Piccolo Teatro Strehler
Milano
largo Greppi, 2
02 42411889
WEB
Milano Film Festival
dal 3/9/2014 al 13/9/2014
WEB
Segnalato da

Francesca Gerosa




 
calendario eventi  :: 




3/9/2014

Milano Film Festival

Piccolo Teatro Strehler, Milano

XIX Edizione. Il Festival pone attenzione ai nuovi talenti e alle cinematografie internazionali che ricercano nuove forme e linguaggi nel fare cinema. Il programma presenta circa 200 opere tra anteprime, opere non distribuite in sala e incontri.


comunicato stampa

La 19° edizione di Milano Film Festival si terrà dal 4 al 14 settembre 2014.

Il Teatro Strehler con il suo Sagrato, il Teatro Studio Melato, il Parco Sempione, la Triennale di Milano – Teatro dell'Arte, l'Auditorium San Fedele, lo Spazio Oberdan e la Cascina Cuccagna sono i luoghi dove per 11 giorni il festival porterà film e ospiti da tutto il mondo.

Nuova edizione
La diciannovesima edizione conferma il percorso sostenuto dai due direttori artistici Alessandro Beretta e Vincenzo Rossini di attenzione ai nuovi talenti e alle più coraggiose cinematografie internazionali, sotto il segno della ricerca di nuove forme e linguaggi del fare cinema contemporaneo; il programma di quest'anno presenta circa 200 opere, tra anteprime internazionali, opere non distribuite in sala e incontri con i talenti emergenti.

I partner del 2014
Il festival è sostenuto dal Comune di Milano-Assessorato alla Cultura e ha ricevuto il patrocinio di Expo 2015. Tra i partner della 19° edizione Banca Prossima, la banca per l’economia sociale del Gruppo Intesa Sanpaolo, special project partner con il progetto Are you series?.
Sponsor ufficiali Gruppo CAP, Metropolitana Milanese e Sky Arte HD, oltre ai partner fedeli Jack Daniel's e VisitSweden. Novità importante la partnership con Tiger e PayPal, che con il Check-in, per la prima volta in Italia, permetterà di effettuare pagamenti in cassa da smartphone senza contanti, e la collaborazione con Nastro Azzurro, la birra ufficiale, e Zanichelli. Ancora una volta il Piccolo Teatro è partner del festival, così come la Triennale di Milano, confermata dopo l'esperienza positiva dello scorso anno.
Radio Montecarlo è la radio ufficiale della 19° edizione, mentre fra i mediapartner confermati Internazionale, MYmovies.it, Spotify e Wired, oltre ad Artribune, Film TV, TuttoMilano, Onstage, Ottoemezzo, Tafter, Wu magazine, Zero e Instagramers Milano.

Programma - Film in concorso

Il programma prevede il CONCORSO LUNGOMETRAGGI, aperto solo a opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del mondo, tutte in anteprima italiana, e il tradizionale CONCORSO CORTOMETRAGGI, riservato a registi under 40, affiancati da sezioni fuori concorso, film in anteprima, ospiti, workshop, eventi paralleli.

