulari.
Quelli sono anche gli anni “poveristi” dove la ceramica viene apprezzata
come “terra” e per la sua dimensione organica, fino a concludere con una
parte dedicata ai percorsi più eccentrici nel quale spiccano percorsi
singolari e molto personali: come Fior, Bonaldi, Antibo, Marano, Laveri e
Leoni.
Grazie a questa mostra il Museo Internazionale delle Ceramiche rispolvera
dai depositi una cinquantina di pezzi della propria collezione.
“Questo è molto importante – sostiene Pier Antonio Rivola, presidente della
Fondazione Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza - perché ci
permette di fare emergere dai nostri depositi opere straordinarie che fino
ad ora non erano state esposte e che finalmente potranno essere ammirate
dal pubblico”.
Ogni martedì di luglio e agosto visita guidata aperitivo alle 18 compresa
nel prezzo di ingresso alla mostra.
La mostra è organizzata grazie al fondamentale contributo *d*ella
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, con il sostegno di Banca di
Romagna-Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena e di Regione Emilia Romagna,
rientra nella attività di Faenza per Ravenna Capitale 2019, con la
collaborazione di un Comitato Scientifico di studiosi d’eccezione: Maria
Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente Galleria Nazionale d’Arte Moderna
di Roma; Luigi Ficacci, Soprintendente PSAE Bologna; Cecilia Chilosi,
studiosa della ceramica ligure; Flaminio Gualdoni, critico e storico
dell’arte, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera; Nico Stringa,
storico dell’arte, docente all’Università Cà Foscari di Venezia, Claudia
Casali, direttrice del MIC in Faenza.
*Elenco degli artisti in mostra*
Aldo Ajò, Attilio Antibo, Marino Baitello, Enrico Baj, Germano Belletti,
Roberto Bertagnin, Angelo Biancini, Nello Bini, Federico Bonaldi, Luigi
Broggini, Antonia Campi, Carlos Carlé, Nino Caruso, Pietro e Andrea
Cascella, Bertozzi & Casoni, Pino Castagna, Giacinto Cerone, Sandro
Cherchi, Salvatore Cipolla, Albert Diato, Pablo Echaurren, Ansgar Elde,
Agenore Fabbri, Marcello Fantoni, Candido Fior, Giosetta Fioroni, Lucio
Fontana, Mariano Fuga, Goffredo Gaeta, Emidio Galassi, Guido Gambone,
Franco Garelli, Nedda Guidi, Asger Jorn, Giorgio Laveri, Leoncillo
Leonardi, Alfonso Leoni, Adriano Leverone, Sandro Lorenzini, Ugo Lucerni,
Giuseppe Lucietti, Luigi Mainolfi, Ugo Marano, Guido Mariani, Marino
Marini, Arturo Martini, Roberto Sebastian Matta, Domenico Matteucci,
Salvatore Meli, Fausto Melotti, Francesco Messina, Carlo Negri, Ugo
Nespolo, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Andrea Parini, Giovanni Petucco,
Pompeo Pianezzola, Antonio Recalcati, Francesco Rigon, Aldo Rontini, Ivo
Sassi, Aligi Sassu, Giorgio Saturni, Carlo Sbisà, Giancarlo Sciannella,
Pino Spagnulo, Enrico Stropparo, Gavino Tilocca, Alessio Tasca, Guerrino
Tramonti, Panos Tsolakos, Nanni Valentini, Antonio Violetta, Arrigo Visani,
Tono Zancanaro, Carlo Zauli, Umberto Zimelli.
Ufficio stampa
Stefania Mazzotti - Ufficio Stampa Museo Internazionale delle Ceramiche
cel. 339/1228409, ufficiostampa@micfaenza.org
Inaugurazione 27 giugno alle 18
Museo Internazionale della Ceramica MIC
viale Alfredo Baccarini 19, Faenza.
Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19, chiuso il lunedì.
Ingresso: 8 euro.