Centro Culturale Trevi
Bolzano
via Cappuccini, 28
0471 300980
WEB
Verso nuove culture
dal 19/2/2004 al 25/3/2004
0471 300980
WEB
Segnalato da

Laura Piovesan




 
calendario eventi  :: 




19/2/2004

Verso nuove culture

Centro Culturale Trevi, Bolzano

Ricco ed articolato il programma dell'iniziativa dedicata all'Iran nell'ambito del progetto 'Verso nuove culture' dell'Assessorato provinciale alla Cultura italiana. Dal 20 febbraio al 25 marzo 2004 mostre, conferenze, proiezioni cinematografiche comporranno come in un mosaico il ritratto culturale, storico ed artistico dell'Iran, dalle radici persiane all'attualita'.


comunicato stampa

Rosengarten-Golestan, dall'antica Persia all'Iran di oggi

Ricco ed articolato il programma dell'iniziativa dedicata all'Iran nell'ambito del progetto 'Verso nuove culture' dell'Assessorato provinciale alla Cultura italiana. Dal 20 febbraio al 25 marzo 2004 mostre, conferenze, proiezioni cinematografiche comporranno come in un mosaico il ritratto culturale, storico ed artistico dell'Iran, dalle radici persiane all'attualità. Il titolo 'Rosengarten-Golestan: IRAN cultura arte storia' allude a due ideali 'giardini di rose' (questo il significato della parola Golestan) che fioriscono nei nostri due Paesi.
Il Centro Trevi di via Cappuccini 28 a Bolzano ospiterà fino al 21 marzo:
la mostra fotografica 'Iran, percorsi incrociati' con le opere delle fotografe Shadi Ghadirian, Malekeh Nayini e Isabelle Eshraghi, realizzata in collaborazione con il Circolo Fotografico Tina Modotti di Bolzano;
'La miniatura persiana' esposizione di opere della giovane artista Fereshteh Rezaeifar, in Italia da un paio d'anni.
'Verso Nondove' paesaggi persiani visti attraverso le fotografie scattate nel corso degli anni da un osservatore d'eccezione, l'iranista Riccardo Zipoli (Università Ca' Foscari, Venezia).
un progetto di interscambio culturale, che coinvolge il Liceo della Comunicazione 'Toniolo' di Bolzano e l'Istituto d'arte 'Sooreh' di Shiraz: 'Orizzonti lontani s'incontrano: Alto Adige-Iran'.
Sempre al Trevi si terranno le conferenze tematiche di approfondimento con esperti ed ospiti italiani ed iraniani.

A completare il panorama, fino al 25 marzo presso il cinema Capitol, una rassegna cinematografica proporrà le opere più interessanti della filmografia iraniana, presentando anche film pressoché inediti in Italia. Al termine verrà proposto un incontro di approfondimento con esperti o con i registi stessi.

L'ingresso a tutte le manifestazioni che fanno parte di questa iniziativa è libero. Come per i precedenti appuntamenti, è stato realizzato un nuovo timbro per il passaporto di 'Verso nuove culture'.

L'inaugurazione di 'Rosengarten-Golestan: IRAN cultura arte storia' è prevista per venerdì 20 febbraio 2004 alle ore 18.00 presso il Centro Trevi.

Curato dal prof. Mario Nordio dell'Università di Venezia, 'Verso nuove culture' gode del patrocinio della Commissaria Europea per la Cultura, signora Viviane Reding.

Parlando di Iran il pensiero va però anche al devastante terremoto dello scorso dicembre. Nell'ambito di 'Rosengarten - Golestan' ci sarà uno spazio per ricordare, attraverso la testimonianza di Medici Senza Frontiere, quello che la solidarietà internazionale sta facendo per chi è stato duramente colpito dal sisma.

Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - Ripartizione Cultura italiana, Ufficio Cultura,
Via del Ronco 2 - 39100 BOLZANO
Info: Ufficio cultura, tel. 0471 411230 oppure agenzia LPS, tel. 0471 979711

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Iran. Percorsi incrociati
Mostra realizzata in collaborazione con il Circolo Fotografico Modotti

Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano
Dal 21 febbraio al 21 marzo.

'...paradossalmente la fotografia iraniana, specchio del quotidiano, è ancora poco conosciuta dal pubblico europeo ad eccezione dei fotografi della stampa i cui lavori sono diffusi dai mass media internazionali. Spesso si ignora che a Teheran sono tre le università dove si insegna la fotografia. Ogni anno si immatricolano più di 1500 studenti di cui più della metà sono donne. Esistono due riviste di fotografia ed una biennale. Le opere degli artisti sono esposte in numerose gallerie.
A dispetto dei preconcetti, l'immagine non è sottomessa a nessuna proibizione religiosa in Iran.