Nel CONCORSO LUNGOMETRAGGI confermati 10 film, tra cui per la prima volta due italiani: Comandante del giovane regista milanese Enrico Maisto, che ripercorre i ricordi del padre giudice di sorveglianza a San Vittore negli anni di piombo e di Felice, da sempre un comunista, ex-militante di Lotta Continua, in un documentario intimo e sincero, che parla di amicizia e di urgenza politica; e Le Sedie di Dio di Jérôme Walter Gueguen, che narra le rocambolesche avventure di un’equipe internazionale di cinema alle prese con un film franco-italiano impegnato socialmente. La selezione comprende inoltre il pluripremiato Forma di Ayumi Sakamoto, vincitore del Premio FIPRESCI all’ultima Berlinale, un racconto di violenza e alienazione che vede l’esordio alla regia della regista giapponese, assistente di Shinya Tsukamoto; il messicano Navajazo di Ricardo Silva, fresco vincitore del Pardo d'Oro Cineasti del Presente al Festival di Locarno 2014, un’apocalisse immaginaria dove i protagonisti sono uniti dalla lotta per la sopravvivenza; Patardzlebi (Brides) di Tinatin Kajrishvili, che conferma la scommessa sul cinema georgiano dopo il successo di In Bloom (Premio del Pubblico Milano Film Festival 2013), è la storia d’amore fra una donna e il marito carcerato, parabola di speranza e resistenza di una giovane coppia contro le difficoltà del regolamento carcerario; Plemya (The Tribe) di Myroslav Slaboshpytskiy, ucraino, primo film di fiction girato interamente da giovani attori sordomuti nella Lingua dei Segni, vero e proprio “caso” all’ultimo Festival di Cannes; Zeit der Kannibalen (Age of Cannibals) di Johannes Naber, il cinismo senza uscita nel mondo dell’alta finanza tedesco; Brooklyn di Pascal Tessaud, storia di Coralie, che approda a Parigi perché vuole fare hip hop, interpretata dalla cantante e ballerina KT Gorique, racconto corale dove non ci sono attori ma giovani performer che improvvisano su un canovaccio e raccontano la propria realtà quotidiana nella banlieu; Somos Mari Pepa del messicano Samuel Kishi, che, tra documentario e finzione, compone un inno, dolce e amaro al contempo, al passaggio delicato dall’età dell’innocenza all’età dell’esperienza, rendendo omaggio alla propria nonna, al quartiere in cui è cresciuto, alle tante formazioni rock, fallimentari, in cui ha militato; infine Were Dengê Min (Come To My Voice) di Hüseyin Karabey, un film di formazione che è anche un viaggio introspettivo e avventuroso nella coscienza di un paese, la Turchia, e delle sue minoranze etniche, il tutto raccontato prendendo le distanze dai cliché realisti cui il cinema turco ci ha abituato, ma con la forza del mito e del sogno che trovano ancora nell’antica tradizione orale dei cantastorie la loro massima espressione.

Nel CONCORSO CORTOMETRAGGI si distinguono, tra i 58 film selezionati, Beauty di Rino Stefano Tagliafierro, incantesimo visivo fatto di dipinti celebri, raccordati in due anni di lavoro certosino; Smile, and the world will smile back di Ehab Tarabieh, Yoav Gross e la al-Haddad Family, l’incursione delle milizie israeliane nell’abitazione di una famiglia palestinese, che con una videocamera testimonia una guerra che continua anche quando i media occidentali restano in silenzio; Boring Angel di John Michael Boling è invece un cortometraggio tutto fatto di emoticon; Dieu et les chiens è il lavoro di un gruppo di filmmaker riuniti nel collettivo Abounaddara, che si fa portavoce di quanto sta accadendo in Siria dall’inizio delle manifestazioni contro il regime di Bachar el-Assad, dando vita a un racconto diretto, che non risparmia né i rivoluzionari né il mondo; in Cambodia 2099 Davy Chou guarda alle elezioni a Phnom Penh gettando uno sguardo accorato al disagio di una generazione, tra chi non può far altro che trasferirsi e chi sogna di viaggiare nel futuro; Grand canal è il quadro poetico di Johnny Ma, in Super 16mm, evocativo della Cina degli anni Ottanta, ancora non completamente soggetta alla modernizzazione, attraverso una biografia che è collage di tante altre; La baracca di Alessandro De Leo e Federico Di Corato è il lavoro sviluppato nell’ambito di IN PROGRESS, il laboratorio per lo sviluppo produttivo di progetti audiovisivi organizzato da Milano Film Network la scorsa primavera, appena presentato al Festival del film di Locarno; infine Coda di Alan Holly, miglior animazione al South By Southwest,  è un lavoro di precisione tecnica, in animazione classica 2D, un film di eccezionale profondità e simbolismo, rari in un autore così giovane, dal titolo che richiama la ciclicità della vita all’apparizione della volpe, guida dell’anima nella “necessità di vedere”; Flora i fauna di Piotr Litwin è un esordio rigoroso dalla Polonia ma non privo di ironia, coprodotto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza (Salvo); The Age of Rust è un’animazione ibrida sul difficile rapporto tra uomo e natura degli italiani Alessandro Mattei e Francesco Aber che con spirito ironico e sapiente mescolanza di generi colpiscono, con comicità, uno dei nervi scoperti dell'attualità ambientale italiana. 

Inaugurazione 4 settembre

Piccolo teatro Strehler,
largo Greppi 2, Milano.
Costi:Tutta la mattina – 4 euro
Pomeriggio singolo (entro le ore 19.00 incluse) – 5 euro
Spettacolo serale singolo (dalle ore 19.00) – 6 euro.

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