Un passo dopo l'altro. Gianna Piacentino e' un'artista che lavora con tecniche diverse, dall'installazione, al disegno, alla pittura. La sua attenzione è volta ad indagare l'uomo e i suoi comportamenti. Il tema dell'eros, tra mito e simboli, tra antropologia e psicologia, è uno dei soggetti privilegiati delle sue opere.
'Un passo dopo l'altro'
Gianna Piacentino è un'artista che lavora con tecniche diverse, dall'installazione, al disegno, alla pittura. La sua attenzione è volta ad indagare l'uomo e i suoi comportamenti. Il tema dell'eros, tra mito e simboli, tra antropologia e psicologia, è uno dei soggetti privilegiati delle sue opere. Ricordiamo in proposito un'installazione ambientale allestita in un giardino sotto un grande faggio, 'Talamo nuziale', un ampio letto coperto da drappo rosso con sopra una coppa circondata da frutti maturi, come omaggio alla vita e alla fecondità .
Il suo lavoro contempla citazioni dell'arte del passato -ad esempio un'appropriazione quasi dadaista di celebri ritratti di donna- e suggestioni letterarie di proustiana memoria.
Gli ultimi dipinti, tutti inediti, s'ispirano all'eros. L'attrazione sessuale è indagata attraverso un non sempre esplicito oggetto del desiderio: il piede.
In piccoli e grandi oli su tela, questo fragile arto, assume un carattere autonomo, si trasforma in protagonista assoluto di una composizione poetica recitata per immagini, di una visione di danza. Piede muliebre, soprattutto, dipinto nudo o calzato.
Nudo per rappresentare la verità senza veli, come nuda era Venere quando nacque dalla spuma del mar Egeo e nudi sono i piedi delle Grazie che danzano allacciate in un trionfo di bellezza e purezza. Scalzo quasi ad evocare primitive danze sacre.
Con la scarpa, invece, il piede assume valenze profane, contemporanee. Indossato in sensuali calzature sagomate, diventa oggetto erotico, fetish. Talvolta la scarpa da sola basta ad evocare una pulsione erotica. Noto è l'amore che Andy Warhol nutriva per le scarpe femminili, veri e propri feticci di varie e ardite fogge da collezionare per piacere estetico e simbolico.
Oggetto di passione, adorazione, di culto, il piede può assumere diversi significati secondo ambiti o epoche, trascendendo il quotidiano, la sua essenza 'pedestre'.
Gianna Piacentino lo collega alla sacralità dell'eros, lo rende invitante, ma ne modera gli eccessi appariscenti con una pittura tendente al monocromo. Spesso usa il bianco e nero variato da qualche tonalità di grigio. L'uso di pochi toni di colore, vuol significare che la sua rappresentazione è sì realistica ma è anche concetto, segno talvolta quasi astratto, minimale, nota di un percorso ritmato, metafora della vita. Il passo evoca l'andare, il procedere, il camminare. Da semplice immagine dipinta, il soggetto prescelto può suscitare riflessioni esistenziali sull'ignoto, sul progresso, sul perpetuo cammino dell'umanità .
Nelle tele più grandi Gianna Piacentino ritrae la figura dal ginocchio in giù. In uno dei suoi dipinti, dal panneggio di un lungo abito compaiono piedi calzati da sandali con una sinuosa fascia intrecciata che si allaccia alla caviglia. Ne risulta un'immagine senza tempo che può evocare sibille, monaci orientali, sacerdotesse custodi di ancestrali rituali; può rammentare passaggi di antiche migrazioni, l'abbigliamento di popoli erranti.
Un incedere di donna, invece, con le gambe fasciate da neri stivali con tacco alto, ci riporta alla contemporaneità , alla moda, alla seduzione e, volendo, al processo dell'emancipazione femminile dagli anni Sessanta ai nostri giorni.
TESTO CRITICO: Elisabetta Tolosano
DAL: 17 febbraio al 6 marzo 2004
ORARIO: dal martedì al sabato 10-12 / 15.30-19
Gianna Piacentino curriculum artistico
Mostre personali
1986 Micrò, Torino - a cura di M.L. Re Fiorentin
1987 Unione Culturale Franco Antonicelli, Torino - a cura di M. L. Re Fiorentin
1991/1993 Il Brandale, Savona - a cura di M. Torrente
1992 La Roggia, Pordenone - a cura di F. Torriani
1993 Portofranco, Livorno - a cura di M. Nigra
1994 Artifex, Docks Dora, Torino - a cura di M. Nigra
1997 Spazio Dinamico, Torino - a cura di L. Di Matteo
2001 Fluxia, Chiavari (GE) - a cura di L. Perlo
2002 Over Studio, Torino - a cura di L. Perlo
2004 Galleria Wunderkammer, Torino - a cura di E.Tolosano
Collezioni pubbliche
Museo d'Arte Urbana (MAU), Comune di Torino
Museo dell'Automobile, Torino
Principali mostre collettive
1987 ''Quindici Giovani Artisti'', Unione Culturale Franco Antonicelli, Torino - a cura di F. Poli
1991 ''La carta dell' artista'', Castello di Belgioioso (PV) (Quantica Studio, Torino)
1992 ''Mutazioni in carta libera'', Quantica Studio, Torino
1993 Arte Fiera 93, Bologna, (Cedav, Pisa)
1995 'L'ho dipinto con', Palazzo Barolo, Torino
1997 Arte a Pordenone, Pordenone (V.S.V., Torino)
Artissima, Lingotto, Torino (V.S.V., Torino)
1998 'Appointments', Over Studio, Torino
'Scultura 98', ex Caserma C. Battisti, Acqui Terme (AL) - a cura di I. Mulatero
1999 'Metafora di Viaggio', Ass. Fuori Guardia, Cascina Pirocco, Broni (PV)
'Scultura ad Acqui Terme', Palazzo Timossi, Acqui Terme (AL) - a cura di I. Mulatero
'Tuttologica', Murazzi, Torino - a cura di E. Bertero, R. Marucci, D. Salani
'PIT - STOP', Over Studio, Torino
2000 'st'art2000', Strasburgo
'Un'altra me', Bains Douches, Antibes - a cura di C. Bertola
''Te.Ma. (Territorio e Materia)'', Lanzo T. (TO)
2001 'Salle du 8 Mai', 4 Fest'Femmes, Antibes
'100 Artisti per l'Auto', Museo dell'Automobile, Torino
'18x24', 41 Arte Contemporanea, Torino
'Nuove Tendenze', Over Studio, Torino
2002 'I Trenta per trenta', Ed. Berrino Printer, Torino
'Cul -tura', P.E.A. Edizioni, San Mauro T. (TO)
2003 'Il leone di Giuda', Piemonte Artistico Culturale; Torino
Del lavoro di Gianna Piacentino hanno scritto, in presentazioni o recensioni, fra gli altri:
A. Bertani, C. Bertola, V. Bottino, A. Capitano, G. Cordero, G. D'Angelo, A. Di Genova, E. Di Grazia, L. Di Matteo, A. Dragone, D. Forno, L. Grinfone, T. Macrì, A. Mistrangelo, F. Monti, M. Nigra, L. Perlo, M. L. Re Fiorentin, S. Rescio, P. Restany, B. Sullo, E. Tolosano, M. Torrente, F. Torriani, G. Viarengo, V. Vigliaturo.
WUNDERKAMMER
via Bava 6/f, Torino