Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Torino
via Modane, 16
011 3797600 FAX 011 3797601
WEB
Carol Rama
dal 7/3/2004 al 6/6/2004
011 19831600 FAX 011 19831601
WEB
Segnalato da

Roberta Balma Mion




 
calendario eventi  :: 




7/3/2004

Carol Rama

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

La mostra rappresenta un approfondimento dell'intero percorso creativo dell'ottantacinquenne artista torinese che ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera alla 50ma Biennale Internazionale d'Arte di Venezia. Esposte circa 150 opere pittoriche, alcune delle quali inedite, e inoltre una ventina d'incisioni, realizzate dal 1936 ad oggi. Lavori caratterizzati da un linguaggio forte, dirompente, estremamente attuale che esplora il tema dell'identita' femminile, con espliciti riferimenti al corpo e alla sensualita'. A cura di Guido Curto e Giorgio Verzotti


comunicato stampa

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo prosegue l'anno dedicato alla donna e presenta la grande antologica di Carol Rama, a cura di Guido Curto e Giorgio Verzotti. La mostra, aperta dal 9 marzo al 6 giugno negli spazi di Via Modane 16, rappresenta un approfondimento dell'intero percorso creativo dell'ottantacinquenne artista torinese che il 14 giugno del 2003 ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera alla 50ª Biennale Internazionale d'Arte di Venezia.
Per l'occasione saranno esposte circa 150 opere pittoriche, alcune delle quali inedite, e inoltre una ventina d'incisioni, realizzate dal 1936 ad oggi. Lavori caratterizzati da un linguaggio forte, dirompente, estremamente attuale che esplora il tema dell'identità femminile, con espliciti riferimenti al corpo e alla sensualità.
La mostra è co-prodotta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e dal MART - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; nella sede del MART, a Rovereto, verrà presentata dall' 11 settembre al 28 novembre 2004.

''La Fondazione ha deciso di promuovere un'artista di Torino di levatura internazionale che sta avendo solo adesso un doveroso riconoscimento'', afferma il Presidente della Fondazione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. ''Il lavoro di Carol Rama è innovativo e giovane. Non importa l'età anagrafica, ma la qualità del suo lavoro e la puntualità rispetto al tempo che stiamo vivendo. La forza di quest'artista sta soprattutto nell'essere stata grande anticipatrice delle più attuali tendenze dell'arte contemporanea''.

Olga Carolina Rama, in arte Carol Rama, nasce a Torino il 17 aprile del 1918. Negli anni Trenta frequenta l'atelier di Felice Casorati (1883-1963) e inizia a dipingere da autodidatta ritratti dalla fisionomia semplificata, con uno stile che prelude alla cosiddetta Bad Painting. Negli anni Quaranta esegue acquerelli su carta adottando come soggetto immagini di donne nude, legate su letti di contenzione, con corpi amputati degli arti, e intorno a loro fa volare protesi ortopediche e dentiere. E' questo il caso di opere come la Nonna Carolina (1936) e Appassionata (1941) che anticipano di vari decenni neoavanguardie contemporanee come il Post-Human. Dopo aver aderito nei primi anni Cinquanta all'astrattismo del MAC - Movimento Arte Concreta, e avere partecipato con lavori astratto-concreti alla Biennale di Venezia del 1948 e del'50, negli anni Sessanta Carol Rama si riavvicina alla figuratività con i Bricolage; composizioni in cui troviamo occhi di vetro, denti e unghie incollate su tele dipinte con segni e macchie di stile informale. Conclusa anche questa stagione, negli anni Settanta utilizza camere d'aria di bicicletta per ''dipingere'' tele in apparenza astratte e costruire installazioni dove c'è sempre un subliminale riferimento al corpo e alla sessualità: le camere d'aria rosa sono pelle, carne, budella, falli. Tra gli anni Ottanta e Novanta l'immaginario di Carol Rama si popola di nuovi protagonisti: la Mucca Pazza, Birnam e Buster Keaton. Soggetti dipinti o disegnati sopra mappe catastali e fogli ''usati'' con disegni di macchinari industriali.

Il correlato catalogo (Skira, Milano) è a cura di Guido Curto, docente di Storia dell'Arte all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, e di Giorgio Verzotti, Chief Curator del MART, e contiene testi di Francesco Bonami, Guido Curto, Judith Kirshner e Giorgio Verzotti.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino all' 6 giugno 2004 dal martedì alla domenica dalle 12 alle 20. Giovedì dalle 12 alle 23. Intero Euro 5, Gruppi Euro 4, Ridotto Euro 3.
Durante il periodo di mostra verranno realizzati alla Fondazione una serie di incontri culturali curati da Emanuela De Cecco (per la rassegna Visioni dall'interno) e specifici laboratori didattici coordinati da Mauro Biffaro.

Anteprima stampa: 8 marzo 2004 ore 11.30
Inaugurazione: 8 marzo 2004 ore 18

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane, 16 Torino

UFFICIO STAMPA
Angiola Maria Gili 011 19831600
Roberta Balma Mion 346 2165880
Helen Weaver 346 2165881

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