Altrove. All'interno del suo lavoro convivono estremo rigore estetico e tecnico, mentre il passato e il presente si fondono in un immaginario onirico, polarizzato tra il favoloso e il grottesco.
a cura di Massimo Torrigiani e Davide Quadrio
Dal suo speciale luogo d’osservazione, dalla sua posizione de finibus terrae, Capo d’Arte
2014 si rigenera affacciandosi su mondi artistici sconosciuti, e fa dell’esplorazione delle
scene artistiche di altri continenti il suo obiettivo per il futuro. Punta l’immaginazione su
luoghi di frontiera, incontro e contrasto, attraverso l’opera di artisti che all’altro capo del
mondo affrontano le questioni dei limiti e dei confini, geografici e culturali. Per esplorare
ciò che ci avvicina e ci distanzia nel tempo e nello spazio. Quello che c’è tra l’arcaico e il
contemporaneo, tra l’Asia, l’Africa, il Sud America e l’Europa.
Quando ci si af faccia sull’infinito si guarda lontano. La ricerca di quest’anno scopre
l’ar te contemporanea cinese – espressione di una delle culture globali più profonde,
influenti e ignote – por tandola nei luoghi pubblici e storici di Gagliano del Capo, per
farla entrare nella trama di un luogo lontanissimo dalla sua gesta zione.
Un’occasione unica, un ar tista celebrato globalmente, ma poco visto in Italia: Yang
Fudong, autore di video, pit tore e innovatore, la cui influenza si estende al cinema e alla
fotografia.
L’intenzione è di fare di Gagliano del Capo un piccolo centro, ma un centro,
dell’ar te contemporanea, e dotarla di un proget to di respiro interna zionale, anche in
collabora zione con altri proget ti e luoghi simili, in Italia e nel mondo.
Nel suo lavoro, di estremo rigore estetico e tecnico, passato e presente si fondono in un
immaginario onirico, polariz zato tra il favoloso e il grot tesco, che prende le mosse, tra
una miriade di influenze e rimandi, anche dalla cultura modernista di Shanghai.
Cit tà di por to e di frontiera, crocevia di culture regionali dell’Asia-Pacifico e influenze
occidentali, dove negli anni 20 del ’900 prese vita la prima forma di modernismo cinese.
Una cultura sommersa per decenni, che adesso riaf fiora in modi e forme trasfigurate:
una matrice che rende la cit tà luogo dall’immaginario globale unico e diverso.
La mostra, strut turata per contrasti di scala e immaginario, prevede l’esibizione di una
serie di video che testimoniano il corpo centrale dell’opera di Yang Fudong, insieme a
un’installa zione sonora nella pia z za principale del paese.
Curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani (diret tore ar tistico di Capo d’Ar te per il
triennio 2014-16), Altrove: Yang Fudong avrà luogo dal 26 Luglio al 4 Set tembre 2014 in
spa zi diversi del centro storico: i video saranno infat ti proiet tati in tre case disabitate
e nel sorprendente spa zio espositivo di un edificio patrizio, Pala z zo Comi, sede della
Fonda zione Via Vai.
Nato a Pechino nel 1971, diplomato all’Accademia di Belle Ar ti di Hangzhou,
ar tisticamente at tivo a Shanghai, Yang Fudong ha contribuito con opere e mostre
impor tanti a por tare la nuova creatività cinese al centro della scena mondiale.
Tra le personali recenti, nel 2013: la retrospet tiva al Toronto Film Festival (Canada);
Estranged Paradise, Kunsthalle Zurich; Estranged Paradise, Berkeley Museum, San
Francisco; Yejiang/ The Nightman Cometh, ShanghART, Singapore.
Nel 2012: Quote Out of Contex t all’OCT Contemporar y Ar t Terminal di Shanghai;
The Fif th Night alla Vancouver Ar t Galler y; Mariam Goodman Galler y New York.
Nel 2011: The Distance of Realit y, Wifredo Lam Contemporar y Ar t Center, Havaianas
(Cuba); Utopia and Realit y, Espoo Museum of Modern Ar t, Tapiola (Finlandia);
One Half of August, Parasol Unit Foundation for Contemporar y Ar t, Londra;
No Snow on the Broken Bridge, Sherman Contemporar y Ar t Foundation, Sydney,
e Institute of Modern Ar t, Brisbane.
Inaugurazione 26 luglio
Capo d'arte
corso Umberto I, 6 - Lecce.
Ingresso libero.