Con questa curiosità, che mi spingeva a sollevare il velo dei miei stessi pregiudizi, mi sono rivolto ai fotografi iraniani che vivono sia in Francia che in Iran. Le loro vite sono differenti, forse addirittura opposte, - gli uni vivono nella malinconia del ricordo, gli altri nella speranza del futuro - però perfino nei momenti più duri della loro storia, hanno sempre saputo salvaguardare il vincolo che li manteneva a contatto con le reciproche realtà.

I loro sguardi si concentrano su un'identità ed una cultura che né la lontananza né il tempo hanno mutato. Un nuovo dialogo si crea da ambo le parti. Così, desidero presentare un momento fotografico come se si trattasse di una conversazione su percorsi che si incrociano e si completano.' (Christian Caujolle)

Malekeh Nayini
Nata a Teheran nel 1955. Utilizza la tecnologia informatica per tornare indietro nel tempo e aggiornare il suo album di famiglia, per dargli colore e sfarzo, per attualizzarlo e farlo rivivere. Crea anacronismi come francobolli moderni, decora gli abiti di alcuni antenati, inventa sfondi estranei al contesto dei personaggi, che traspone in un altro tempo, in un altro luogo.

Shadi Ghadirian
Nata a Teheran nel 1974. Ispirandosi alla tradizione dei Qajar, - sotto il cui regno, in un periodo di grande apertura verso le arti occidentali, venne introdotto il ritratto, sia sotto forma di dipinto che di foto - ricrea uno studio fotografico, noleggia e confeziona abiti d'epoca e chiede a persone della sua cerchia di prestarsi al gioco del ritratto d'epoca, di cui copia scrupolosamente le posizioni. Infine introduce nelle foto oggetti di vita quotidiana, adattandoli con un tocco di humor ai ritratti, creando una specie di anacronismo volontario. Questi oggetti scelti con cura sono i simboli della gioventù, che alcuni anni fa erano proibiti 'ufficialmente': caschi da motociclista, lattine di coca cola, biciclette...

Isabelle Eshraghi
Nata a Isfahan nel 1964. Nel 1996 scopre il suo paese natale, lasciato quando aveva tre anni. Sin dal suo primo viaggio si dedica a fotografare la vita quotidiana delle donne al fine di rivelare 'quello che lei stessa sarebbe potuta essere'. Con il suo lavoro intende conoscere meglio queste giovani iraniane, andare oltre le idee preconcette. Non intende svelarle, bensì superare il principio dell'invisibilità del loro corpo, vedere e mostrare la loro femminilità attraverso il viso ed i gesti.

Orario: tutti i giorni 10-12 / 15-19
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La miniatura persiana
Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano
Dal 21 febbraio al 21 marzo.

La miniatura in Iran si chiama 'negargaré' è un'arte molto antica, è difficile dire quando è nata perché la maggior parte delle miniature è andata perduta nel corso di diverse guerre quando con il fuoco veniva distrutto tutto. Basandosi su reperti di vasi, piatti ornati con le miniature, si può affermare che esisteva già 2500 anni fa
Nel periodo preislamico l'arte della miniatura veniva utilizzata per decorare le pareti dei castelli dei re, 1400 anni fa per mano degli arabi vennero distrutte molte miniature, ciò che è rimasto si può ammirare nei musei ovunque nel mondo. Con l'avvento dell'islam e quindi la proibizione di raffigurare immagini di persone o di animali, i pittori più importanti sono emigrati in altri paesi (India e Cina) dove hanno continuato a loro attività di pittori. Alcuni artisti sono rimasti in Iran adattando la miniatura al mondo musulmano, cominciando ad esempio a decorare le moschee e i libri sacri, arte che ora viene chiamata arte islamica 'Tazhib'; alcuni artisti continuarono di nascosto a dipingere miniature nel modo antico.
Ci sono due periodi importanti nella storia della miniatura. Il periodo del 'Teimurian' sotto i mongoli che avevano occupato l'Iran e incoraggiavano l'arte persiana da cui erano particolarmente affascinati, si interessavano non solo alla miniatura, ma anche alla musica e all'architettura. Così fu un periodo di grande rinascita per l'arte e in particolare per la miniatura.
Si ha un secondo periodo 'Abbassiam' con il re Shaabbas che spinse gli artisti famosi del paese a lavorare nel suo 'darbar'. Proprio nel castello si possono ammirare i capolavori del pittore più famoso del periodo, Reza Abbasi, gli artisti odierni si rifanno ancor oggi alle sue tecniche di pittura.
I miniaturisti usavano, e alcuni li usano tuttora, colori naturali che estraevano dalle piante o da pietre particolari, si usava molto anche l'oro e l'argento. Gli artisti costruivano pennelli e carte speciali.
Nella miniatura persiana non esiste la prospettiva e non c'è luce fissa proveniente da un punto determinato, è invece molto importante il modo con cui si formano le linee e come vengono dati i colori che devono essere perfetti, spesso vivaci e vanno accostati in modo che diano piacere all'occhio di chi guarda.
Oggi le miniature si dividono in 'negargari' (le figure) e 'tazhib' (decorazione), 'tashir' (figure che vengono dipinte utilizzando un solo colore), 'tarsi' (si usano sulle pietre), 'gaomorg' (figure di fiori, uccelli e disegni per realizzare i tappeti).

Fereshteh Rezaeifar
E' nata a Teheran nel 1973. Ha frequentato le scuole elementari e medie a Isfahan. A Teheran ha conseguito il diploma di maturità scientifica, successivamente ha conseguito il diploma di laurea in letteratura e lingua russa.
Durante la scuola secondaria si è avvicinata all'arte pittorica studiando sotto la guida di importanti maestri di pittura e calligrafia (arte tradizionale in Iran). Si è dedicata, frequentando accademie specializzate, all'apprendimento dell'arte della miniatura tradizionale persiana, partecipando ad alcune importanti mostre dove il suo lavoro ha suscitato l'interesse di esperti. E' convinta che l'arte della miniatura costituisca ancora oggi un tutt'uno con la tessitura di soggetti tradizionali (soggetti spesso ispirati alla letteratura classica persiana o a soggetti semplicemente decorativi) in quanto portatori di valori estetici e intrinseci universali. Continua tuttora a dedicarsi all'attività di pittura che rappresenta per lei un ambito stimolante e di rilevante interesse.
Nel 2001 ha seguito la sua famiglia in Italia ed attualmente risiede a Roma.

Orario: tutti i giorni 10-12 / 15-19
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Verso Nondove
Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano
Dal 21 febbraio al 21 marzo.

Le fotografie di questa collezione, dedicate al paesaggio persiano, sono state scattate in un periodo che va dal 1972 al 1984. Selezionate tra migliaia di scatti, esse sono state abbinate seguendo armonie di forme e di colori.
Ad ogni coppia di immagini, il poeta persiano Ali Musavi Garmarudi ha dedicato una serie di versi i cui testi, assieme alle relative traduzioni italiane (a cura di Gianroberto Scarcia e di Riccardo Zipoli), sono stampati nei singoli pannelli sotto le fotografie corrispondenti. L'insieme di questi materiali è raccolto nel volume 'Verso Nondove', pubblicato a Tehran nel 1984 dall'Istituto Italiano di Cultura.

Riccardo Zipoli
Iranista, docente presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha svolto un'intensa attività anche nel campo della ricerca iconografica in seno al mondo iranico (ha organizzato varie mostre fotografiche sul paesaggio persiano in Italia e all'estero, rappresentando fra l'altro l'Italia alla XIV Biennale d'Arte di San Paolo in Brasile nel 1977; in questa ottica va visto anche il conseguimento del diploma di regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1978).

Mostre fotografiche:
A. personali:
1. Golshan-e Raz-e Jadid: Iranian Landscape, Institute of Contemporary Arts, Londra, 12-30 ottobre 1976.
2. Golscian-e Raz: immagini e poesie d'Iran, Centro di Ricerche sull'estetica orientale, Biblioteca Trivulziana, Milano, 28 febbraio - 11 marzo 1977.
3. Galleria il Diaframma-Canon, Milano, 5-23 aprile 1977.
4. Fondazione Giorgio Cini, Venezia, maggio 1977.
5. Verso Nondove, Ateneo San Basso, Venezia, 17-30 novembre 1987.
6. Verso Nondove, Palazzo Comunale, Prato, 19 dicembre 1987 - 17 gennaio 1988.
7. Verso Nondove, Palazzo d'Accursio, Bologna, 2-14 aprile 1988.

B. collettive:
1. Arte-Fiera, stand 'Il Diaframma-Fotografia Italiana', Bologna 1977.
2. Biennale di Arte moderna, San Paolo, Brasile, 1977.

Orario: tutti i giorni 10-12 / 15-19
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Orizzonti lontani s'incontrano: Alto Adige-Iran
Liceo della Comunicazione 'Toniolo' di Bolzano e Istituto d'arte 'Sooreh' di Shiraz

Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano
Dal 21 febbraio al 21 marzo.

'Orizzonti lontani s'incontrano: Alto Adige-Iran' è un progetto intercultura concepito per favorire la cultura della pace, della comprensione reciproca e dello scambio tra la cultura locale e le culture musulmane. Si tratta di un work in progress che proseguirà per tutto l'anno scolastico. Al Trevi verrà documentato l'inizio del progetto e la sua evoluzione per il tempo della manifestazione.

Il 20 febbraio, in occasione dell'inaugurazione, verranno presentate al pubblico le opere della serie PERSIAN GARDEN. Questo è il titolo della serie di opere fotografiche monocrome dedicate esplicitamente al rapporto mediatico creato tra gli studenti del Liceo della Comunicazione Istituto 'Toniolo' di Bolzano e l'Istituto d'Arte 'Sooreh' di Shiraz in Iran.
Le opere sono creazioni dall'artista Paolo Quartana, ideatore e coordinatore del progetto "Orizzonti lontani s'incontrano: Alto Adige - Iran" e responsabile del Laboratorio Multimediale dell'Istituto 'Toniolo'.
Parallelamente alle gigantografie della serie PERSIAN GARDEN ci saranno le fotografie che documentano l'attività degli studenti di Shiraz nel contesto di questo progetto.
Verrà inoltre proiettato un video appositamente realizzato che presenta l'Istituto 'Sooreh'.

L'8 marzo, alle ore 9.00, dal Centro Trevi ci sarà un contatto mediatico diretto tra gli studenti del Liceo 'Toniolo' e quelli dell'Istituto 'Sooreh'.
Il contatto avverrà via video-web attraverso la collaborazione della mediatrice culturale Sabri Najafi, nativa di Shiraz e residente da diversi anni in Alto Adige.

La descrizione del progetto interculturale e tutto il repertorio fotografico su Bolzano e provincia e sull'Iran, realizzato sia dagli studenti del liceo 'Toniolo' che dagli studenti dell'Istituto 'Sooreh', è nel sito web.
Questo repertorio fotografico si arricchirà continuamente per tutto l'anno scolastico 2003/04.

Orario: tutti i giorni 10-12 / 15-19
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'Rosengarten-Golestan: IRAN cultura arte storia'
Conferenze di approfondimento

Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano

Presentazione: prof. Mario Nordio (Università Ca' Foscari, Venezia)

Lunedì 23 febbraio, ore 20.30
L'ISLAM SCIITA E LA PERSIA
'L'alba dell'Islam Shiita e la Persia'
Prof. Leonardo Capezzone (Università di Tor Vergata e Trieste)
"Iran, contemporaneità e modernità"
Prof. Mario Nordio (Università Ca' Foscari, Venezia)

Giovedì 4 marzo, ore 10.30
HAFEZ E PETRARCA
'Due poeti a confronto'
Prof. Daniela Meneghini (Università Ca' Foscari, Venezia)
Prof. Franco Tomasi (Università di Padova):
ore 18.00
Lettura di poesie di Hafez e di Petrarca in lingua originale
Lettrici: Sabri Najafi e Paola Soccio

Venerdì 5 marzo, ore 20.30
IL MIO IRAN
'Persia e Iran: una civiltà millenaria tra Oriente ed Occidente '
Prof. Adriano Rossi (Università di Napoli 'L'Orientale')

Venerdì 12 marzo, ore 20.30
IRAN-ITALIA
'Iran delle rivoluzioni, Iran delle continuità'
Prof. Riccardo Redaelli (Università Cattolica, Milano)
'Dalla Persia, noi...'
Con Elena Franceschini (giornalista,) le iraniane in Italia Fereshteh Rezaeifar (miniaturista)
e Mojgan Heidari (insegnante) raccontano

Venerdì 19 marzo, ore 20.30
L'ARTE DELL'IRAN
'Il lungo itinerario dell'arte dell'Iran'
Prof. Gianclaudio Macchiarella (Università Ca' Foscari,Venezia)
'Architetture persiane'
Prof. Arch. Eugenio Galdieri (Roma)
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'Rosengarten-Golestan'
Rassegna cinematografica
Cinema Capitol, via Streiter 6, Bolzano

Presentazione: Riccardo Pegoretti, esperto di cinema
Alle serate interverranno autori, esperti e critici

Giovedì 26 febbraio, ore 20.30
Il voto è segreto
(Raye makhfi)
Regia: Babak Payami

Giovedì 4 marzo, ore 20.30
Il Viaggiatore
(Mosafer)
Regia: Abbas Kiarostami
Al termine:
'Immagini e parole in Kiarostami'
Presentazione di poesie e cortometraggi di Kiarostami
a cura del Prof. Riccardo Zipoli (Università Ca' Foscari, Venezia)
introduce: prof. Mario Nordio (Università Ca' Foscari, Venezia)

Giovedì 11 marzo, ore 20.30
I giorni dell'amore
(Nobat-e asheqi)
Regia: Mohsen Makhmalbaf

Giovedì 18 marzo, ore 20.30
10
Regia: Abbas Kiarostami

Giovedì, 25 marzo, ore 20.30
Cinema cinema
Documentario diretto da Mani Petgar

Film proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano
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Centro Trevi, via Cappuccini 28, Bolzano
Cinema Capitol, via Streiter 6, Bolzano

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